[Lectio1] Dal libro della Sapienza !Sap 13:1-3 1 Stolti invero sono tutti quegli uomini che non hanno cognizione di Dio; e dai beni visibili non seppero intendere colui che è, né alla considerazione delle opere riconobbero l'artefice; 2 ma o il fuoco, o il vento, o la mobil aria, o il giro degli astri, o la massa delle acque, o il sole, o la luna presero per dèi reggitori del mondo. 3 Ma se dèi li credettero perché rapiti dalla bellezza di tali cose, sappiano quanto più bello è il fattore di esse; poiché tutte queste cose le ha create il primo autore della bellezza. [Lectio2] !Sap 13:4-7 4 Se invece perché furono colpiti dal potere ed influenza loro, intendano di qui quanto più potente è colui che le ha formate; 5 poiché dalla grandezza e bellezza delle creature argomentando, se ne può intuire il creatore. 6 Tuttavia piccol biasimo va a costoro, poiché errano per avventura mentre cercano Dio con brama di trovarlo. 7 Infatti, nelle opere di lui occupandosi, fanno indagini, e si lascian persuadere dall'apparenza, perché buone son le cose che vedono. [Lectio3] !Sap 13:8-10 8 Neanche essi però sono da scusare. 9 Perché se giunsero a saper tanto, da potersi fare un'idea dell'universo, come mai non hanno più presto trovato il Signore di esso? 10 Ma infelici sono, avendo riposto la loro speranza in cose morte, quelli che come dèi invocarono oggetti fabbricati dall'uomo, l'oro e l'argento lavorati con arte, e ritratti di animali, o un sasso disutile, opera di antica mano.