[Officium] S. Leonis Papae et Confessoris [Name] Leone [Oratio] (nisi communi Summorum Pontificum) O Dio, che rendesti il beato Pontefice Leone uguale nei meriti ai tuoi Santi: concedi benigno, che, come ne celebriamo la memoria con questa festa, così imitiamo anche gli esempi della sua vita. $Per Dominum [Lectio4] Leone II, sommo Pontefice, Siciliano, dotto nelle scienze sacre e profane, possedeva il Greco e il Latino; ed era ancora così versato nel canto, che perfezionò le melodie degli Inni sacri e dei Salmi nella Chiesa. Approvò e tradusse in Latino gli atti del sesto concilio tenutosi a Costantinopoli sotto la presidenza dei legati della Sede apostolica, alla presenza dell'imperatore Costantino, dei due patriarchi di Costantinopoli e d'Antiochia, e di cento settanta vescovi. [Lectio5] In questo concilio furono condannati Ciro, Sergio e Pirro, che insegnavano esservi in Cristo una sola volontà ed operazione. Egli represse l'orgoglio dei vescovi di Ravenna, che, forti dell'appoggio degli esarchi, non obbedivano alla Sede apostolica. Per questo decretò che l'elezione del clero di Ravenna sarebbe stata nulla, se non fosse stata approvata dall'autorità del Romano Pontefice. [Lectio6] Fu il vero padre dei poveri; poiché egli non soltanto col danaro, ma coll'opera altresì, colla fatica, coi consigli sollevava la miseria e l'abbandono degl'indigenti, delle vedove e dei pupilli. Mentre spronava tutti non meno colla parola che coll'esempio ad una vita pia e santa, s'addormentò nel Signore, dopo dieci mesi e diciassette giorni di pontificato, e venne sepolto nella basilica di san Pietro il 28 Giugno. In un'ordinazione tenuta nel mese di Giugno creò nove preti, tre diaconi e ventitré vescovi per luoghi diversi. [Lectio94] Leone II, sommo Pontefice, Siciliano, dotto nelle scienze sacre e profane, possedeva il Greco e il Latino; ed era ancora così versato nel canto, che perfezionò le melodie degli Inni sacri e dei Salmi nella Chiesa. Approvò e tradusse in Latino gli atti del sesto concilio tenutosi a Costantinopoli sotto la presidenza dei legati della Sede apostolica. In questo concilio furono condannati Ciro, Sergio e Pirro, che insegnavano esservi in Cristo una sola volontà ed operazione. Fu il vero padre dei poveri; poiché egli non soltanto col danaro, ma coll'opera altresì, colla fatica, coi consigli sollevava la miseria e l'abbandono degl'indigenti, delle vedove e dei pupilli. S'addormentò nel Signore, dopo dieci mesi e diciassette giorni di pontificato, e venne sepolto nella basilica di san Pietro il 28 Giugno. &teDeum