[Officium] Ss. Cornelii Papae et Cypriani Episcopi, Martyrum [Name] Cornelio e Cipriano [Oratio] Le feste dei beati Martiri e insieme Pontefici Cornelio e Cipriano, Signore, ci proteggano: e la loro valida preghiera ci sia di raccomandazione. $Per Dominum [Lectio4] Cornelio, Romano, fu Papa sotto gl'imperatori Gallo e Volusiano, e trasferì insieme con Lucina, donna di gran santità, dalle catacombe in luogo più conveniente i corpi degli Apostoli Pietro e Paolo; e Lucina collocò il corpo di S. Paolo nella sua proprietà sulla via Ostiense, presso il luogo dov'era stato decapitato; Cornelio poi ripose il corpo del Principe degli Apostoli non lungi dal luogo dov'era stato crocifisso. Il che essendo stato riferito all'imperatore, e come per lo zelo del Pontefice molti si facevano cristiani, questi venne mandato in esilio a Civitavecchia; dove san Cipriano, vescovo di Cartagine, gli scrisse delle lettere di consolazione. [Lectio5] Siccome si rendevano frequentemente l'un l'altro questo dovere di carità fraterna, gl'imperatori n'ebbero ombra, e, mandato Cornelio a Roma, lo fecero flagellare con corde impiombate come reo di lesa maestà, e, menatolo al tempio di Marte, gl'intimarono di offrirgli sacrificio. Ma detestando egli siffatta empietà, gli fu troncata la testa il 14 di Settembre. La beata Lucina, aiutata da chierici, ne seppellì il corpo in un'arenaria d'un suo podere presso il cimitero di Callisto. Egli occupò il trono pontificale circa due anni. [Lectio6] Cipriano, Africano, insegnò dapprima retorica con gran grido. Quindi, fattosi cristiano dietro persuasione del prete Cecilio, da cui prese il cognome, distribuì ai poveri tutto il suo avere. Dopo non molto tempo fu eletto prete, e poi vescovo di Cartagine. Sarebbe superfluo parlare del suo genio, essendo le sue opere più brillanti del sole. Sostenne il martirio sotto gli imperatori Valeriano e Gallieno, nell'ottava persecuzione, lo stesso giorno che Cornelio a Roma, ma non nello stesso anno. [Lectio94] Il romano Cornelio fu papa sotto gli imperatori Gallo e Volusiano. Si oppose con forza allo scisma di Novaziano e scrisse varie lettere piene di carità; a lui sono indirizzate otto lettere di san Cipriano. Morì martire in esilio a Centocelle. L'africano Cipriano insegnò dapprima retorica con grande successo. Quindi fu persuaso a farsi cristiano dal prete Cecilio, da cui prese il cognome, e distribuì ai poveri tutti i suoi averi. Dopo non molto tempo fu consacrato sacerdote e poi vescovo di Cartagine. Anche Cipriano ebbe un ruolo importante in occasione dello scisma di Novaziano, sforzandosi con ogni mezzo di riparare i danni arrecati alla Chiesa. Sarebbe superfluo parlare del suo genio, poiché le sue opere sono più splendenti del sole. Subì il martirio sotto gli imperatori Valeriano e Gallieno, durante l'ottava persecuzione. &teDeum