[Officium] Feria quarta infra Hebdomadam X post Octavam Pentecostes [Lectio1] Dal quarto libro dei Re !2 Kgs 13:14-17 14 Or Eliseo era malato della malattia di cui poi morì; onde Gioas re d'Israele andò a trovarlo, e piangendo dinanzi a lui, diceva: Padre mio, padre mio, carro d'Israele e suo condottiero. 15 Ed Eliseo gli disse: Portami un arco con delle frecce. Ed essendogli stato portato l'arco e le frecce, 16 disse al re di Israele: Metti la tua mano sull'arco. E quando quegli v'ebbe messa la mano, Eliseo pose le sue mani sulle mani del re, 17 e disse: Apri la finestra a oriente. Ed apertala, Eliseo disse: Scaglia una freccia. Ed egli la scagliò. Ed Eliseo soggiunse: È la freccia della salvezza del Signore, la freccia della salvezza contro la Siria; tu batterai la Siria in Afec fino all'esterminio. [Lectio2] !2 Kgs 13:18-20 18 Poi soggiunse: Prendi altre freccie. E presele, gli disse di nuovo: Percuoti la terra con una freccia. E quegli dopo averla percossa tre volte, si fermò, 19 onde l'uomo di Dio si adirò contro di lui e disse: Se tu l'avessi percossa cinque o sei o sette volte, avresti percosso la Siria fino alla distruzione; ma ora la sconfìggerai tre volte. 20 Eliseo poi morì, e lo seppellirono. Or lo stesso anno dei predoni di Moab penetrarono nel paese. [Lectio3] !2 Kgs 13:21; 13:24-25 21 Or certuni che portavano a seppellire un uomo, videro i predoni, e gettarono quel cadavere nel sepolcro di Eliseo. Ma appena toccate le ossa di Eliseo, quell'uomo rivisse e si alzò sui suoi piedi. 24 Morì pure Azael re di Siria, e gli successe nel regno di Benadad suo figlio. 25 Ma Gioas figlio di Joacaz ritolse a Benadad, figlio di Azael, le città che questi avea tolte in guerra dalle mani di suo padre; Gioas lo sconfisse tre volte, e restituì le città ad Israele.