[Officium] Ss. Tiburtii et Susannae Virgin. Martyrum [Oratio] Ci assista, o Signore, la continua protezione dei tuoi santi Martiri Tiburzio e Susanna: perché tu non cessi di riguardare benignamente quelli cui concedi di essere soccorsi da tali aiuti. $Per Dominum [Lectio93] Tiburzio, figlio di Cromasio, prefetto di Roma fattosi cristiano per opera di san Sebastiano, condotto per questo motivo davanti al giudice Fabiano e messosi a discorrere in sua presenza su diversi punti della fede cristiana, il giudice irritato ordina di ricoprire il pavimento di carboni ardenti. Quindi: Tiburzio, dice, bisogna che tu o sacrifichi ai nostri dèi, ovvero cammini a piedi nudi su questi carboni. Ed egli, munendosi del segno della croce e camminando fiducioso sui carboni: Impara, risponde, da questo, che il Dio dei Cristiani è il solo Dio; questi carboni mi sembrano dei fiori. Attribuendosi ciò ad arti magiche, Tiburzio condotto fuori della città sulla via Labicana, a tre miglia da Roma, vi fu decapitato e ivi stesso sepolto dai Cristiani. Il medesimo giorno, Susanna, vergine nobilissima, che aveva ricusato di maritarsi con Galerio Massimiano, figlio dell'imperatore Diocleziano, perché aveva consacrata la sua verginità a Dio, dopo molte specie di tormenti onde si tentò in vari modi di far rinunziare la vergine al santo proposito, decapitata per ordine dell'imperatore, se ne andò in cielo al duplice premio della verginità e del martirio. &teDeum