[Lectio1] Dal secondo libro dei Maccabei !2 Mac 10:1-5 1 Allora Maccabeo e quelli ch'erano con lui, protetti dal Signore, ricuperarono il tempio e la città, 2 abbatterono gli altari e i tempietti che gli stranieri avevano alzati per le piazze, 3 e, purificato il tempio, fecero un altare nuovo, e, col fuoco cavato da pietre focaie, offrirono sacrifizi dopo due anni, e vi posero l'incenso, le lampade e i pani della proposizione. 4 Fatto ciò, prostrati per terra pregavano il Signore, che non avesser mai più a ricadere in tali sciagure, e che, ove mai peccassero, fossero da lui castigati con più mitezza, e non fosser dati in potere di uomini barbari e bestemmiatori. 5 Or avvenne che nel giorno stesso in cui il tempio era stato profanato dagli stranieri, in quel medesimo giorno ne fu fatta la purificazione ai venticinque del mese di Casleu. [Lectio2] !2 Mac 10:24-27 24 Ma Timoteo, ch'era stato prima vinto dai Giudei, messo insieme un esercito di gente straniera e radunata la cavalleria dell'Asia, venne coll'intenzione d'impadronirsi della Giudea colle armi. 25 Ma il Maccabeo e quelli ch'eran con lui, mentr'egli si avvicinava, pregavano il Signore, spargendosi la testa di terra, cinti i fianchi di cilizio 26 e prostrati ai piedi dell'altare, affinché fosse a loro propizio, nemico ai loro nemici, e avverso ai loro avversari, come dice la legge. 27 Quindi, dopo l'orazione, prese le armi, si avanzarono assai lungi dalla città, e giunti in vicinanza dei nemici, si fermarono. [Lectio3] !2 Mac 10:28-32 28 Ma al primo spuntar del sole da ambe le parti si venne a battaglia, gli uni avendo col loro valore per mallevadore della vittoria e del buon successo il Signore, e gli altri avendo per guida nella battaglia il loro coraggio. 29 Ma nel furor della zuffa, apparvero agli avversari dal cielo cinque uomini a cavallo, ornati di briglie d'oro, far da duci ai Giudei; 30 dei quali due, preso in mezzo Maccabeo e coprendolo colle loro armi, lo rendevano invulnerabile, contro i nemici poi scagliavano dardi e fulmini, onde accecati, confusi e atterriti cadevano. 31 Così furono uccisi ventimilacinquecento fanti e seicento cavalieri. 32 E Timoteo fuggì a Gazara, piazza forte, a cui comandava Cherea.