[Officium] Ss. Joannis et Pauli Martyrum [Ant 1] Essi si mantennero Giusti * davanti al Signore, e non sono stati punto separati l'uno dall'altro : bevvero il calice del Signore, e sono stati appellati amici di Dio. [Oratio] Ti preghiamo, Dio onnipotente, di farci provare la raddoppiata letizia dell'odierna festività, procedente dalla glorificazione dei beati Giovanni e Paolo; cui la stessa fede e martirio rese veramente fratelli. $Per Dominum [Lectio4] Giovanni e Paolo, fratelli. Romani, nutrivano i poveri di Cristo coi beni lasciati loro da Costanza figlia di Costantino, che avevano piamente e fedelmente servito, quando, invitati da Giuliano Apostata a far parte dei suoi famigliari, si rifiutarono coraggiosamente di dimorare presso chi aveva abbandonato Gesù Cristo. Egli diede loro dieci giorni per deliberare, facendo intendere ad essi che se, passato quel termine, si rifiutavano di unirsi a lui e di sacrificare a Giove, certo sarebbero stati fatti morire. [Responsory4_] R. Questi sono i due uomini misericordiosi che stanno dinanzi al Signore, * Dominatore di tutta la terra. V. Sono essi due olivi, e due candelabri che fanno luce davanti al Signore. R. Dominatore di tutta la terra. [Lectio5] Essi nel frattempo distribuirono ai poveri il resto dei loro beni per poter andare più spediti al Signore, e per aumentare il numero di quelli che sarebbero a riceverli negli eterni tabernacoli. Il decimo giorno Terenziano, capo della guardia pretoriana, fu inviato ad essi con una effige di Giove perché l'adorassero, intimando loro d'ordine dell'imperatore, che, se non volevano morire, rendessero onore a Giove. Essi, che pregavano, risposero, così com'erano, che veneravano col cuore e colla bocca il Cristo sì come Dio, e che erano pronti a morir per la sua fede. [Responsory5_] R. Vidi degli uomini riuniti, che avevano splendide vesti, e un angelo del Signore si rivolse a me con queste parole: * Questi uomini santi sono divenuti amici di Dio. V. Vidi un angelo forte, che volava in mezzo al cielo, gridando ad alta voce. R. Questi uomini santi sono divenuti amici di Dio. [Lectio6] Ma Terenziano temendo un'agitazione nel popolo se li avesse uccisi pubblicamente, li fece decapitare lì stesso dov'erano, in casa, il 26 Giugno, e poi seppellire segretamente; e sparse la notizia, che Giovanni e Paolo erano stati mandati in esilio. Ma la loro morte fu divulgata dagli spiriti impuri, che vessavano i corpi di molti; tra i quali il figlio di Terenziano posseduto anch'esso dal demonio, e che portato al sepolcro dei Martiri venne liberato. A questo miracolo credè in Cristo e lui e suo padre Terenziano; da cui dicesi anche scritta la vita di questi santi Martiri. [Lectio94] Giovanni e Paolo erano due fratelli, di Roma. Distribuirono fra i poveri tutte le ricchezze che aveva loro lasciato in eredità Costanza, figlia di Costantino, che essi avevano servito con vera dedizione. Si rifiutarono di far parte della famiglia dell'imperatore Giuliano l'apostata, adducendo il motivo che essi non potevano servire uno che aveva tradito Gesù Cristo. Venne imposto loro un termine entro il quale avrebbero dovuto sacrificare a Giove. Essi però rimasero fermi nella loro fede. Allora il giudice Terenziano li fece decapitare nel loro stesso appartamento. La loro morte gloriosa fu divulgata dagli spiriti impuri che tormentavano i corpi di molti; tra questi c'era anche il figlio di Terenziano, il quale, posseduto dal demonio, ne fu liberato quando venne condotto al sepolcro dei martiri. A causa di tale miracolo abbracciarono la fede in Cristo il figlio di Terenziano e suo padre. Terenziano stesso scrisse la vita di questi due martiri. &teDeum [Lectio7] Lettura del santo Vangelo secondo Luca !Luca 12:1-8 In quell'occasione : Gesù disse ai suoi discepoli : Guardatevi dal lievito dei farisei, eh 'è l'ipocrisia. Eccetera. _ Omelia di san Beda, il Venerabile, Prete !Libr. 4 al cap . 12 di Luca A questo lievito si riferisce il comando dell'Apostolo : « Orsù, celebriamo la festa non col lievito vecchio, né col lievito della malizia e della malvagità, ma cogli azzimi di purezza e di fedeltà » . Poiché come un po' di lievito, mescolato con una quantità di farina, agisce sulla massa intera, e comunica subito il suo sapore a tutta la pasta; così pure l'ipocrisia una volta impossessatasi d'un'anima. non ci lascerà più nessuna vera e sincera virtù. Eccone dunque il senso: Guardatevi dall'imitare gl'ipocriti; poiché verrà certo un tempo in cui sarà svelata a tutti e la vostra virtù e la loro ipocrisia. [Lectio8] Ma quel che segue: « Poiché le cose che avete detto all'oscuro saranno dette alla luce », può benissimo intendersi non solo del futuro, quanto tutti i segreti dei cuori saranno svelati alla luce, ma ancora del tempo presente. Infatti quanto a ciò che gli Apostoli hanno detto o sofferto nelle tenebre delle tribolazioni e nell'oscurità delle carceri, ora che la Chiesa è in onore per tutto il mondo, si proclama in pubblico colla lettura dei loro atti: « Non lasciatevi spaventare da quelli che uccidono il corpo ». Se i persecutori dei Santi, uccisi i loro corpi, non possono più far nulla contro di loro; stoltamente dunque essi infuriano contro le esanime membra dei Martiri gettandole a dilania re alle fiere e agli uccelli, ché giammai potranno impedire all'onnipotenza di Dio di vivificarle di nuovo, risuscitandole. [Lectio9] Vi sono poi due sorta di persecutori : gli uni che incrudeliscono pubblicamente, gli altri che blandiscono furbescamente per ingannare. Il Salvatore volendoci armare e munire contro gli uni e gli altri, più sopra ci raccomanda di guardarci dall'ipocrisia dei farisei, e qui di non temere le stragi dei carnefici, essendo che dopo morte non può durare né la crudeltà di questi, né la simulazione di quelli. «Cinque passeri non si vendono forse due soldi ?» Se Dio, egli dice, non può dimenticare i più piccoli animali e gli uccelli che svolazzano liberamente per l'aria; voi, che siete stati fatti ad immagine del Creatore, non dovete lasciarvi spaventare da quelli che uccidono il corpo ; perché quegli che governa gli animali irragionevoli, non cessa di aver cura dei ragionevoli. &teDeum [Ant Laudes] Paolo e Giovanni * dissero a Giuliano : Noi onoriamo un Dio solo, che ha fatto il cielo e la terra. Paolo e Giovanni * dissero a Terenziano : Se Giuliano è il tuo Signore, conserva la pace con lui : per noi non c'è altro Signore che Gesù Cristo. Giovanni e Paolo * conoscendo la tirannia di Giuliano, cominciarono a distribuire i loro beni ai poveri. Santi spiriti * ed anime dei giusti, inneggiate a Dio, alleluia. Giovanni e Paolo * dissero a Gallicano; Fa un voto al Dio del cielo, e sarai miglior vincitore di quel che non sei stato. [Ant 2] Questi sono i Santi, * che per l'amore di Cristo disprezzarono le minacce degli uomini : i santi Martiri esultano cogli Angeli nel regno dei cieli. O quanto è preziosa la morte di questi Santi, che stanno continuamente alla presenza del Signore, e non sono separati l'uno dall'altro. [Ant Vespera 3] Paolo e Giovanni * dissero a Giuliano : Noi onoriamo un Dio solo, che ha fatto il cielo e la terra.;;109 Paolo e Giovanni * dissero a Terenziano : Se Giuliano è il tuo Signore, conserva la pace con lui : per noi non c'è altro Signore che Gesù Cristo.;;110 Giovanni e Paolo * conoscendo la tirannia di Giuliano, cominciarono a distribuire i loro beni ai poveri.;;111 Santi spiriti * ed anime dei giusti, inneggiate a Dio, alleluia.;;112 Giovanni e Paolo * dissero a Gallicano; Fa un voto al Dio del cielo, e sarai miglior vincitore di quel che non sei stato.;;116 [Ant 3] Questi sono * i due ulivi e i due candelieri posti davanti al Signore : essi hanno potestà di chiudere il cielo colle nubi e di aprirne le porte, perché le loro lingue son diventate come le chiavi del cielo.