[Officium] Dominica in Albis in Octava Paschæ [Ant 1] Giunta la sera * di quel giorno, il primo dopo il sabato, ed essendo chiuse le porte del luogo dove stavano riuniti i discepoli, comparve in mezzo Gesù, e disse loro: Pace a voi, alleluia. [Oratio] Fa, Dio onnipotente, che terminate le feste pasquali, le conserviamo, colla tua grazia, nella condotta della vita. $Per Dominum [Lectio1] Dalla Lettera dell'Apostolo san Paolo ai Colossesi !Col 3:1-7 1 Se siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo seduto alla destra di Dio: 2 affezionatevi alle cose di lassù, non a quelle della terra. 3 Perché voi siete morti, e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. 4 Quando Cristo, vita vostra, comparirà; allora anche voi comparirete con lui nella gloria. 5 Mortificate dunque le vostre membra terrene: circa l'impurità, l'immondezza, la libidine, i cattivi desideri, e l'avarizia, ch'è un'idolatria: cose tutte che attirano l'ira di Dio sui figli dell'incredulità: nelle quali cose camminaste anche voi una volta, quando vivevate in esse. [Lectio2] !Col 3:8-13 8 Ma ora rigettate anche voi tutto questo: l'ira, l'animosità, la malizia, la maldicenza, gli osceni discorsi dalla vostra bocca. 9 Non mentite l'un all'altro, spogliandovi dell'uomo vecchio e di tutte le sue opere, 10 e rivestendovi del nuovo, di quello che si rinnova mediante la conoscenza, secondo l'immagine di colui che l'ha creato. 11 In ciò non c'è più né Gentile né Giudeo, né circonciso né incirconciso, né Barbaro né Scita, né servo o libero: ma in tutto e in tutti è Cristo. 12 Quali dunque eletti di Dio, santi ed amati, rivestitevi di viscere di misericordia, di bontà, di umiltà, di modestia, di pazienza: 13 sopportandovi a vicenda, e a vicenda perdonandovi se uno ha motivo di dolersi di un altro: come il Signore ha perdonato voi, così fate anche voi. [Responsory2] R. Un Angelo del Signore prese a dire alle donne: Chi cercate ? cercate forse Gesù? È già risuscitato: * Venite e vedete, alleluia, alleluia. V. Cercate Gesù Nazzareno crocifisso? È risuscitato, non è qui. R. Venite e vedete, alleluia, alleluia. [Lectio3] !Col 3:14-17 14 Ma soprattutto conservate la carità, che è il vincolo della perfezione: 15 e la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per formare un corpo solo, trionfi nei vostri cuori: e siatene grati. 16 La parola di Cristo dimori in voi con pienezza in ogni sapienza, istruendovi j ed esortandovi a vicenda con salmi, inni e cantici spirituali, cantando a Dio colla riconoscenza nei vostri cuori. 17 Qualunque cosa diciate o facciate, fate tutto nel nome del Signore Gesù Cristo, ringraziando Dio Padre per mezzo di lui. [Lectio4] Sermone di sant'Agostino Vescovo !Sermone 1 nell'Ottava di Pasqua, il quale è il 157 del Tempo La solennità pasquale si chiude colla festa di quest'oggi, e perciò i Neofiti quest'oggi mutano abito, in modo però che il cuore custodisca sempre il candore dell'abito che depongono. Perché è il tempo pasquale, un tempo cioè di indulgenza e di perdono, nostro primo dovere si è in questa (santa giornata), come l'è stato in tutti gli altri giorni della medesima solennità, di non permettere che il sollievo che si concede al corpo offuschi la purezza dell'anima: ma piuttosto astenendoci da ogni mollezza, intemperanza e licenza, vegliamo a ricrearci con moderazione e a conservare una santa purezza: affinché otteniamo con questa purezza d'animo ciò che non acquisteremo nel frattempo con l'astinenza corporale. [Lectio5] La nostra parola è rivolta, è vero, a tutti coloro che abbraccia la nostra sollecitudine: tuttavia quest'oggi, terminata la solennità dei misteri pasquali, ci rivolgiamo soprattutto a voi, germi nuovi di santità, rigenerati nell'acqua e nello Spirito Santo: germe pio, sciame nuovo, flore del nostro onore e frutto della nostra fatica, mia gioia e mia corona, voi tutti che siete rinsaldati nel Signore. Vi rivolgerò le parole dell'Apostolo: «La notte è inoltrata, e il giorno si avvicina: gettate via le opere delle tenebre, e indossate le armi della luce. Camminiamo onestamente come in pieno giorno: non nelle crapule e nelle ubriachezze, non nelle morbidezze e disonestà, non nella discordia e invidia, ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo» (Rom. 13,12). [Lectio6] «Noi abbiamo, (dice S. Pietro), la parola più certa dei profeti: cui fate bene a prestare attenzione, come ad una lucerna che risplenda in luogo oscuro, finché spunti il giorno, e la stella del mattino nasca nei vostri cuori» (2Petri 1,19). «Siano pertanto cinti i vostri fianchi, e le lucerne accese nelle vostre mani: e voi siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando ritorni dalle nozze» (Luc. 12,35). Ecco si avvicinano i giorni nei quali il Signore dice: «Ancora un po', e non mi vedrete: e un altro poco, e mi vedrete» (Joann. 16,16). Questa è l'ora della quale disse: «Voi sarete nell'afflizione, ma il mondo godrà» (Joann. 16,20): parole che si riferiscono a questa vita piena di tentazioni, nella quale «pellegriniamo lontani da lui» (2Cor. 5,6). «Ma, soggiunge, vi vedrò di nuovo, e godrà il vostro cuore, e nessuno vi torrà la vostra gioia» (Joann. 16,22). [Lectio7] Lettura del santo Vangelo secondo Giovanni !Gio 20:19-31 In quell'occasione: Giunta la sera di quel giorno, il primo dopo il sabato, ed essendo, per paura dei Giudei, chiuse le porte del luogo dove stavano radunati i discepoli, venne Gesù e si fermò in mezzo a loro, e disse: Pace a voi. Eccetera. _ Omelia di san Gregorio Papa !Omelia 26 sul Vangelo Questa lettura del Vangelo ci suscita nell'animo una prima questione: come dopo la risurrezione il corpo del Signore era vero corpo, se poté entrare dai discepoli a porte chiuse? Ma dobbiam riflettere, che l'opera divina se fosse compresa dalla ragione, sarebbe meno ammirabile,: e che la fede non ha merito, se l'umana ragione le fornisce la prova di ciò che crede. Ma bisogna paragonare quest'opere del nostro Redentore, che in se stesse sono assolutamente incomprensibili, con ciò ch'egli ha operato in altre circostanze: affinché si accresca la nostra fede in queste cose mirabili col ricordo di ancor più meravigliose. Così questo corpo del Signore, ch'entrò dai discepoli a porte chiuse, è quello stesso che, nella sua natività, venne al mondo senza aprire il seno della Vergine. Che meraviglia dunque se dopo essere risuscitato per vivere eternamente, egli entrò a porte chiuse, egli che, venendo per morire, uscì dal seno chiuso della Vergine? [Lectio8] Ma perché la fede di quelli che contemplavano questo corpo, reso visibile ai loro sguardi, rimaneva vacillante: egli mostrò subito loro le piaghe delle mani e del costato: diede a palpare quella carne colla quale egli era entrato a porte chiuse. In ciò egli fece vedere due cose meravigliose che, secondo l'umana ragione, parevano contrarie l'una all'altra: egli ci ha mostrato il suo corpo risuscitato, incorruttibile e insieme palpabile. Perché ciò che si palpa è soggetto a corrompersi: e ciò che non si può corrompere non si può palpare. Ma, cosa mirabile e incomprensibile, il nostro Redentore fece vedere, dopo la sua risurrezione, il suo corpo insieme incorruttibile e palpabile: mostrandolo incorruttibile, voleva incitarci al premio; e accordando di palparlo, rafforzare la nostra fede. Egli dunque si mostrò incorruttibile e palpabile, per dimostrare che, dopo la sua risurrezione, il suo corpo era della stessa natura di prima, ma ben altrimenti glorioso. [Lectio9] Disse loro: «Pace a voi. Come il Padre ha mandato me, così io mando voi: cioè, come Dio Padre ha mandato me, che sono Dio, così io, che sono uomo, mando voi uomini. Il Padre mandò il Figlio, decretando ch'egli s'incarnasse per redimere il genere umano. Volle cioè ch'egli venisse al mondo per patire: e tuttavia egli amava questo Figlio che mandava alla passione. Ora il Signore, dopo aver scelto gli Apostoli, li manda nel mondo, non per gustare le gioie del mondo, ma li manda, com'era stato mandato lui stesso, a soffrire. Il Figlio dunque è amato dal Padre, e tuttavia è mandato a patire: così anche i discepoli sono amati dal Signore, e tuttavia sono mandati nel mondo a patire. Con ragione quindi è detto: «Come il Padre ha mandato me, così io mando voi»: cioè l'amore ond'io vi amo quando vi mando tra le insidie dei persecutori è quell'istesso amore onde il Padre amò me, egli che ha voluto che venissi a soffrire la passione. &teDeum [Capitulum Laudes] !1 Gio. 5:4 v. Carissimi: Tutto quello che è nato da Dio, vince il mondo : e questa è la vittoria che vince il mondo, la nostra fede $Deo gratias [Capitulum Sexta] !1 Gio. 5:5-6 v. Chi è che vince il mondo, se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? è lui, Gesù Cristo, che è venuto coll'acqua e col sangue: e non coll'acqua soltanto, ma coll'acqua e col sangue. $Deo gratias [Capitulum Nona] !1 Gio. 5:9-10 v. Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è superiore: ora la testimonianza di Dio, che è superiore, è questa, che egli ha fatto da testimonio al proprio Figlio. Chi crede nel Figlio di Dio, ha la testimonianza di Dio in sé. $Deo gratias [Ant 3] Otto giorni dopo * entrò il Signore a porte chiuse e disse loro: Pace a voi, alleluia, alleluia.