[Officium] S. Felicis Valois Confessoris [Oratio] O Dio, che con celeste ispirazione ti degnasti di chiamare dall'eremo alla missione di riscattare gli schiavi, il tuo beato Confessore Felice : concedi, che, liberati per tua grazia, mercé la sua intercessione, dalla schiavitù dei nostri peccati, giungiamo alla patria celeste. $Per Dominum [Lectio4] Felice, chiamato prima Ugo, nato in Francia dalla famiglia reale dei Valois, fin dalla più tenera età diede seri indizi della futura santità, e principalmente della carità verso i poveri. Infatti, fanciullo ancora, distribuiva colla sua mano la elemosina ai bisognosi, come se fosse avanzato in età, e avesse piena maturità di giudizio; e fatto più grande soleva inviare loro dei pasti serviti alla sua mensa, e riservava d’ordinano ai fanciulli poveri le vivande più squisite; giovanetto, si spogliò più d'una volta delle vesti per ricoprirne i mendichi. Ottenne dallo zio Teobaldo, conte di Champagne, la grazia d'un condannato a morte, predicendo che il miserabile, fino allora assassino, sarebbe giunto in seguito a grandissima santità di vita: il fatto confermò vera la predizione. [Lectio5] Dopo aver passata lodevolmente l'adolescenza, il suo gusto per la contemplazione delle cose del cielo gli ispirò il pensiero della solitudine; prima però volle ricevere gli ordini sacri, al fine d'interdirsi ogni pretesa al trono, cui la legge Salica gli assicurava la successione prossima. Ordinato sacerdote, e celebrata devotissimamente la prima Messa, si ritirò poco dopo nell'eremo, dove, vivendo in somma austerità, nutriva l'anima coll'abbondanza delle grazie celesti. Là passò santissimamente alcuni anni con san Giovanni di Mata, dottore di Parigi, che per divina ispirazione l'aveva ricercato e ritrovato; finché, avvertiti da Dio per mezzo di un Angelo, andarono a Roma per ottenervi dal sommo Pontefice una regola di vita speciale. Papa Innocenzo III avendo conosciuto per rivelazione, durante la celebrazione dei santi Misteri, l'ordine religioso per la redenzione degli schiavi, lo stesso sommo Pontefice lo vestì insieme col compagno dell'abito bianco contrassegnato d'una croce a due colori, secondo la stessa forma che vestiva l'Angelo allorché gli apparve. Il Papa volle inoltre che il nuovo istituto religioso, conforme al triplice colore di cui si compone l'abito, portasse il nome della santissima Trinità. [Lectio6] Ricevuta dal sommo Pontefice Innocenzo III una regola propria, munita della sua approvazione, ritornò nella diocesi di Meaux, nel luogo detto Cerfroid, dove, ingrandito il primo monastero del suo ordine fondato poco prima da lui e dal suo compagno, vi fece meravigliosamente prosperare la religiosa osservanza e l'opera della redenzione, che di là propagò con molto zelo nelle altre provincie per mezzo dei suoi discepoli. Là ottenne un segnalato favore dalla Vergine Madre: la vigilia della Natività della Madre di Dio, a mezza notte, essendo, per una divina disposizione, rimasti tutti i frati addormentati e non essendosi alzati per la recita del Mattutino, Felice, che secondo il solito vegliava, anticipò l'ora, ed entrato in coro, vi trovò in mezzo la beata Vergine, vestita coll'abito dell'ordine crocesegnato, accompagnata da spiriti Celesti similmente vestiti. Felice unitosi a loro, e la Madre di Dio avendo intonato le divine lodi, cantò con essi tutto l'ufficio divino. E sembrandogli già d'essere invitato dal coro della terra a quello del cielo, avvertito da un Angelo della morte prossima, esortati i suoi figli alla carità verso i poveri e gli schiavi, rese l'anima a Dio, pieno di giorni e di meriti, l'anno dall'Incarnazione 1212, sotto lo stesso Pontefice Innocenzo III. [Lectio94] Felice, che prima aveva il nome di Ugo, nacque dalla famiglia reale dei Valois, in Francia. Fin da piccolo desiderava vivere solitario per poter dedicarsi alla contemplazione. Ordinato sacerdote, si ritirò in un eremitaggio, dove dimorò con san Giovanni di Matha per qualche anno, fino a che dovettero recarsi a Roma, perché così Dio aveva loro comandato per mezzo di un angelo. A Roma il loro ordine, che si dedicava al riscatto dei prigionieri, fu approvato da Innocenzo III che, a sua volta, aveva ricevuto un avvertimento da parte di Dio. Lo stesso papa chiamò quest'ordine: «ordine della santissima Trinità». L'abito dell'ordine fu loro presentato da un angelo: era bianco con una croce di due colori. Presso Cerfroid, nella diocesi di Meaux, costruì il primo monastero dell'ordine. In questo monastero Felice ricevette un celebre dono: entrando in coro, vi trovò nel mezzo la Madonna vestita con l'abito dell'ordine Trinitario. Colmo di anni e di meriti, morì nel Signore nel 1212. &teDeum