[Officium] Octava S. Laurentii Martyris [Oratio] Suscita, o Signore, nella tua Chiesa lo Spirito a cui il beato Levita Lorenzo servì, affinché noi ripieni del medesimo ci impegniamo ad amare ciò che egli amò ed ad operare quel che egli insegnò. $Per Dominum eiusdem [Lectio4] Dal Trattato di S. Agostini Vescovo su Giovanni !Trattato 27 alla fine. Così siamo sicuri, o fratelli, che quanti siamo nel corpo del Signore, e rimaniamo in lui in modo che anch'egli rimanga in noi, dovremo, in questo mondo e sino alla fine, vivere in mezzo agli iniqui. E non parlo degli iniqui che bestemmiano Cristo; poiché ormai non sono molti quelli che lo bestemmiano con la lingua, ma sono molti quelli che lo bestemmiano con la vita. È necessario dunque che viviamo in mezzo a loro sino alla fine. Ma cosa voleva significare la frase: egli dimora in me e io in lui (Gv 6, 56; 15, 5), se non ciò di cui hanno tenuto conto i martiri: Chi avrà perseverato sino alla fine, questo sarà salvo (Mt 24, 13)? [Lectio5] In che modo san Lorenzo, di cui oggi celebriamo la festa, rimase in lui? Vi rimase fino alla prova, fino all'interrogatorio del tiranno, fino alla crudelissima minaccia, vi rimase fino al martirio; di più, fino al terribile rogo. Infatti non fu ucciso subito, ma fu torturato col fuoco; gli fu concesso di vivere più a lungo; o meglio, non gli fu concesso di vivere più a lungo, ma fu condannato a morire più lentamente. Ora, in quella lenta morte, in quei tormenti, siccome aveva mangiato e bevuto al banchetto eucaristico, saziato di quel cibo e inebriato di quel calice, non sentì i tormenti. [Lectio6] Era presente in lui chi ha detto: È lo Spirito che vivifica (Gv 6, 64). La carne ardeva, ma lo Spirito vivificava l'anima. Non venne meno, e così fece il suo ingresso nel Regno. Il santo martire Sisto, di cui abbiamo celebrato la festa cinque giorni fa, gli aveva detto: «Non affliggerti, figlio». Sisto era vescovo e Lorenzo diacono. «Non affliggerti, mi seguirai fra tre giorni». Tre giorni sono il tempo che intercorre tra il martirio di san Sisto e il martirio di san Lorenzo, che oggi celebriamo. Tre giorni separano i due martiri. O consolazione! Non gli disse Sisto: non affliggerti, figlio, finirà la persecuzione e tu sarai salvo. Gli disse: non affliggerti; tu mi seguirai dove io ti precedo; e mi seguirai senza dover attendere: ancora tre giorni e sarai con me. Lorenzo accolse la profezia, vinse il diavolo e pervenne al trionfo. [Lectio7] Lettura del santo Vangelo secondo Giovanni. !Joannes 12:24-26 In quell'occasione: Gesù disse ai suoi discepoli: In verità, in verità vi dico, se il chicco di grano non cade in terra, e non muore, rimane solo com'è. Eccetera. _ Omelia di san Giovanni Crisostomo. !Omelia 66. su Giovanni. La vita presente è dolce e piena di molto piacere, ma non per tutti, ma solo per quelli che vi sono attaccati. Ché se uno avrà guardato in cielo, e avrà contemplato quelle cose che lì sono preziose, subito disprezzerà questa, e la stimerà di nessun valore. Infatti anche la bellezza del corpo, fino a che uno più bello non viene percepito, è tenuta in ammirazione: ma quando ne sarà apparso uno più prestante, quella di prima viene disprezzata. Ché se anche noi vorremo contemplare quella bellezza, e considerare l'aspetto del regno celeste, subito verremo sciolto dalle catene di questo mondo. [Lectio8] Infatti l'affetto per le cose terrene è una catena: fa' attenzione a quel che dice Cristo per indurci alla dissoluzione di essa. Chi ama la sua anima, la perderà: e chi odia la sua anima in questo mondo, la custodisce per la vita eterna (Joannes, 12, 25). Questo detto sembra essere simile ad un enigma: ma non è così, al contrario è pieno di alta sapienza. E come colui che ama la sua anima la perderà? Chi soddisfa ai suoi assurdi desideri, che è indulgente con lei oltre il dovuto: al contrario in un certo modo, chi la odia in questo mondo, la custodisce: cioè, chi non le da ascolto, quando comanda cose nocive. [Lectio9] E non disse: Chi non le da ascolto, ma, Chi odia. Come infatti coloro che abbiamo in odio, non soffriamo con mente tranquilla né di udire la voce, ne di vedere il loro volto: così anche all'anima, se ci comanda qualcosa contro la volontà di Dio, è opportuno opporsi con forza. Perché essendo già sul punto di dire loro quelle parole riguardo la morte, ossia alla sua morte, e prevedendo la loro tristezza e scoraggiamento, si espresso per eccesso, dicendo: Cosa parlo, se non sopportate la mia morte con valore? Se non morite voi stessi, non vi conseguirà alcun guadagno. &teDeum