[Officium] Ss. Nazarii et Celsi Martyrum [Oratio] La gloriosa professione di fede dei tuoi santi Nazario, Celso, Vittore e Innocenzo ci fortifichi, o Signore : e si degni d'implorare soccorso per la nostra debolezza. $Per Dominum [Lectio4] Nazario, battezzato da Papa san Lino, passato nelle Gallie, vi battezzò il giovanetto Celso, che aveva prima istruito nei precetti cristiani. Andati poi insieme a Treveri, durante la persecuzione di Nerone furono gettati tutti due nel mare, ma ne uscirono miracolosamente. Giunti poscia a Milano, siccome vi diffondevano la fede cristiana e confessavano colla più grande costanza la divinità di Cristo, il prefetto Anolino li fece decapitare: i loro corpi furono sepolti fuori porta Romana. Rimastivi nascosti per lungo tempo, furono scoperti da sant'Ambrogio, dietro celeste indicazione, recanti ancora le tracce di sangue così vermiglio, come se avessero sofferto il martirio proprio allora; donde, trasferiti in città, furono rinchiusi in un sepolcro onorevole. [Lectio5] Vittore, nato in Africa, governò la Chiesa sotto l'imperatore Severo. Egli confermò il decreto di Pio I circa la celebrazione della Pasqua in Domenica: e perché questa legge fosse messa in pratica, si tennero dei concilii in molti luoghi; e il primo sinodo di Nicea stabilì infine, che la festa di Pasqua si celebrasse dopo la quattordicesima luna, affinché i Cristiani non sembrassero imitare i Giudei. Egli decise che in caso di necessità uno potesse essere battezzato con qualsiasi acqua, purché naturale. Cacciò dalla Chiesa il Curiato Bizantino Teodoreto, che pretendeva che Cristo non era stato che un uomo. Egli scrisse sulla questione della Pasqua, e alcuni altri opuscoli. In due ordinazioni nel mese di Dicembre creò quattro preti, sette diaconi e dodici vescovi per luoghi diversi. Coronato del martirio, fu sepolto al Vaticano il 28 Luglio. Governò nove anni, un mese e ventotto giorni. [Lectio6] Innocenzo di Albano, fiorì al tempo di san Girolamo e di sant'Agostino. Di lui il primo dice alla Vergine Demetria: Custodisci la fede di san Innocenzo che siede sulla cattedra apostolica ed è successore e figlio spirituale di Anastasio, di felice memoria, né ricevere altra dottrina per quanto saggia e seducente ti possa parere. Orosio scrive essere egli stato preservato dalla divina provvidenza come il giusto Lot e condotto al sicuro a Ravenna, perché non vedesse l'eccidio del popolo Romano. Egli, dopo aver condannato Pelagio e Celestio, decretò espressamente contro la loro eresia, che i bambini, anche nati da una cristiana, dovessero essere rigenerati per mezzo del battesimo; affinché fossero per questa rigenerazione spirituale purificati dalle macchie contratte nella generazione naturale. Approvò ancora il digiuno del Sabato in memoria della sepoltura del Signore. Governò quindici anni, un mese e dieci giorni. In quattro ordinazioni, nel mese di Dicembre, creò trenta preti, quindici diaconi e cinquantaquattro vescovi per luoghi diversi. Fu sepolto nel cimitero chiamato di Ursum pileatum. [Lectio94] Nazario, battezzato dal papa san Lino, andò nelle Gallie. Battezzò il giovane Celso, che aveva istruito nei precetti cristiani. Andati poi insieme a Milano, poiché diffondevano la fede cristiana e confessavano con la più grande costanza la divinità di Cristo, furono fatti decapitare dal prefetto Anolino. I loro corpi furono poi scoperti da sant'Ambrogio. In questo giorno si venera anche la memoria del papa san Vittore, che governò la Chiesa durante l'impero di Severo. Egli confutò il curiale Teodoreto e scrisse sulla questione della Pasqua. Coronato dal martirio, fu sepolto in Vaticano il 28 luglio. Inoltre oggi è ricordato il papa sant'Innocenzo che, dopo aver condannato Pelagio e Celestio, emanò un decreto contro la loro eresia. Fu sepolto nel cimitero chiamato Ursum pileatum. &teDeum