[Officium] Feria Sexta in Parasceve [Officium] (rubrica 1955 aut rubrica 196) Feria Sexta in Passione et Morte Domini [Oratio] @Tempora/Quad6-4::s/sino a morire/sino a morire e morire in croce/ [Prelude Vespera] (rubrica 1955 aut rubrica 1960) !Coloro che sono presenti all'Azione liturgica pomeridiana oggi non dicono i Vespri [Ant Matutinum] Son insorti i re della terra * e i principi han cospirato insieme contro il Signore e contro il suo Cristo.;;2 Si divisero * i miei panni, e sulla mia tunica tiraron la sorte.;;21 Sono sorti contro di me testimoni iniqui, e l'iniquità ha mentito contro se stessa.;;26 V. Si divisero i miei panni. R. E sulla mia tunica tirarono la sorte. Mi facevano violenza * quelli che attentavano all'anima mia.;;37 Siano confusi * e arrossiscano quelli che cercano l'anima mia per togliermela.;;39 Degli stranieri * sono insorti contro di me, e dei prepotenti han cercato l'anima mia.;;53 V. Sono insorti contro di me testimoni iniqui. R. E l'iniquità ha mentito contro se stessa. Da quelli che insorgono contro di me * liberami, o Signore, perché si sono impadroniti della mia vita.;;58 Hai allontanato * da me i miei conoscenti: fui tradito, e non c'era scampo;;87 Insidieranno * all'anima del giusto, e il sangue innocente condanneranno.;;93 V. Han parlato contro di me con lingua bugiarda. R. E con discorsi di odio m'han circondato, e m'han combattuto senza motivo. [Lectio1] Dalle Lamentazioni del Profeta Geremia !Lam 2:8-11 8 Et. Il Signore ha deciso di distruggere il muro della figlia di Sion: ha tesa la sua corda e non ha ritratto la sua mano dalla distruzione: l'antemurale ha dato un gemito e col muro insieme è stato atterrato. 9 Tet. Sono confitte in terra le sue porte: egli sfondò e spezzò le sue sbarre: il suo re e i suoi principi son (dispersi) fra le Genti: non c'è più legge, e i suoi profeti non hanno avuto più visione dal Signore. 10 Jod. Son seduti per terra taciturni gli anziani della figlia di Sion: si son cosparsi di cenere le loro teste, si sono vestiti di sacco, si sono abbandonate col corpo per terra le vergini di Gerusalemme. 11 Caf. I miei occhi si son consumati per le lacrime, le mie viscere sono conturbate: mi si è riversato in terra il fegato per lo scempio della figlia del mio popolo, allorché veniva meno il bambino e il lattante per le piazze della città. v. Gerusalemme, Gerusalemme, convertiti al Signore Dio tuo. [Responsory1] R. Tutti i miei amici mi abbandonarono, e prevalsero quelli che m'insidiavano: colui che io amavo mi tradì: * E con occhi terribili, dopo avermi piagato crudelmente, m'abbeverarono di aceto. V. Mi gettarono tra gli scellerati, e non ebbero riguardo alla mia vita. R. E con occhi terribili, dopo avermi piagato crudelmente, m'abbeverarono di aceto. [Lectio2] !Lam 2:12-15 12 Lamed. Essi dicevano alle loro madri: Dov'è il grano ed il vino? allorché stramazzavano come feriti nelle piazze della città: allorché esalavano lo spirito in seno alle loro madri. 13 Mem. A che ti paragonerò? o a che t'assomiglierò, o figlia di Gerusalemme? a chi ti uguaglierò per consolarti, o vergine figlia di Sion? Perché grande come il mare è il tuo dolore: chi t'appresterà rimedio? 14 Nun. I tuoi profeti t'han profetizzato cose false e stolte, né ti svelavano la tua iniquità per eccitarti a penitenza: t'han profetizzato cose false, ed espulsioni. 15 Samech. Han battuto le mani su di te tutti quelli che passavano per la via: fischiarono e scrollarono il capo sulla figlia di Gerusalemme dicendo: È questa la città di perfetta bellezza, la delizia di tutta quanta la terra? v. Gerusalemme, Gerusalemme, convertiti al Signore Dio tuo. [Responsory2] R. Il velo del tempio si squarciò, * E tutta la terra tremò: il ladrone dalla croce gridava dicendo: Ricordati di me, o Signore, quando giungerai nel tuo regno. V. Le pietre si spezzarono, e le tombe si aprirono, e molti corpi di santi, che vi dormivano, risuscitarono. R. E tutta la terra tremò: il ladrone dalla croce gridava dicendo: Ricordati di me, o Signore, quando giungerai nel tuo regno. [Lectio3] !Lam 3:1-9 1 Alef. Io son un uomo che conosco la mia miseria sotto la verga del suo sdegno. 2 Alef. Egli m'ha trascinato e condotto nelle tenebre, e non nella luce. 3 Alef. Solo contro di me egli mena e rimena la sua mano tutto il giorno. 4 Bet. Egli ha fatto invecchiare la mia pelle e la mia carne, e ha stritolato le mie ossa. 5 Bet. Egli ha fabbricato in giro a me, e m'ha circondato di fiele e di affanno. 6 Bet. Mi ha collocato in luoghi tenebrosi, come i morti per sempre. 7 Ghimel. Ha costruito intorno a me perché io non esca: ha aggravato i miei ceppi. 8 Ghimel. Ma anche quando grido e supplico, egli respinge la mia preghiera. 9 Ghimel. M'ha chiuso le strade con pietre riquadrate, ha distrutto i miei sentieri. v. Gerusalemme, Gerusalemme, convertiti al Signore Dio tuo. [Responsory3] R. Vigna mia eletta, io stesso t'ho piantata: * Come sei divenuta così amara, da crocifiggermi e liberare Barabba? V. Ti feci una siepe, rimossi da te le pietre, e ti edificai una torre. R. Come sei divenuta così amara, da crocifiggermi e liberare Barabba? &Gloria R. Vigna mia eletta, io stesso t'ho piantata: * Come sei divenuta così amara, da crocifiggermi e liberare Barabba? [Lectio4] Dal Trattato di sant'Agostino Vescovo sui Salmi !Sul Salmo 63 al verso 2 «Mi hai protetto, o Dio. dalla congiura dei malvagi, da una ciurma di operatori d'iniquità» (Ps. 63,3). Miriamo ora il nostro stesso capo. Molti Martiri hanno sofferto simili cose, ma nessuno risplende tanto come il capo dei Martiri: in lui comprendiamo meglio ciò ch'essi han sofferto. Egli fu protetto da una ciurma di malvagi, per la protezione di Dio, per la protezione che lo stesso Figlio accordò alla sua carne e umanità che portava: essendo egli figlio dell'uomo e Figlio di Dio. Figlio di Dio per la natura divina: figlio dell'uomo per la natura di servo, avendo potere di lasciar la sua vita e di riprenderla. Che cosa gli poterono fare i nemici? Uccisero sì il suo corpo, ma non ne uccisero l'anima. Notatelo bene. Sarebbe stato poco per il Signore esortare i Martiri colla parola, se non li avesse incoraggiati coll'esempio. [Responsory4] R. Quasi io fossi un assassino siete venuti a prendermi con spade e bastoni: * Tutto il giorno sedevo tra voi nel tempio a insegnare, e non m'avete preso: ed ecco, dopo avermi flagellato, mi conducete ad essere crocifisso. V. Mentr'essi mettevano le mani sopra Gesù e lo prendevano, egli disse loro. R. Tutto il giorno sedevo tra voi nel tempio a insegnare, e non m'avete preso: ed ecco, dopo avermi flagellato, mi conducete ad essere crocifisso. [Lectio5] Sapete quale fosse la cospirazione dei perfidi Giudei, e quale la ciurma degli operatori d'iniquità? Quale iniquità? Cioè che vollero uccidere il Signore Gesù Cristo. «Tante opere buone, disse, vi ho fatto vedere: per quale di queste mi volete uccidere?» (Joann. 10,32). Egli accolse con bontà tutti i loro infermi, guarì tutti i loro malati, predicò il regno dei cieli, non lasciò di riprendere i loro vizi, affin d'ispirar loro l'orrore di questi, e non del medico che li guariva. Ma essi, ingrati a tutte queste sue cure, simili a frenetici che una febbre ardente irrita contro il medico ch'era venuto per guarirli, formarono disegno di perderlo, quasi volessero provare con ciò s'egli era veramente uomo soggetto alla morte o un essere superiore agli uomini che non si lasciasse cogliere dalla morte. Noi riconosciamo il loro linguaggio nel libro della Sapienza di Salomone: «Condanniamolo, essi dicono, alla morte più obbrobriosa. Interroghiamolo: perché ci sarà chi si curerà di lui giusta le sue parole» (Sap. 2,20). «S'egli è veramente Figlio di Dio, lo liberi» (Matth. 27,43). [Responsory5] R. Si fece buio allorché i Giudei ebbero crocifisso Gesù: e verso le quindici, Gesù con gran voce gridò: Dio mio, perché mi hai abbandonato? * E chinato il capo, rese lo spirito. V. E Gesù, gridando con gran voce, disse: Padre, nelle tue mani raccomando lo spirito mio. R. E chinato il capo, rese lo spirito. [Lectio6] «Essi affilarono come spada le loro lingue» (Ps. 63,3). Non dicano i Giudei: Noi non abbiamo ucciso il Cristo. Perché essi lo diedero in mano del giudice Pilato per far vedere d' essere quasi immuni della sua morte. Infatti avendo loro detto Pilato: «Uccidetelo voi», essi risposero: «A noi non è permesso di uccidere alcuno» (Joann. 18,31). Volevano rigettare l'enormità del loro misfatto sulla persona del giudice: ma potevano forse ingannare Dio giudice? Pilato fu partecipe del loro delitto nella misura di ciò che fece. Ma in confronto di loro è assai meno reo. Poiché egli insisté quanto poté per liberarlo dalle loro mani: e perciò, flagellatolo, lo mostrò loro. Egli flagellò il Signore non per farlo perire, ma per soddisfare al loro furore: sperando che almeno nel vederlo così flagellato, si ammansassero, e desistessero dal volerlo uccidere. Ecco ciò che fece. Ma essi ostinandosi, voi sapete ch'egli si lavò le mani, e dichiarò ch'egli non l'avrebbe fatto mai, ed era mondo della morte di lui. Tuttavia lo fece. Ma s'egli è reo per averlo fatto ancorché nolente: saranno forse innocenti quelli che lo forzarono a ciò fare ? In nessun modo. Egli pronunziò la sentenza contro di lui, e ordinò che fosse ucciso, e così quasi l'uccise lui stesso: ma siete voi, o Giudei, che realmente l'uccideste. E come l'uccideste? Colla spada della lingua: perché affilaste le vostre lingue. E quando lo colpiste se non quando gridaste: «crocifiggilo, crocifiggilo?» (Matt. 27,23). [Responsory6] R. Ho dato l'anima mia diletta nelle mani degli iniqui, e la mia eredità è diventata per me come un leone nella foresta: l'avversario ha alzato la voce contro di me, dicendo: Radunatevi, ed affrettatevi a divorarlo: mi hanno lasciato in un'orribile solitudine, e tutta la terra piange sopra di me: * Perché non si trovò nessuno che mi riconoscesse, e mi facesse del bene. V. Insorsero contro di me uomini senza pietà, e non la perdonarono all'anima mia. R. Perché non si trovò nessuno che mi riconoscesse, e mi facesse del bene. &Gloria R. Ho dato l'anima mia diletta nelle mani degli iniqui, e la mia eredità è diventata per me come un leone nella foresta: l'avversario ha alzato la voce contro di me, dicendo: Radunatevi, ed affrettatevi a divorarlo: mi hanno lasciato in un'orribile solitudine, e tutta la terra piange sopra di me: * Perché non si trovò nessuno che mi riconoscesse, e mi facesse del bene. [Lectio7] Dalla Lettera dell'Apostolo san Paolo agli Ebrei !Ebr 4:11-15 11 Affrettiamoci d'entrare in quel riposo: affinché nessuno cada in simile esempio d'incredulità. 12 Perché la parola di Dio è viva ed efficace e più penetrante di qualunque spada a due tagli: e s'interna fino a dividere l'anima e lo spirito, le giunture e le midolle, e discerne i pensieri e le intenzioni del cuore. 13 Non c'è cosa creata (che rimanga) invisibile dinanzi a lui: ma tutto è nudo e palese agli occhi di colui del quale parliamo. 14 Avendo dunque un Pontefice grande che penetrò nei cieli, Gesù figlio di Dio, rimaniam saldi nella professione della fede. 15 Perché noi non abbiamo un Pontefice che non possa compatire alle nostre debolezze: egli è stato tentato in tutto, a somiglianza di noi, salvo il peccato. [Responsory7] R. Mi consegnarono nelle mani degli empi e mi confusero cogl'iniqui, e non ebber riguardo all'anima mia: si unirono contro di me dei prepotenti: * E come giganti mi si scagliarono contro. V. Degli stranieri insorsero contro di me, e dei prepotenti cercarono l'anima mia. R. E come giganti mi si scagliarono contro. [Lectio8] !Ebr 4:16; 5:1-3 16 Accostiamoci dunque con fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia per soccorso opportuno. 1 Infatti ogni Pontefice preso di tra gli uomini è costituito per gli uomini in ciò che riguarda il culto di Dio, perché offra doni e sacrifizi per i peccati, 2 che possa aver compassione degl'ignoranti e dei traviati, perché egli stesso è circondato di debolezza: 3 e appunto per questo è obbligato ad offrire come per il popolo, così anche per se stesso, dei sacrifizi per i peccati. [Responsory8] R. L'empio consegnò Gesù ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: * Pietro poi lo seguiva alla lontana per vedere la fine. V. E lo condussero da Caifa, sommo sacerdote, dove s'eran radunati gli scribi e i farisei. R. Pietro poi lo seguiva alla lontana per vedere la fine. [Lectio9] !Ebr 5:4-10 4 E nessuno può pretendere questa dignità, ma chi è chiamato da Dio, come Aronne. 5 Così anche Cristo non s'arrogò da sè la gloria d'esser Pontefice: ma gliela diede colui che gli disse: «Tu sei mio Figlio, io oggi ti ho generato» (Ps. 2,7). 6 Come anche altrove dice: «Tu sei sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedech» (Ps. 109,4). 7 Egli nei giorni della sua vita mortale avendo con forti grida e con lacrime offerto preghiere e suppliche a colui che poteva salvarlo dalla morte, fu esaudito per la sua riverenza. 8 E benché fosse Figlio di Dio, imparò l'ubbidienza da ciò che patì: 9 e, colla sua immolazione, divenne per tutti quelli che gli obbediscono causa di eterna salute, 10 essendo stato proclamato da Dio Pontefice, secondo l'ordine di Melchisedech. [Responsory9] R. Gli occhi mi si sono offuscati a forza di piangere: perché si è allontanato da me chi mi consolava: Vedete, o popoli tutti, * Se c'è dolore simile al mio dolore. V. O voi tutti, che passate per la via, badate e vedete. R. Se c'è dolore simile al mio dolore. &Gloria R. Gli occhi mi si sono offuscati a forza di piangere: perché si è allontanato da me chi mi consolava: Vedete, o popoli tutti, * Se c'è dolore simile al mio dolore. [Ant Laudes] Il suo proprio * Figlio non ha risparmiato Iddio, ma l'ha sacrificato per tutti noi. Abbattuto è in me * il mio spirito: turbato è in me il mio cuore. Disse il ladro al ladrone: * Noi giustamente paghiamo la pena dei nostri misfatti, ma questi che ha fatto? Signore, ricordati di me quando giungerai nel tuo regno. Quando ‘anima mia * sarà conturbata, Signore, ricordati della tua misericordia. Ricordati di me, * o Signore, quando giungerai nel tuo regno. [Versum 2] V. M'ha confinato nelle tenebre. R. Come i morti da secoli. [Ant 2] E gli posero * sopra la testa il titolo della condanna: Gesù di Nazaret, Re dei Giudei. [Ant 3] Preso ch'ebbe l'aceto * disse: Tutto è compiuto: e chinato il capo, rese lo spirito. [Special Completorium] @Tempora/Quad6-4::s/sino a morire/sino a morire e morire in croce/