[Officium] S. Eduardi Regis Confessoris [Oratio] O Dio, che hai incoronato della gloria eterna il beato re Edoardo tuo Confessore fa, che noi lo veneriamo in terra, così che possiamo poi regnare con lui nel cielo. $Per Dominum [Lectio4] Edoardo, soprannominato il Confessore, nipote di sant'Edoardo Re e Martire, ultimo re degli Anglo-Sassoni, e che il Signore mostrò in un'estasi a Britoaldo, persona santissima, che sarebbe stato re, a dieci anni cercato a morte dai Danesi che devastavano l'Inghilterra, fu costretto ad esulare presso lo zio, il duca di Normandia. Là, tra le seduzioni del vizio addimostrò tale integrità di vita e innocenza di costumi, da essere a tutti d'ammirazione. Fin d'allora si vide risplendere in lui una pietà meravigliosa verso Dio e le cose divine, e fu di carattere dolcissimo e senza alcuna ambizione di potere. Di lui si ricorda questa frase: Amar piuttosto rimaner privo del regno, se non l'avesse potuto ottenere senza strage e sangue. [Lectio5] Morti i tiranni che avevano tolto ai suoi fratelli e la vita e il regno, fu richiamato in patria. Dove, preso possesso del regno per desiderio e col plauso di tutti, si dedicò interamente a far scomparire le traccia di risentimenti e di inimicizie, cominciando dalle cose sacre e dalle chiese, alcune costruendole dalle fondamenta, altre restaurandole e arricchendole di rendite e privilegi; badando sommamente a rialzare e far rifiorire la religione. Pressato dai grandi del regno a prender moglie, è affermazione di tutti gli scrittori, che conservò, nel matrimonio, la verginità colla sua sposa. Ebbe tanta fede e amore verso Cristo, da meritare di vederlo più volte, durante la celebrazione della S. Messa, con volto raggiante di dolcezza e splendore divino. Per la grande generosità, lo si chiamava sovente il padre degli orfani e degli indigenti, e mai era più lieto che allorquando aveva vuotati i tesori reali a sollievo dei poveri. [Lectio6] Dotato del dono di profezia previde soprannaturalmente molte cose riguardanti lo stato futuro d'Inghilterra; e, cosa fra tutte memoranda, conobbe miracolosamente, lo stesso momento che avveniva, la morte di Suenone, re dei Danesi, sommerso nel mare mentre s'imbarcava per andare a invadere l'Inghilterra. Ebbe un culto particolare per S. Giovanni Evangelista, ed era solito di nulla negare a chi gli domandava in suo nome. E una volta che il santo, sotto lacera veste, gli domandava l'elemosina in suo nome, egli, non trovandosi denaro, si trasse l'anello dal dito e glielo diede; ma l'Apostolo non molto dopo lo rende a Edoardo, avvertendolo in pari tempo della prossima fine. Quindi il re, indette delle preghiere per sé, morì piissimamente il giorno preciso predettogli dall'Evangelista, e cioè il 5 Gennaio, nell'anno del Signore 1066. Illustrato da miracoli, Papa Alessandro III l'iscrisse, un secolo dopo, nell'albo dei Santi. Innocenzo XI poi ordinò di onorarne la memoria con Ufficio pubblico in tutta la Chiesa il giorno stesso in cui, trentasei anni dopo la sua morte, il suo corpo, nella traslazione che se ne fece, fu ritrovato incorrotto esalante soave odore. [Lectio94] Edoardo, soprannominato il confessore, era nipote di sant'Edoardo, re e martire, ultimo re degli Anglosassoni. All'età di dieci anni, essendo cercato a morte dai Danesi che devastavano l'Inghilterra, fu costretto a rifugiarsi, in esilio, presso lo zio, duca di Normandia. Là suscitò ammirazione in tutti per l'innocenza dei costumi. Quando morirono i tiranni che avevano tolto ai suoi fratelli la vita e il regno, fu richiamato in patria, ove si dedicò interamente a far scomparire le tracce di risentimenti ed inimicizie, cominciando dalla ricostruzione delle chiese. Dotato del dono della profezia, previde soprannaturalmente molte cose riguardanti lo stato futuro dell'Inghilterra. Ebbe una devozione particolare per l'evangelista san Giovanni, che gli preannunciò il giorno della sua piissima morte, che avvenne il 5 gennaio 1066. Alessandro III lo iscrisse nel catalogo dei santi. &teDeum