[Officium] Quarta die infra Octavam Nativitatis S. Joannis Baptistae [Lectio4] Sermone di san Basilio Magno !Omelia 2 sul Salmo 28 «La voce del Signore sulle acque» (Sal 28,3). Quale voce? su quali acque? Prendiamo queste parole come una profezia. Ricordati di Giovanni, che interrogato dai Giudei: «Tu chi sei? che risposta dobbiamo dare a chi ci ha mandati?» (Gv 1,22) rispose: «Io sono la voce di colui che grida nel deserto ». La voce del Signore dunque è Giovanni, l'Angelo inviato da Dio «a precedere il Signore, per preparare al Signore un popolo ben disposto» (Lc 1,17). E le acque sulle quali risuonava questa voce erano quelle del Giordano, dove egli battezzava predicando il battesimo di penitenza; e non solo nel Giordano, ma ancora a Ennon presso Salim, essendoci là molte acque. [Lectio5] Quindi la voce del Signore sulle acque, è Giovanni che chiama al battesimo. Là ancora «tuonò il Dio della maestà» (Sal 28,3); perché venne una voce dal cielo che disse: «Questo è il mio Figlio diletto in cui mi sono compiaciuto» (Mt 3,17). Allora anche il Signore si degnò discendere nelle acque profonde per ricevere il battesimo di Giovanni, volendo compiere tutta la giustizia contenuta nella legge. «La voce del Signore è potente» (Sal 28,4). Perché essa guarisce le infermità del popolo mediante il battesimo di penitenza, essa che battezza nell'acqua per mezzo di quello per far abbracciare la penitenza. Potente è questa voce quando dice: «Fate penitenza, perché il regno dei cieli , è vicino»; e «Fate frutti degni di penitenza» (Mt 3,2-8). [Lectio6] «La voce del Signore spezza i cedri» (Sal 28,5). Si può dire che, preparando al Signore un popolo ben disposto, spezzando e triturando l'orgoglio dell'empietà che si rivolta contro la scienza divina, Giovanni raddrizzava ciò ch'era storto. Poiché chi abbassa ogni colle e ogni monte, spezzava ancora (colla voce di Giovanni) i cedri e appianava la via al Signore, inducendo a penitenza cuori alteri, freddi e orgogliosi. Quindi il Signore prendendo possesso del terreno preparatogli da Giovanni, spezzava colla sua venuta le potenze contrarie, chiamate figuratamente cedri del Libano. Difatti è necessario che il Signore regni, finché abbia posto sotto i suoi piedi i nemici, e abbia spezzato questi cedri. [Lectio7] Lettura del santo Vangelo secondo Luca !Luc 1:57-68 Venuto il tempo in cui Elisabetta doveva esser madre, essa ebbe un figlio. E i suoi vicini e i parenti seppero che il Signore le aveva fatto una grazia segnalata e se ne congratulavano. Eccetera. _ Dall'Omelia di sant'Ambrogio Vescovo !Libro 2 sul cap. 1 di Luca, in fine «E Zaccaria, suo padre, fu ripieno di Spirito Santo, e profetò» (Lc. 1,67). Guarda come Dio è buono, e facile a perdonare i peccati; non solo rende ciò che ha tolto, ma dona ancora ciò che non si sperava. Zaccaria, muto da tempo, profetizza; questo è somma grazia, che un uomo incredulo alle promesse di Dio gli renda testimonianza. Nessuno perciò diffidi, nessuno, nonostante il ricordo delle colpe passate, disperi delle celesti ricompense. Il Signore saprà ben revocare la sentenza, se tu saprai riparare l'offesa. [Lectio8] «E tu, bambino, sarai chiamato il profeta dell'Altissimo» (Lc 1,76). Bellamente, profetizzando intorno al Signore, egli indirizza le sue parole al bambino-profeta; per mostrare anche questo essere un beneficio del Signore; affinché, restringendosi a pubblicare ciò che gli è personale, non sembrasse coprire d'ingrato silenzio ciò che riconosceva nel figlio. Ma forse alcuni stimeranno eccesso d'uno spirito esaltato interpellare un bambino di otto giorni. Però, se riflettiamo, comprenderemo di certo come un bambino, il quale prima ancora di nascere intese il saluto di Maria, poteva, nato, intendere la voce del padre. [Lectio9] Egli non ignorava certo aver un profeta ben altre orecchie, che s'aprono non per effetto dell'età del crescere del corpo, ma per lo Spirito di Dio. Doveva ben comprendere, chi aveva potuto esultare. Osserva ancora, come è corta la profezia di Elisabetta e come lunga quella di Zaccaria; e tutti due parlavano ripieni dello Spirito Santo: ma si osserva qui la regola, che una donna deve essere più sollecita d'apprendere, che d'insegnare le cose divine. &teDeum