[Officium] Feria Quinta infra Hebdomadam IV post Octavam Paschae [Lectio1] Dalla Lettera dell'Apostolo san Giacomo !Giac 3:1-3 1 Non vogliate, fratelli miei, esser molti a far da maestri, sapendo che vi addossate un giudizio più severo. 2 Perché manchiamo tutti in molte cose. Chi non manca nel parlare, quest'uomo è perfetto, ed è capace di tenere a freno tutto il corpo. 3 Se noi mettiamo il freno in bocca ai cavalli perché ci siano ubbidienti, teniamo a freno anche tutto il loro corpo. [Lectio2] !Giac 3:4-6 4 Ecco, anche le navi, benché siano grandi e spinte da venti gagliardi, sono dirette da un piccolo timone, dovunque ordini il timoniere. 5 Così pure la lingua è un piccolo membro, e si vanta di grandi cose. Ecco un piccolo fuoco che gran selva incendia! 6 Anche la lingua è un fuoco, un mondo d'iniquità. [Responsory2] R. Ti videro le acque, o Dio, ti videro le acque, e tremarono: * Grande fragor di acque: la lor voce fecero udir le nubi, alleluia, alleluia, alleluia. V. I tuoi lampi illuminarono il mondo: la terra lo vide, e tremò. R. Grande fragor di acque: la lor voce fecero udir le nubi, alleluia, alleluia, alleluia. &Gloria R. Grande fragor di acque: la lor voce fecero udir le nubi, alleluia, alleluia, alleluia. [Lectio3] !Giac 3:6-10 6 La lingua posta tra le nostre membra, essa contamina tutto il corpo, ed, eccitata dall'inferno, mette in fiamme il corso della nostra vita. 7 Infatti ogni specie di bestie, di volatili, di rettili e di altri animali si domano, e sono state domate dall'uomo: 8 ma la lingua nessun uomo può domarla: è un male infrenabile, è piena di mortale veleno. 9 Con essa benediciamo Dio Padre: e con essa malediciamo gli uomini, che son fatti ad immagine di Dio. 10 Dalla stessa bocca esce la benedizione e la maledizione. [Ant 2] I discepoli offrirono * al Signore un pezzo di pesce arrostito e un favo di miele, alleluia, alleluia. [Ant 3] Egli non parlerà * di suo: ma dirà tutte le cose da lui udite, e vi annunzierà le future, alleluia.