[Lectio4] Sermone di sant'Agostino Vescovo !Sermone 147 sul Tempo In questi santi giorni consacrati alla risurrezione del Signore, trattiamo, per quanto lo possiamo coll'aiuto della sua grazia, della risurrezione della carne. Ecco infatti la nostra credenza: la risurrezione è un benefizio di cui vediamo la promessa e l'esempio nella carne del Signor nostro Gesù Cristo. Poiché egli volle non solo preannunziare, ma anche dimostrare, nella sua persona, il compimento di ciò che ci ha promesso per la fine dei secoli. Quelli che allora erano con lui, l'hanno contemplato, e siccome erano presi da stupore e credevano di vedere uno spirito, si assicurarono, toccandolo, ch'era vero corpo materiale. Egli parlò non soltanto alle loro orecchie, intrattenendosi con loro, ma mostrandosi ancora ai loro occhi: e sarebbe stato poco per lui farsi vedere, se non avesse anche permesso che lo si toccasse e palpasse. [Responsory4] R. Uno dei sette Angeli mi parlò, dicendo: Vieni, e ti mostrerò la nuova sposa, la sposa dell'Agnello: * E vidi Gerusalemme, che discendeva dal cielo ornata dei suoi monili, alleluia, alleluia, alleluia. V. E mi trasportò in ispirito sopra un grande e alto monte. R. E vidi Gerusalemme, che discendeva dal cielo ornata dei suoi monili, alleluia, alleluia, alleluia. [Lectio5] Egli disse loro: «Perché vi turbate, e perché sorgono nel vostro cuore dei dubbi?». Essi si pensavano di vedere uno spirito. «Perché vi turbate, disse, e perché sorgono nel vostro cuore dei dubbi? Guardate le mie mani ed i miei piedi: palpate ed osservate: perché uno spirito non ha la carne ed ossa, come vedete che ho io». Essendo uomini, essi ragionavano contro una tale evidenza. Che farebbero d'altra parte uomini che hanno pensieri e gusti umani, se non disputassero in tal modo di Dio contro Dio? Perché Gesù è Dio, ed essi sono uomini. «Ma Dio conosce i pensieri degli uomini, e quanto sono vani». [Responsory5] R. Udii in cielo la voce di molti Angeli che dicevano: * Temete il Signore, e dategli gloria, e adorate lui che ha fatto il cielo e fa terra, il mare e le sorgenti delle acque, alleluia, alleluia. V. Vidi un Angelo di Dio, forte, che volava in mezzo al cielo, gridando con gran voce e dicendo. R. Temete il Signore, e dategli gloria, e adorate lui che ha fatto il cielo e fa terra, il mare e le sorgenti delle acque, alleluia, alleluia. [Lectio6] Per l'uomo carnale unica regola d'intendere è la testimonianza dei suoi occhi. Egli crede ciò ch'è solito vedere: e non crede a ciò che non vede. Dio fa dei miracoli al di fuori del corso ordinario delle cose, perché è Dio. E maggior miracolo però far nascere ogni giorno sì gran numero di uomini che non esistevano, che il risuscitarne alcuni che già esistevano: e tuttavia questi fatti meravigliosi non sono oggetto della nostra attenzione, e l'abitudine di vederli li ha deprezzati. Cristo è risuscitato: è un fatto incontestabile. Egli aveva un corpo, era carne: fu appeso alla croce, rese lo spirito, il suo corpo fu posto nel sepolcro. Colui che viveva in questa carne l'ha mostrata piena di vita. Perché ne siamo stupiti? perché non crediamo? Colui che ha fatto questo (prodigio) è un Dio. [Responsory6] R. Quanto è bella (questa sposa) che viene dal Libano, alleluia: * E la fragranza delle sue vesti sorpassa tutti gli aromi, alleluia, alleluia. V. Un favo stillante son le sue labbra, miele e latte sono sotto la sua lingua. R. E la fragranza delle sue vesti sorpassa tutti gli aromi, alleluia, alleluia. &Gloria R. E la fragranza delle sue vesti sorpassa tutti gli aromi, alleluia, alleluia. [Lectio7] Lettura del santo Vangelo secondo Giovanni !Giovanni 16:16-22 In quell'occasione: Gesù disse ai suoi discepoli: Fra un poco non mi vedrete più: e fra un altro poco mi vedrete: perché me ne vo al Padre. Eccetera. _ Omelia di sant'Agostino Vescovo !Trattato 101 su Giovanni, verso la fine Questo «fra un poco» è tutto lo spazio che rapido percorre il secolo presente. Onde lo stesso Evangelista dice nella sua Lettera: «È l'ultima ora». (Il Signore) aggiunge: «Perché me ne vo al Padre»: il che è da riferire alla prima proposizione che dice: «Fra un poco non mi vedrete più»: e non alla seconda dove dice: «E fra un altro poco, mi vedrete». Andando al Padre egli doveva infatti sottrarsi ai loro sguardi. E perciò queste parole non significano che egli dovesse morire, e che fino alla sua risurrezione sarebbe rimasto nascosto ai loro occhi: ma che doveva andare al Padre, ciò che fece allorquando, dopo essere risuscitato e aver conversato con loro per quaranta giorni, ascese al cielo. [Responsory7] R. Il popolo d'Israele cantava, alleluia: e tutta la moltitudine di Giacobbe cantava armoniosamente: * E David coi cantori suonava la cetra nella casa del Signore e cantava le lodi di Dio, alleluia, alleluia. V. Si purificarono dunque i sacerdoti e i leviti: e tutto Israele accompagnava con giubilo l'arca dell'alleanza del Signore. R. E David coi cantori suonava la cetra nella casa del Signore e cantava le lodi di Dio, alleluia, alleluia. [Lectio8] Dicendo: «Fra un poco, e non mi vedrete più»; s'indirizza a coloro che lo vedevano allora corporalmente: (e parla così) perché doveva andare al Padre, e dopo la sua ascensione non l'avrebbero visto più come uomo mortale quale lo vedevano allorquando diceva queste cose. Ma quello che aggiunse: «E fra un altro poco mi vedrete», lo promise a tutta la Chiesa, come a tutta (la Chiesa) ha pure promesso: «Ecco che io sono con voi sino alla consumazione dei secoli». Il Signore non ritarda il compimento della sua promessa. Fra un poco, lo vedremo, ma in uno stato che non avremo più nulla a domandargli, non avremo più a interrogarlo su nulla, perché nulla ci resterà a desiderare, nulla di occulto da apprendere. [Responsory8] R. La vostra tristezza, alleluia, * Si convertirà in gioia, alleluia, alleluia. V. Il mondo invece godrà, e voi sarete nell'afflizione, ma la vostra tristezza. R. Si convertirà in gioia, alleluia, alleluia. &Gloria R. Si convertirà in gioia, alleluia, alleluia. [Lectio9] Questo poco tempo ci sembra lungo, perché dura ancora; quando sarà finito, comprenderemo quanto era corto. La nostra gioia dunque non sia come quella del mondo, di cui è detto: «Il mondo invece godrà». Tuttavia durante il parto del desiderio dell'eternità la nostra tristezza non sia senza gioia: ma mostriamoci, come dice l'Apostolo: «Allegri per la speranza: Pazienti nella tribolazione»: dacché la donna stessa che diventa madre, e alla quale siamo stati paragonati, prova più gioia nel mettere al mondo un fanciullo, che non soffra tristezza del dolore presente. E sia questo il fine del presente discorso: perché le parole che seguono contengono una questione assai spinosa: né dobbiamo circoscriverla nel piccolo spazio di tempo (che ci resta), affin di poterla spiegare più comodamente, se piacerà al Signore. [Responsory9] R. Vidi Gerusalemme discendere dal cielo ornata di oro puro, inghirlandata di pietre preziose : * Alleluia, alleluia. V. E il suo muro era costrutto di pietra di diaspro ; la città stessa poi era di oro puro simile al vetro puro. R. Alleluia, alleluia &Gloria R. Alleluia, alleluia