[Responsory1] R. Sorgi, affrettati, diletta mia, colomba mia, bella mia, e vieni; ché l'inverno è già passato, la pioggia è cessata e sparita: * La voce della tortorella si fa sentire nella nostra terra. V. Entrò Maria in casa di Zaccaria, e salutò Elisabetta. R. La voce della tortorella si fa sentire nella nostra terra. [Responsory2] R. Chi è costei che s'avanza come il sole, graziosa come Gerusalemme? * La videro le figlie di Sion, e la proclamarono beata, le regine e l'hanno lodata. V. E come nel tempo di primavera la circondavano i fiori delle rose e i gigli delle valli. R. La videro le figlie di Sion, e la proclamarono beata, le regine e l'hanno lodata. [Responsory3] R. Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo, ed esclamò: La benedetta tu (sei) fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno: * E come mai m'è dato, che la madre del mio Signore venga da me? V. Poiché ecco che appena il, suono del tuo saluto è giunto alle mie orecchie, il bambino m'è balzato nel seno per l'allegrezza. R. E come mai m'è dato, che la madre del mio Signore venga da me? &Gloria R. E come mai m'è dato, che la madre del mio Signore venga da me? [Lectio4] Sermone del venerabile Beda prete !Sul Vangelo di Luca, Cap. I Ricevuto il consenso della Vergine, subito l'Angelo torna nei cieli, ed ella va sulle montagne. Si affretta per vedere Elisabetta, non come incredula dell'oracolo, o dubbiosa dell'esempio, ma come lieta del voto, religiosa davanti ad un dovere, dando al contempo un tipico esempio, che ogni anima, che abbia concepito il Verbo di Dio nella mente, immediatamente ascenda le alte vette delle virtù con il passo dell'amore, tanto da penetrare nella città di Giuda, cioè la rocca della confessione e della lode, e fino alla perfezione della fede, della speranza e della carità, come per tre mesi possa dimorare in essa. [Responsory4] R. Ecco, costui viene saltellando per i monti, balzando per i colli: * È simile il mio diletto ad un capriolo e ad un cerbiatto. V. Si slanciò esultante come gigante a correre la sua via, la sua nascita è dalla sommità del cielo. R. È simile il mio diletto ad un capriolo e ad un cerbiatto. [Lectio5] Impara, o vergine, l'umiltà di Maria, affinché tu possa essere casta di corpo e devota nel cuore. La più giovane visita la più anziana, la vergine saluta la maritata. È conveniente infatti che quanto la vergine è più casta, tanto sia più umile, e deferente verso le più anziane, e ad affidi l'abito della castità al preconio dell'umiltà. Diversamente Maria viene da Elisabetta, il Signore viene da Giovanni, questa per essere colmata di Spirito Santo, perché il battesimo di lui venga consacrato: l'umiliazione dei più grandi è certo la esaltazione dei più piccoli. [Responsory5] R. Congratulatevi con me, voi tutti che amate il Signore; perché, sebbene piccola, sono piaciuta all'Altissimo, * E dal mio seno ho messo al mondo l'uomo Dio. V. Beata mi chiameranno tutte le generazioni, perché Dio ha riguardato ad un'umile ancella. R. E dal mio seno ho messo al mondo l'uomo Dio. [Lectio6] Elisabetta udì per prima la voce, ma Giovanni sentì per primo la grazia. Ella udì per ordine di natura, questi esultò a ragione del mistero. Quella sentì la venuta di Maria, questi del Signore. Queste parlano di grazia, a lui operano dentro, e si rivolgono al mistero di pietà con materni intenti, con duplice miracolo profetano le madri con lo spirito dei piccoli. Esultò l'infante, e la madre fu colmata; non prima fu colmata la madre del figlio, ma essendo stato il figlio colmato di Spirito Santo, colmò anche la madre. [Responsory6] R. Beata sei tu che hai creduto, perché s'adempiranno in te le cose che ti sono state dette dal Signore. E Maria disse: * Magnifica l'anima mia il Signore. V. Venite e udite, e vi racconterò quanto Dio ha fatto all'anima mia. R. Magnifica l'anima mia il Signore. &Gloria R. Magnifica l'anima mia il Signore. [Lectio7] Lettura del santo Vangelo secondo Luca !Luc 1:39-47 In quell'occasione: Maria si alzò e si recò in fretta nella regione montuosa, in una città di Giuda: ed entrò in casa di Zaccaria, e salutò Elisabetta. Eccetera. _ Sermone di san Giovanni Crisostomo !Presso Metafraste al mese di Luglio Venuto che fu a noi il Redentore della nostra razza, andò subito dal suo amico Giovanni, mentre si trovava ancora nel seno di sua madre. E Giovanni dal seno materno vedendolo nel seno (di Maria), scuotendo il naturale involucro esclama: Vedo il Signore che ha fissato i limiti della natura, e io non aspetto il tempo della nascita. Il tempo di nove mesi non m'è qui necessario; perché in me è colui ch'è eterno. Uscirò da questa oscura dimora, e divulgherò la cognizione sommaria di cose meravigliose. Sono un segno: significherò la venuta di Cristo. Sono una tromba: annunzierò il mistero dell'incarnazione del Figlio di Dio. Darò fiato alla tromba; e con ciò stesso sarò di benedizione alla lingua di mio padre, e la scioglierò a parlare, Darò fiato alla tromba, e vivificherò il seno di mia madre. [Responsory7] R. Beata mi chiameranno tutte le generazioni, * Perché grandi cose ha fatto in me il Signore ch'è potente, e di cui santo è il nome. V. E la sua misericordia di generazione in generazione su quelli che lo temono. R. Perché grandi cose ha fatto in me il Signore ch'è potente, e di cui santo è il nome. [Lectio8] Vedi, o diletto, quanto nuovo e mirabile è questo mistero. Non è ancora nato, e già parla coi suoi balzi; non è ancora apparso, e già indirizza minacce; non è ancora in istato di gridare, e già si fa udire coi fatti; non ha ancora cominciato la sua vita, e già predica Dio; non ha ancor visto la luce, e già indica il sole; non è ancora nato, e già s'affretta a farsi precursore. Egli alla presenza del Signore non può contenersi; non tollera di attendere il termine della natura; ma si sforza di rompere il carcere del seno materno, e si studia di far conoscere innanzi tempo la venuta del Signore. È venuto, dice, colui che scioglie i legami; e perché io sto qui legato e son costretto a rimanerci? È venuto il Verbo per ricostituire ogni cosa; ed io rimango ancora qui legato? Uscirò, gli andrò avanti, e dirò a tutti: «Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo» (Joann. 1,29). [Responsory8] R. Sei invero felice, o santa Vergine Maria, e degnissima d'ogni lode: * Perché da te è sorto il sole di giustizia, * Cristo, l'Iddio nostro. V. Prega per il popolo, intervieni per il clero, intercedi per il ceto femminile religioso: sentano il tuo soccorso tutti quelli che celebrano la tua santa Visitazione. R. Perché da te è sorto il sole di giustizia, &Gloria R. Cristo, l'Iddio nostro. [Ant Laudes] Levatasi Maria * si recò in tutta fretta nella regione montana, a una città di Giuda. Maria entrò * in casa di Zaccaria, e salutò Elisabetta. Come Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino balzò per l'allegrezza nel suo seno, ed essa fu ripiena di Spirito Santo, alleluia. La benedetta * tu (sei) fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno. Appena il suono * del tuo saluto è giunto alle mie orecchie, il bambino m'è balzato nel seno per l'allegrezza, alleluia.