[Ant 1] Osserva, figlio, * i precetti di tuo padre, e non trascurare gli ammaestramenti di tua madre, ma tienili sempre impressi nel tuo cuore. [Lectio1] Dal libro dell'Ecclesiastico !Sir 5:1-5 1 Non confidare nelle inique ricchezze, e non dire: Io ho abbastanza da vivere; perché ciò non gioverà nulla nel tempo della vendetta e dell'oscurità. 2 Non secondar nella tua fortezza le male voglie del tuo cuore, 3 e non dire: Non sono io potente? ovvero chi mi farà render conto delle mie azioni? Perché Dio ne farà atroce vendetta. 4 Non dire: Ho peccato, e che me n'è venuto di male? Perché l'Altissimo aspetta, ma punisce. 5 Non essere senza timore del peccato rimesso, e non aggiungere peccato a peccato. [Lectio2] !Sir 5:6-11 6 E non dire: La misericordia del Signore è grande, egli mi perdonerà i molti miei peccati; 7 perché la misericordia e l'ira si partono da lui rapidamente e sui peccatori pesa l'ira di lui. 8 Non tardare a convertirti al Signore, e non differire di giorno in giorno; 9 poiché d'un tratto scoppia la collera di lui e nel tempo della vendetta tu sei spacciato. 10 Non essere ansioso d'ingiuste ricchezze; perché a nulla ti giovano nel tempo dell'oscurità e della vendetta. 11 Non ti volgere ad ogni vento e non ti mettere per qualunque strada; perché così ogni peccatore si fa conoscere che ha due lingue. [Lectio3] !Sir 5:12-16 12 Sii costante nella via del Signore, nella verità dei tuoi sentimenti e nella scienza; e t'accompagni sempre la parola di pace e di giustizia. 13 Ascolta con mansuetudine la parola affin di capire e dare con saviezza una risposta verace. 14 Se tu n'hai capacità, rispondi al tuo prossimo; se no, mettiti la mano sulla bocca, per non restar sorpreso in qualche parola imprudente ed averne vergogna. 15 Onore e gloria seguono il discorso del saggio; ma la lingua d'un imprudente è la sua rovina. 16 Non meritarti il nome di maldicente, e la tua lingua non ti sia di laccio e di vergogna. [Lectio4] Sermone di san Giovanni Crisostomo !Omel. 22 sulla 2 ai Cor. 10, sui Morali «Non tardare a convertirti al Signore, e non differire di giorno in giorno» (Eccli. 5,8); perché non sai che cosa ti porterà il giorno di domani» (Par. 27,1). Invero il pericolo e il timore sta nel differire; la salvezza invece certa e sicura nel non dilazionare affatto. Coltiva perciò la virtù: perché così, se anche morissi giovane, partirai sicuro: che se diventerai vecchio, con molta facilità e senza nessun dolore lascerai la vita; e avrai una doppia gioia, d'aver evitato il male e d'aver praticato la virtù. E non dire: Verrà il tempo che mi potrò convertire: ché queste parole irritano Dio grandemente. [Lectio5] E perché mai, mentre egli t'ha promesso i secoli eterni, tu non vuoi lavorare nella vita presente ch'è sì corta e fugace; ma ti porti sì pigro e dissoluto, quasi ne cercassi un'altra ancora più corta di questa? Quei giornalieri conviti, quelle mense, quelle voluttà, quei teatri, quelle ricchezze non attestano forse la insaziabile esigenza delle tue cattive passioni? Rifletti bene, tutte le volte che ti sei contaminato, altrettante ti sei condannato da te stesso; perché il peccato è così che, appena è commesso, viene dal giudice pronunziata la sentenza. [Lectio6] Ti sei ubbriacato? hai accontentato il ventre? hai rubato? fermati un momento: segui la via opposta: ringrazia Dio di non averti colto in mezzo ai tuoi disordini: non cercare alcun pretesto di rinvio per far ancora del male. Molti son morti all'improvviso mentre vivevano male e viziosamente, e sono caduti in manifesta dannazione: temi che non ti succeda lo stesso. Ma a molti, dirai, Iddio diede tempo di confessarsi in un'estrema vecchiaia. Che perciò? lo darà anche a te? Forse me lo darà, dirai. Perché dici, forse? Perché è avvenuto qualche volta? Considera che metti in giuoco l'anima tua: quindi pensa anche il contrario, e di': E che sarà, se non me lo darà? Ma, e se me lo darà, dici tu? Sia, è vero ch'egli lo dà: però non attenderlo è più sicuro.