[Officium] S. Damasi Papae et Confessoris [Name] Damaso [Oratio] (nisi communi Summorum Pontificum) Esaudisci, Signore, le nostre preghiere: e, per intercessione del tuo beato Confessore e Pontefice Da-maso, accordaci, placato, il perdono e la pace. $Per Dominum [Lectio4] Damaso, Spagnolo, uomo eccellente e versato nelle Scritture, convocò il primo concilio di Costantinopoli, in cui soffocò la nefasta eresia d'Eunomio e Macedonio. Egli condannò di nuovo il conciliabolo di Rimini, già rigettato da Liberio; nel quale, come scrive san Girolamo, gli artifici di Ursacio e specialmente di Valente avevano fatto condannare la fede Nicena, così che il mondo, gemendo, stupì di essere Ariano. [Lectio5] Edificò due basiliche, una sotto il nome di san Lorenzo, presso il teatro di Pompeo, arricchendola di grandi doni e dotandola di case e poderi; l'altra sulla via Ardeatina, alle Catacombe. Dedicò ancora ed ornò di versi eleganti il luogo Platonia dove erano stati riposti per qualche tempo i corpi di san Pietro e san Paolo. E scrisse pure in prosa e in versi sulla verginità, e compose molte altre poesie. [Lectio6] Stabilì la pena del taglione per coloro che avessero accusato un altro falsamente. Ordinò che, secondo l'uso già ricevuto in più luoghi, si cantassero i Salmi a due cori giorno e notte in tutte le chiese; e che in fine d'ogni Salmo si dicesse Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Per suo incarico san Girolamo tradusse il nuovo testamento secondo la fedeltà del testo Greco. Dopo aver governato la Chiesa diciassette anni, due mesi, ventisei giorni, ed aver fatto dieci ordinazioni nel mese di Dicembre, nelle quali creò trentuno preti, undici diaconi, sessanta vescovi per luoghi diversi, illustre per virtù, dottrina e prudenza, si addormentò nel Signore quasi ottogenario, imperando Teodosio il grande, e fu sepolto insieme colla madre e la sorella nella basilica ch'egli stesso aveva innalzato sulla via Ardeatina. Le sue reliquie furono poi trasportate nella chiesa di san Lorenzo detta dal suo nome «in Damaso». [Lectio94] Damaso, oriundo dalla Spagna, uomo distinto ed erudito nelle sacre Scritture, indetto il primo concilio di Costantinopoli, estinse la nefanda eresia di Eunomio e di Macedonio. Condannò nuovamente il conciliabolo di Rimini, già precedentemente condannato da Liberio, nel quale, come scrisse san Girolamo, soprattutto per le frodi di Valente e di Ursacio fu proclamata la condanna della fede di Nicea. Edificò due basiliche: una sotto nome di san Lorenzo presso il teatro di Pompeo, l'altra sulla via Ardeatina nei pressi delle catacombe. Stabilì, come era già in uso in molti luoghi, che in tutte le chiese, giorno e notte, fossero cantati i salmi a due cori e alla fine di ogni salmo si dicesse: Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Per suo ordine, san Girolamo tradusse fedelmente il nuovo Testamento secondo il testo greco. Ritrovò molti corpi di martiri e ne onorò la memoria con versi. Illustre per virtù, dottrina e prudenza, quasi ottuagenario, si addormentò nel Signore, sotto l'imperatore Teodosio il Grande.