[Officium] Feria II infra Hebdomadam VI post Epiphaniam [Lectio1] Dalla Lettera agli Ebrei !Heb 3:1-4 1 Adunque, fratelli santi, partecipi della vocazione celeste, considerate l'apostolo e il pontefice della nostra fede, Gesù: 2 il quale è fedele a colui che l'ha costituito, come già lo fu Mosè in tutta la casa di lui. 3 Perché egli è stato riputato degno di tanto maggior gloria rispetto a Mosè, quanto più grande è l'onore dell'artefice riguardo alla casa che ha fabbricato. 4 Difatti ogni casa è fabbricata da qualcuno: colui che ha creato tutte le cose è Dio. [Lectio2] !Heb 3:5-8 5 E Mosè fu si fedele in tutta la casa di lui, come un servitore, per rendere testimonianza di quelle cose ch'egli doveva dire: 6 ma Cristo è come figlio nella propria casa: e questa casa siamo noi, se conserviamo fermamente sino alla fine la fiducia e la speranza di cui ci gloriamo. 7 Perciò come dice lo Spirito Santo: «Oggi se udirete la sua voce, 8 non vogliate indurire i vostri cuori, come quando mi sdegnai il giorno della tentazione nel deserto» (Ps. 94, 7). [Lectio3] !Heb 3:12-16 12 Badate, fratelli, che non ci sia in alcuno di voi un cuor cattivo e incredulo, che vi allontani dal Dio vivente: 13 ma esortatevi gli uni gli altri ogni giorno, finché si può dire «Oggi», affinché qualcuno di voi non «s'indurisca» per la seduzione della colpa. 14 Perché siamo stati fatti partecipi di Cristo: purché conserviamo inviolabile sino alla fine il fondamento della sua vita. 15 Onde ci si dice: «Oggi, se udirete la sua voce, non vogliate indurire i vostri cuori, come quando mi sdegnai» (Ps. 94, 7). 16 Alcuni, infatti, che avevano udito, lo irritarono: non però tutti quelli che per mezzo di Mosè erano usciti dall'Egitto.