[Lectio1] Dalla Lettera ai Romani !Rom 7:1-3 1 Ignorate forse, o fratelli (che io parlo a persone che conoscono la legge) che la legge domina sull'uomo solo finché egli vive? 2 Come una donna soggetta al marito è legata per legge al marito vivente: ma se il marito di lei muore, essa è sciolta dalla legge del marito. 3 Perciò, vivente il marito, sarà chiamata adultera se starà con altro uomo: se poi il marito muore, è sciolta dalla legge del marito: onde non è adultera se si unisce con altro uomo. [Lectio2] !Rom 7:4-6 4 Così anche voi fratelli miei, siete morti alla legge per (esser divenuti membra) del corpo di Cristo: affinché siate d'un altro (cioè di colui) che è risuscitato da morte, onde fruttifichiamo per Iddio. 5 Infatti, quando noi eravamo (uomini) carnali, le passioni peccaminose, occasionate dalla legge, agivano nelle nostre membra per produrre frutti di morte. 6 Ma adesso siamo stati sciolti dalla legge di morte, cui eravamo legati, affinché serviamo secondo il nuovo spirito, non secondo l'antica lettera. [Lectio3] !Rom 7:7-9 7 Che diremo dunque? che la legge è peccato? No certo. Ma io non ho conosciuto il peccato, se non per mezzo della legge: perché io non avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: Non desiderare. 8 Ma il peccato, presa occasione da quel comandamento, produsse in me tutta la concupiscenza. Poiché senza la legge il peccato era morto. 9 Ed io una volta vivevo senza legge. Ma, venuto il comandamento, il peccato tornò a vivere.