[Ant 1] Adonai, Signore, * Dio grande e mirabile, che desti la salvezza per mano d'una donna, esaudisci le preghiere dei tuoi servi. [Lectio1] Incomincia il libro di Giuditta !Jdt 1:1-4 1 Ora Arfazad re dei Medi avendo assoggettato al suo impero molte nazioni, egli edificò una città fortissima, cui diede nome di Ecbatana, 2 di pietre tagliate e squadrate. E ne fece le mura alte sessanta cubiti e larghe trenta; e alle sue torri diede cento cubiti di altezza. 3 E queste eran quadrate e ogni lato occupava lo spazio di venti piedi; e fece le sue porte della stessa altezza delle torri; 4 e si gloriava come un potente per la forza del suo esercito, e per la magnificenza delle sue quadrighe. [Responsory1] R. Adonai, Signore, Dio grande e mirabile, che desti la salvezza per mano d'una donna, * Esaudisci le preghiere dei tuoi servi. V. Benedetto sei tu, o Signore, che non abbandoni quelli che confidano in te, e umilii quelli che si vantano della loro forza. R. Esaudisci le preghiere dei tuoi servi. [Lectio2] !Jdt 1:5-9 5 Nell'anno dunque dodicesimo del suo regno Nabucodonosor re degli Assiri, che regnava nella gran città di Ninive, venne a battaglia con Arfazad e lo sconfisse 6 nella gran pianura detta Ragau, presso l'Eufrate e il Tigri e il Jadason, nella pianura dì Erioc re degli Elici. 7 Allora il regno di Nabucodonosor divenne famoso, e il suo cuore si gonfiò; e mandò a tutti gli abitanti della Cilicia, di Damasco e del Libano 8 e ai popoli che sono sul Carmelo e in Cedar e agli abitanti della Galilea e della gran pianura di Esdreion, 9 e a tutti quelli della Samaria e al di là dal Giordano fino a Gerusalemme, e a tutta la terra di Jesse sino ai confini di Etiopia. [Lectio3] !Jdt 1:10-12; 2:1-3 10 A tutti questi Nabucodonosor re degli Assiri inviò degli ambasciatori; 11 e quelli protestarono tutti unanimemente, e li rimandarono colle mani vuote, e li cacciarono con ignominia. 12 Allora Nabucodonosor, sdegnato contro tutti quei paesi, giurò per il suo trono e per il suo regno, che si sarebbe vendicato di tutte quelle genti. 1 L'anno decimoterzo del regno di Nabucodonosor, ai ventidue del primo mese, fu deciso nella reggia di Nabucodonosor re degli Assiri ch'egli si vendicherebbe. 2 E convocò tutti i più vecchi e tutti i suoi capitani e guerrieri, e confidò loro il secreto del suo disegno 3 dicendo essere sua intenzione di assoggettare al suo impero tutta la terra. [Responsory3] R. Ti benedica il Signore colla sua potenza, il quale per te ha annientato i nostri nemici * Sì che la tua lode non verrà mai meno sulla bocca degli uomini. V. Benedetto il Signore che ha creato il cielo e la terra; perché oggi ha reso tanto grande il tuo nome. R. Sì che la tua lode non verrà mai meno sulla bocca degli uomini. &Gloria R. Sì che la tua lode non verrà mai meno sulla bocca degli uomini. [Lectio4] Dal libro di sant'Ambrogio Vescovo su Elia e il digiuno !Cap. 9. A quelli che esercitano potere è proibito di bere vino, affinché, dopo averlo bevuto, non dimentichino la sapienza. Senza dubbio bevevano vino fino all'ebbrezza quelli che desideravano darsi ad Oloferne capo delle milizie del re degli Assiri; ma non lo beveva punto una donna, Giuditta, la quale, fin dalla sua vedovanza, digiunava tutti i giorni, eccetto le feste solenni. Munita di siffatte armi, ella s'avanzò e sconfisse tutto l'esercito degli Assiri. Colla forza della sua sobrietà ella recise la testa ad Oloferne, conservò la sua purezza, riportò la vittoria. [Responsory4] R. Noi non conosciamo altro Dio fuori del Signore, in cui speriamo * Il quale non ci disprezza né distoglie la sua salvezza dalla nostra nazione. V. Giuditta 8, 14. Imploriamo con abbondanti lacrime la sua indulgenza, ed umiliamo dinanzi a lui le anime nostre. R. Il quale non ci disprezza né distoglie la sua salvezza dalla nostra nazione. [Lectio5] Ella, armata del digiuno, penetrava arditamente negli accampamenti nemici; lui giaceva là immerso nell'ebbrezza, al punto da non sentire il colpo dell'arma: Così il digiuno d'una sola donna debellò le innumerevoli schiere degli Assiri. Anche Ester divenne più bella in grazia del digiuno; perché il Signore aumentava la grazia di quest'anima sobria. Ed ella liberò tutta la sua stirpe, cioè tutto il popolo Giudeo da crudele persecuzione, e il re si sottomise ai suoi desideri. [Responsory5] R. Dominatore, o Signore, dei cieli e della terra, Creatore delle acque, Re dell'intera creazione, * Esaudisci la preghiera dei tuoi servi. V. Tu, o Signore, cui piacque sempre la preghiera degli umili e mansueti. R. Esaudisci la preghiera dei tuoi servi. [Lectio6] Così dunque, dopo aver digiunato tre giorni di seguito ed essersi lavata coll'acqua, ella piacque di più ed ottenne vendetta. Invece Aman, mentre è tutto fiero di sedere alla mensa della regina, è punito della sua intemperanza tra gli stessi vini. Il digiuno è dunque un sacrificio di riconciliazione, un accrescimento di forza, che rende le donne stesse più potenti aggiungendo loro venustà. Il digiuno non conosce prestiti, ignora interessi onerosi; la mensa di quelli che digiunano non sa di usura. Il digiuno dà ancora allegria agli stessi conviti perché (il buon trattamento abituale) diventa fastidioso e comune coll'uso continuato, e le vivande riescono più saporite quando si ha fame. Il digiuno è il condimento del cibo: più l'appetito è forte e più il nutrimento è dilettevole. [Responsory6] R. Signore Dio, che ab antico distruggi gli eserciti, alza il tuo braccio sulle Genti che formano cattivi disegni contro i tuoi servi: * E la tua destra sia glorificata in noi. V. Spezza la loro forza colla tua forza; cada il loro valore davanti al tuo sdegno. R. E la tua destra sia glorificata in noi. &Gloria R. E la tua destra sia glorificata in noi. [Responsory7] R. Dammi coraggio, o Re e Signore dei Santi: * E metti sulla mia bocca parole acconcie ed appropriate. V. Signore, Re d'ogni potere, rivolgi il loro disegno contro di essi. R. E metti sulla mia bocca parole acconcie ed appropriate.