[Officium] S. Eustachii et Sociorum Martyrum [Name] Eustachio e i suoi compagni [Oratio] O Dio, che ci concedi di celebrare il natale dei tuoi santi Martiri Eustachio e Compagni suoi: danne di godere della loro compagnia nell'eterna beatitudine. $Per Dominum [Lectio4] Eustachio, nominato anche Placido, celebre fra i Romani per nascita, ricchezze e gloria militare, meritò, sotto l'imperatore Traiano, il titolo di maestro della milizia. Esercitandosi un giorno a caccia e inseguendo un cervo di straordinaria grandezza che fuggiva, fermatosi all'improvviso l'animale, egli vide fra le sue corna un'immagine grandiosa e splendente di Cristo Signore confitto in croce. Sentendosi incitato da questa voce alla preda della vita immortale, diede il nome alla milizia cristiana insieme colla sposa Teopista e i due piccoli figli Agapito e Teopisto. [Lectio5] Ritornato bentosto, come gli aveva ordinato il Signore, sul posto della visione avuta, sentì predirsi da lui quanto avrebbe dovuto soffrire quindinnanzi per la sua gloria. Poco dopo sostenne con pazienza ammirabile incredibili calamità sì da essere ridotto in breve tempo alla più squallida miseria. Costretto a fuggire di nascosto, con strazio si vide miseramente rapire nel viaggio prima la moglie, e poi anche i figli. Oppresso da tante prove, dimorò per lungo tempo nascosto in una lontana regione, finché confortato da una voce celeste e richiamato da Traiano per una nuova guerra, fu di nuovo messo a capo delle truppe. [Lectio6] In quella spedizione ricuperati inaspettatamente i figli insieme colla moglie, entrò in Roma vincitore tra le acclamazioni di tutti. Ma di lì a poco ricevuto ordine di sacrificare ai falsi dèi per la riportata vittoria, si rifiutò energicamente. Dopo essersi cercato invano con vari mezzi di fargli rinnegare la fede di Cristo, venne esposto colla moglie e coi figli ai leoni. Ma questi si mantennero mansueti, onde l'imperatore irritato, fece rinchiudere quelli in un toro di bronzo arroventato, donde, terminando il martirio al canto delle divine lodi, se ne volarono alla felicità eterna il 20 di Settembre. I loro corpi sepolti religiosamente dai fedeli, vennero poi ritrovati intatti e trasferiti nella chiesa eretta sotto il loro nome.