[Officium] S. Raphaelis Archangeli [Ant Vespera] Fu mandato * l'Angelo Raffaele a Tobia e a Sara per liberarli. L'Angelo entrato * da Tobia, lo salutò e gli disse: La gioia sia sempre con te. Stai di buon animo, * Tobia: perché non andrà molto che Dio ti guarirà. Benedite il Dio del cielo, * e glorificatelo dinanzi a tutti i viventi, perché ha usato con voi la sua misericordia. Pace a voi, * non temete: benedite Dio, e lodatelo. [Hymnus Vespera] v. Cristo, decoro dei santi Angeli, creatore e redentore del genere umano, danne di salire alle beate sedi dei celesti abitatori. _ L'Angelo, medico della nostra salute, Raffaele, ci assista dal cielo, così che guarisca tutti gli infermi, e nei passi incerti della vita ci diriga. _ La Vergine, regina della pace e Madre della luce, e il sacro coro degli Angeli ci assistano sempre, e con essi la splendida corte del cielo. _ Ce lo conceda la Divinità beata, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, la cui gloria risplende per tutto il mondo. Amen. [Ant 1] Io sono l'Angelo Raffaele, * che sto davanti al Signore: or voi benedite Dio, e raccontate tutte le sue meraviglie, alleluia. [Oratio] O Dio, che desti il beato Raffaele Arcangelo come compagno di viaggio al tuo servo Tobia: concedi a noi tuoi servi, d' essere sempre protetti dalla sua custodia, e difesi dal suo aiuto. $Per Dominum [Invit] Il Signore, Re degli Arcangeli, * Venite, adoriamolo. [Ant Matutinum] Tobia nell'uscire * trovò un giovane già cinto, e come pronto a mettersi in viaggio, e ignorando che fosse un Angelo di Dio, lo salutò.;;8 L'Angelo Raffaele, * occultandosi, disse: Io sono Azaria, il figlio di Anania il grande.;;10 Io condurrò sano * il tuo figlio nel paese dei Medi, e sano te lo ricondurrò, alleluia.;;14 V. Fu data all'Angelo gran quantità di incenso. R. Perché lo bruciasse sull'altare d'oro, ch'è davanti al trono del Signore E l'Angelo disse: * Prendi il pesce per una branchia, e tiralo fuori dall'acqua.;;18 Di grazia, * fratello Azaria, dimmi che rimedio contengono queste parti del pesce, che m'hai ordinato di conservare.;;23 Il fiele guarisce gli occhi, il cuore e il fegato hanno la virtù di distruggere l'azione del demonio.;;33 V. Salì il fumo degli aromi nel cospetto del Signore. R. Dalla mano dell'Angelo. C'è qui Sara, * figlia di Raguele; essa ti sarà data in isposa, e con lei tutti i suoi beni.;;95 Ella ha avuto sette mariti, * e il demonio li ha uccisi; temo che non m'avvenga lo stesso.;;96 Per tre giorni starai * colla tua sposa in preghiera, per ottenere la benedizione riserbata alla stirpe d'Abramo.;;102 V. L'Angelo Raffaele prese il demonio. R. E lo confinò nel deserto dell'alto Egitto. [Lectio1] Dal libro di Tobia !Tob 12:1-4 1 Tobia chiamò a sé suo figlio, e gli disse: Che possiamo dare a quest'uomo santo, che è venuto con te? 2 E Tobiolo rispose e disse a suo padre: Padre, qual ricompensa gli daremo? qual cosa può essere proporzionata ai suoi benefizi? 3 Egli m'ha condotto e rimenato sano, egli stesso ha riscosso il denaro da Gabelo, egli m'ha fatto aver moglie, e ha tenuto lungi da lei il demonio, ha consolato i suoi genitori, ha salvato me stesso dall'esser divorato dal pesce, a te pure ha dato di rivedere la luce del cielo, e per lui siamo stati ricolmi d'ogni bene. Che potremo dargli che sia proporzionato a tutto questo? 4 Ma ti prego, padre mio, di supplicarlo, se mai si degnasse di prendersi la metà di tutto ciò ch'è stato portato. [Responsory1] R. Nello stesso tempo furono esaudite le preghiere dell'uno e dell'altra davanti alla maestà del sommo Dio: * E fu mandato il santo Angelo del Signore, Raffaele, a liberare l'uno e l'altra, essendo state le loro preghiere pronunziare nello stesso tempo al cospetto del Signore. V. Tobia e Sara, in preda all'afflizione, si misero a pregare piangendo. R. E fu mandato il santo Angelo del Signore, Raffaele, a liberare l'uno e l'altra, essendo state le loro preghiere pronunziare nello stesso tempo al cospetto del Signore. [Lectio2] !Tob 12:5-13 5 E il padre e il figlio chiamatolo e tiratolo in disparte, cominciarono a pregarlo che si degnasse di accettare la metà di tutto quello che avevano portato. 6 Allora egli disse loro in segreto: Benedite il Dio del cielo, e glorificatelo dinanzi a tutti i viventi, perché ha usato con voi la sua misericordia. 7 Perché è bene di tener nascosto il segreto del re: ma è cosa lodevole rivelare e manifestare le opere di Dio. 8 Buona cosa è l'orazione unita al digiuno, e l'elemosina è meglio che metter da parte tesori d'oro: 9 perché l'elemosina libera dalla morte, ed è essa che cancella i peccati, e fa trovare la misericordia e la vita eterna. 10 Quelli invece che commettono il peccato e l'iniquità, sono nemici dell'anima propria. 11 Pertanto vi manifesto la verità, e non vi terrò più nascosto questo mistero. 12 Quando tu pregavi con lacrime e seppellivi i morti, e, lasciando il tuo pranzo, nascondevi di giorno i morti in casa tua, e di notte li seppellivi, io presentai al Signore la tua orazione. 13 E siccome tu eri accetto a Dio, fu necessario che la tentazione ti provasse. [Responsory2] R. Tobia nell'uscire trovò un giovane di bell'aspetto, già cinto, e come pronto a mettersi in viaggio, e lo salutò e gli disse: * Di dove sei, buon giovane? V. E non sapendo che fosse un Angelo di Dio, lo salutò e gli disse. R. Di dove sei, buon giovane? [Lectio3DA] !Tob 12:14-22 14 E adesso il Signore m'ha mandato a guarirti, e a liberare dal demonio Sara moglie del tuo figlio. 15 Perché io sono l'Angelo Raffaele, uno dei sette, che stiamo dinanzi al Signore. 16 Udite tali cose, si conturbarono, e caddero tremanti colla faccia per terra. 17 E l'Angelo disse loro: La pace sia con voi, non temete. 18 Se infatti sono stato con voi, è stato per volere di Dio: beneditelo e lodatelo. 19 A voi sembrava veramente ch'io mangiassi e bevessi, ma io mi servo di un cibo invisibile, e d'una bevanda, che non può esser vista dagli uomini. 20 Ora è tempo che ritorni a colui, che mi ha mandato: or voi benedite Dio, e raccontate tutte le sue meraviglie. 21 E detto ciò, disparve dagli occhi loro, ed essi non poterono più vederlo. 22 Allora prostrati per tre ore colla faccia per terra, benedissero Dio, quindi, rialzatisi, raccontarono tutte le sue meraviglie. [Responsory3DA] R. L'Angelo entrato da Tobia, lo salutò e gli disse: La gioia sia sempre con te: * Stai di buon animo, non andrà molto che Dio ti guarirà. V. E Tobia rispondendo disse: Che gioia ci può essere per me, che seggo nelle tenebre, e non vedo la luce del cielo? R. Stai di buon animo, non andrà molto che Dio ti guarirà. &Gloria R. Stai di buon animo, non andrà molto che Dio ti guarirà. [Lectio4DA] Sermone di san Bonaventura Vescovo !Sui Santi Angeli Sermone 5, sulla fine Raffaele significa medicina di Dio. E dobbiamo notare che si può essere liberati dal male mediante tre benefici, che Raffaele ci accorda quando ci guarisce. Dapprima Raffaele, il medico (celeste), ci libera dall'infermità dello spirito, inducendoci al dolore della contrizione; onde Raffaele disse a Tobia Appena sarai entrato in casa tua, ungi gli occhi di lui col fiele. Così fece, e ci vide. Perché non poté far ciò Raffaele stesso? Perché l'Angelo non dà la compunzione, ma mostra solo la via. Per il fiele s'intende dunque l'amarezza della contrizione, che guarisce gli occhi interni della mente, secondo il Salmo: «Egli guarisce i contriti di cuore»(Ps. 143,3). Questa contrizione è un ottimo collirio. Nel capo secondo dei Giudei si dice che l'Angelo salì al luogo di quelli che piangevano, e disse al popolo: «Io vi trassi dal paese d'Egitto, feci per voi tali e tanti benefizi; e tutto il popolo pianse, onde quel luogo fu chiamato il luogo dei piangenti» (Jud. 2,1 et 5). Carissimi gli Angeli tutto dì ci parlano dei benefizi di Dio, e ce li richiamano alla mente, dicendoci: Chi è che t'ha creato, che t'ha redento? Che hai fatto, chi hai offeso? Se ripensi a questo, non troverai altro rimedio che piangere. [Responsory4] R. Tobia domandò all'Angelo: Di qual famiglia sei tu, e di qual tribù? Ed egli rispose: * Io sono Azaria, figlio di Anania il grande. V. Cerchi la famiglia del mercenario, ovvero il mercenario stesso, che vada col tuo figlio? Ma per non tenerti in pensiero. R. Io sono Azaria, figlio di Anania il grande. [Lectio5] In secondo luogo Raffaele ci libera dalla schiavitù del diavolo, penetrandoci della memoria della passione di Cristo; in figura di che è detto nel capo sesto di Tobia: Se metterai un pezzetto di quel cuore sui carboni accesi, il suo fumo scaccerà qualunque specie di demoni. Infatti nel capo ottavo di Tobia si dice, che Tobia mise un pezzetto di esso cuore sui carboni, e Raffaele confinò il demonio nel deserto dell'alto Egitto. Che significa ciò? Non avrebbe potuto Raffaele confinare il demonio, se non si fosse posto quel cuore sui carboni? Era forse il cuore del pesce che dava tanto potere all'Angelo? No certo! Esso non avrebbe potuto nulla, se li non ci fosse stato un mistero. Infatti con ciò ci si fa intendere che non c'è nulla oggi che ci liberi dal potere del diavolo come la Passione di Cristo, la quale procedé dal suo cuore, come da una radice, cioè dalla carità. Il cuore Infatti è la sorgente d'ogni nostro calore vitale. Se dunque metti il Cuore di Cristo, cioè la passione che soffrì, la cui radice è la carità, sorgente del suo ardore, sui carboni, cioè sulla memoria infiammata, subito il demonio sarà allontanato in modo da non poterti più nuocere. [Responsory5] R. Tobia andò per lavarsi i piedi, quando ecco un pesce enorme usci per divorarlo: ed egli spaventato, gridò ad alta voce: Signore, mi viene addosso. Ma l'Angelo gli disse: Prendilo per una branchia, e tiralo a te. * Sventra questo pesce, e mettiti da parte il suo cuore, il fiele e il fegato: perché sono necessari per utili medicamenti. V. E Tobia lo tirò al secca, e quello cominciò a boccheggiare ai suoi piedi; e l'Angelo disse. R. Sventra questo pesce, e mettiti da parte il suo cuore, il fiele e il fegato: perché sono necessari per utili medicamenti. [Lectio6] In terzo luogo ci libera dalla pena di trovarci in opposizione con Dio, pena che abbiamo incorso offendendo questo Dio, e ciò inducendoci a pregare con insistenza; e a questo si riferisce quel che disse l'Angelo Raffaele a Tobia nel capo dodicesimo: «Quando pregavi piangendo, anche io offrivo la tua preghiera al Signore» (Tob. 12,13). Gli Angeli ci riconciliano con Dio, per quanto possono. I nostri accusatori davanti a Dio sono i demoni. Gli Angeli poi ci scusano, allorché offrono le nostre preghiere, che c'inducono a fare con devozione, com'è nel capo ottavo dell'Apocalisse: «Sali il fumo degli aromi nel cospetto del Signore dalla mano dell'Angelo» (Apoc. 8,4). Questi profumi che si consumano soavemente, sono le preghiere dei Santi. Vuoi placare Dio che hai offeso? Prega con devozione. Essi offrono a Dio la tua preghiera per riconciliarti con Dio. In san Luca si dice che Cristo, preso da spasimo, pregava intensamente, e che gli apparve un Angelo del Signore a confortarlo (Luc. 3,43). Ora tutto ciò avvenne per noi, perché egli non abbisognava del conforto di lui, ma per mostrarci ch'essi assistono volentieri quelli che pregano con devozione, e volontieri li aiutano e confortano, e ne offrono a Dio le preghiere. - Papa Benedetto XV estese a tutta la Chiesa la festa di san Raffaele Arcangelo. [Responsory6] R. Appena entrato in casa tua, disse l'Angelo Raffaele a Tobia, adora subito il Signore Dio tuo, e, ringraziatolo, accostati a tuo padre, e bacialo: * E tosto ungi i suoi occhi con questo fiele di pesce, che porti con te; perché devi sapere che all'istante si apriranno i suoi occhi, e tuo padre vedrà la luce del cielo, e giubilerà al rivederti. V. Prendi con te del fiele di questo pesce; perché ti sarà necessario. R. E tosto ungi i suoi occhi con questo fiele di pesce, che porti con te; perché devi sapere che all'istante si apriranno i suoi occhi, e tuo padre vedrà la luce del cielo, e giubilerà al rivederti. &Gloria R. E tosto ungi i suoi occhi con questo fiele di pesce, che porti con te; perché devi sapere che all'istante si apriranno i suoi occhi, e tuo padre vedrà la luce del cielo, e giubilerà al rivederti. [Lectio7] Lettura del santo Vangelo secondo Giovanni !Joannes 5:1-4 In quell'occasione: I Giudei celebravano una festa, e Gesù salì a Gerusalemme. Eccetera. _ Omelia di san Giovanni Crisostomo !Omelia 36, ovvero 35, su Giovanni, n. 1 Che maniera è questa di guarire? che mistero c'è sotto? Perché queste cose non furono scritte senza una ragione; ma ci descrivono quasi in figura e in immagine il futuro, affinché, avvenendo improvvisamente qualche cosa di straordinario, non vacillasse in qualche modo la fede di molti uditori. Cos'è dunque questa descrizione? Essa predice il battesimo che doveva conferirsi in seguito, pieno di virtù e d'una grazia immensa, il battesimo che doveva lavare tutti i peccati, e rendere i morti alla vita. Questo battesimo dunque è figurato nella piscina e in molti altri simboli, Per esso il Signore diede dapprima l'acqua, che lava le macchie del corpo, e anche le macchie non reali, ma riputate tali, provenienti dai funerali, dalla lebbra e simili; e nell'antica legge bisognava, in molte circostanze, purificarsi coll'acqua. [Responsory7] R. Benedite il Dio del cielo, disse l'Angelo Raffaele, e glorificatelo dinanzi a tutti i viventi: * Perché ha usato con voi la sua misericordia. V. Beneditelo, inneggiate a lui, e raccontate tutte le sue meraviglie. R. Perché ha usato con voi la sua misericordia. [Lectio8] Ma torniamo al nostro soggetto. La Provvidenza ha dunque voluto, come abbiam detto, che l'acqua servisse a togliere prima le macchie del corpo, poi le diverse infermità. E Dio per avvicinarci di più alla grazia del battesimo, non solo toglie le macchie, ma guarisce altresì le malattie. Difatti le immagini che toccano più da vicino la verità, sia nel battesimo, sia nella passione, sia in altri soggetti, sono più chiare di quelle date anticamente. E come i satelliti che sono vicini al re, sono più elevati in dignità di quelli che ne sono distanti; così è avvenuto delle figure. L'Angelo del Signore dunque scendendo agitava l'acqua, e le infondeva una virtù curativa, affinché i Giudei comprendessero che il Signore degli Angeli poteva con più forte ragione guarire tutti i mali dell'anima. Ma, come qui non era la semplice acqua che guariva (altrimenti l'avrebbe fatto sempre) ma operava ciò sotto l'azione dell'Angelo; così pure in noi non è semplicemente l'acqua che opera, ma, dopo aver ricevuto la grazia dello Spirito, allora solo cancella tutti i peccati. [Responsory8] R. Or è tempo che torni a colui che mi ha mandato, disse l'Angelo Raffaele: * Voi poi benedite il Signore, e raccontate tutte le sue meraviglie. V. Glorificatelo dinanzi a tutti i viventi, perché ha usato con voi la sua misericordia. R. Voi poi benedite il Signore, e raccontate tutte le sue meraviglie. &Gloria R. Voi poi benedite il Signore, e raccontate tutte le sue meraviglie. [Lectio9] «Intorno a questa piscina giaceva una gran moltitudine d'infermi, ciechi, zoppi, paralitici in attesa del moto dell'acqua» (Joann. 5,3). Ma allora la stessa infermità era sovente di ostacolo a che, chi lo volesse, fosse guarito; ora invece ognuno può avvicinarsi alla piscina spirituale. Dacché non è più un Angelo a muover l'acqua, ma è il Signore degli Angeli che opera tutto. Né possiamo dire: Quando arrivo io, un altro s'è già buttato prima di me. Perché, venisse pure tutto il mondo, la grazia non si consuma per questo, né vien meno la sua efficacia o azione, ma rimane sempre la stessa. E come i raggi del sole ci illuminano ogni giorno, né si consumano, né, servendo a molti, perdono alcunché della loro luce; così, anzi molto meno, si diminuisce l'operazione dello Spirito per la moltitudine di coloro su cui si esercita. Ciò poi avvenne, affinché quelli í quali sapevano che l'acqua guariva le malattie del corpo, e s'erano familiarizzati con questo spettacolo, credessero più facilmente che anche i mali dell'anima possono guarirsi. &teDeum [Capitulum Laudes] !Tob 12:12 v. Quando tu pregavi con lacrime, e seppellivi i morti, e, lasciando il tuo pranzo, nascondevi di giorno i morti in casa tua, e di notte li seppellivi, io presentai al Signore la tua orazione. $Deo gratias [Hymnus Laudes] v. Ti placa, o Cristo, coi servi, per i quali la clemenza del Padre implora, presso il tribunale della tua grazia, la Vergine Patrona. _ Vieni in nostro aiuto, o Arcangelo, il cui nome denota la medicina di Dio: accresci le forze ai languidi, procura un sollievo ai tristi. _ E voi, schiere beate, in nove cori distinte, gli antichi, presenti e futuri mali da noi allontanate. _ Sperdete la gente perfida di mezzo ai credenti, onde tutti in unico ovile ci governi un sol pastore. _ Sia gloria a Dio Padre, il quale, quelli che il Figlio ha redento e lo Spirito Santo ha unto, li custodisca per mezzo degli Angeli. Amen. [Lectio Prima] !Tob 12:20 v. È tempo che ritorni a coli lui che mi ha mandato: or voi benedite Dio, e raccontate tutte le sue meraviglie. [Capitulum Sexta] !Tob 12:14-15 v. E adesso il Signore m'ha mandato a guarirti, e a liberare dal demonio Sara, moglie del tuo figlio. Perché io sono l'Angelo Raffaele: uno dei sette, che stiamo dinanzi al Signore. $Deo gratias [Ant 3] Principe gloriosissimo, * Raffaele Arcangelo, ricordati di noi; qui e dovunque prega sempre per noi il Figlio di Dio.