[Officium] S. Barnabae Apostoli [Oratio] O Dio, che ci allieti coi meriti e l'intercessione del tuo beato Apostolo Barnaba: concedi benigno, che, domandando per mezzo di lui i tuoi benefizi, li otteniamo in grazia della tua bontà. $Per Dominum [Lectio1] Dagli Atti degli Apostoli !Atti 13:43-47 43 Scioltasi la adunanza, molti dei Giudei e dei proseliti pii seguirono Paolo e Barnaba; e questi colle loro parole li persuadevano a perseverare nella grazia di Dio. 44 E il sabato seguente quasi tutta la città accorse per sentire la parola di Dio. 45 Ma i Giudei, vista la folla, ne furon pieni d'invidia e, bestemmiando, contradicevano alle cose dette da Paolo. 46 Allora Paolo e Barnaba dissero risoluti: Era necessario annunziare prima a voi la parola di Dio; ma giacché la respingete e. vi giudicate da voi stessi indegni della vita eterna, ecco che noi ci rivolgiamo ai Gentili; 47 perché così ci ha ordinato il Signore: «Io ti ho costituito per essere luce delle Genti, per essere la salvezza sino agli estremi confini della terra» (Is. 49,6). [Lectio2] !Atti 13:48-52 48 Udendo questo i Gentili si rallegrarono e glorificavano la parola del Signore, e quanti erano preordinati alla vita eterna credettero. 49 Così la parola di Dio si diffondeva per tutto quel paese. 50 Ma i Giudei istigarono matrone timorate e ragguardevoli e i principali della città, e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Barnaba, e li scacciarono dal loro territorio. 51 Essi però, scossa contro di quelli la polvere dei loro piedi, andarono a Iconio. 52 I discepoli poi erano pieni d'allegrezza e di Spirito Santo. [Lectio3] !Atti 14:1-3 1 Avvenne pure in Iconio che essi entrarono insieme nella sinagoga dei Giudei e ragionarono in maniera che una gran moltitudine di Giudei e di Greci credette. 2 Ma i Giudei rimasti increduli, misero su e inasprirono gli animi dei Gentili contro i fratelli. 3 Essi però si fermaron molto tempo, predicando liberamente nel Signore, il quale confermava la parola della sua grazia, concedendo che si operassero per mezzo delle loro mani miracoli e prodigi. [Lectio4] Barnaba, Levita, detto anche Giuseppe, oriundo di Cipro, fu ordinato con Paolo quale Apostolo dei Gentili per annunziare il Vangelo di Gesù Cristo. Egli, venduto il podere che aveva, portò agli Apostoli il denaro ricavatone. Inviato poi a predicare ad Antiochia, avendovi trovati molti convertiti alla fede di Cristo Signore, se ne rallegrò immensamente, e li esortava a perseverare nella fede di Cristo. Le sue esortazioni ebbero gran successo, perché tutti lo riputavano siccome uomo buono e pieno dello Spirito Santo. [Lectio5] Di là partito per Tarso per cercarvi Paolo, tornò con lui ad Antiochia. Rimasti un anno fra la cristianità di questa città, inculcarono a quei uomini i precetti della fede e della vita cristiana: e là ancora gli adoratori di Gesù Cristo ricevettero per la prima volta il nome di Cristiani. Or i discepoli di Paolo e Barnaba mantenevano colle loro facoltà i Cristiani della Giudea, inviando loro elemosine per mezzo di Paolo e Barnaba. I quali, dopo avere adempito a questo dovere di carità, ritornarono in Antiochia insieme con Giovanni soprannominato Marco. [Lectio6] Mentre Paolo e Barnaba attendevano al servizio del Signore nella Chiesa di Antiochia digiunando e pregando insieme cogli altri profeti e dottori, lo Spirito Santo disse: Mettetemi a parte Saulo e Barnaba per un'opera alla quale li ho eletti. Allora, dopo d'aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li accomiatarono. Essi dunque andarono a Seleucia, e di lì a Cipro; e poi percorsero molte città e regioni predicando il Vangelo con somma utilità degli uditori. In ultimo Barnaba separatosi da Paolo, s'imbarcò per Cipro insieme con Giovanni soprannominato Marco; e là verso il settimo anno di Nerone, l'11 di Giugno, alla gloria del ministero apostolico aggiunse la corona del martirio. Sotto l'imperatore Zenone, il suo corpo fu scoperto nell'isola di Cipro; e sul suo petto c'era il Vangelo di Matteo, trascritto colla mano di Barnaba. [Lectio94] Barnaba, levita, di origine cipriota, fu designato con l'apostolo Paolo ad annunziare il Vangelo di Gesù Cristo. Vendette la sua proprietà e portò agli apostoli il danaro ricavato dalla vendita. Inviato a predicare ad Antiochia, fortificò con le sue esortazioni molti convertiti alla fede di Cristo. Partito di là con Paolo, attraversò molte città e regioni con grandissimo beneficio di coloro che li ascoltavano. Alla fine, separatosi da Paolo, si imbarcò per Cipro con Giovanni soprannominato Marco. A Cipro nel settimo anno dell'impero di Nerone aggiunse la corona del martirio alla gloria del ministero apostolico. &teDeum [Lectio7] Lettura del santo Vangelo secondo Matteo !Matt 10:16-22 In quell'occasione: Gesù disse ai suoi discepoli: Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi. Eccetera. _ !Omelia di san Giovanni Crisostomo !Omelia 34 su Matteo, dopo il principio Il Signore, bandita ogni sollecitudine dal cuore dei discepoli, armatili del potere dei miracoli, staccatili da tutti gli affari del mondo, liberatili da ogni cura di cose temporali, e fattili in certo qual modo di ferro e di diamante, allora finalmente predice loro i mali cui andrebbero incontro. Molti vantaggi ne venivano da questa predizione di cose future. Primo essi così apprendevano la prescienza straordinaria di lui. Poi, nessuno di essi poteva sospettare che mali sì gravi provenissero dalla debolezza del loro Maestro. Di più, quelli ch'erano per soffrirli non si sarebbero turbati alla loro comparsa improvvisa ed inattesa. Infine, non si sarebbero commossi troppo allorché ne avrebbero sentito parlare nell'imminenza stessa della sua passione. [Lectio8] Ora, perché intendessero trattarsi per l'avvenire un genere nuovo di guerra, d'un modo di combattere ben diverso, dacché li inviava senz'armi, con una veste sola, senza scarpe, senza bastone, senza cintura e senza sacca da viaggio, ordinando di mangiare da coloro che li avessero accolti; senza por fine al suo dire ma anzi riaffermando la sua inesprimibile potenza: Anche allora, disse, mostratevi però mansueti come pecore, benché dovrete andare incontro ai lupi, né solamente incontro ai lupi, ma ancora in mezzo ai lupi: (e non comanda solo di avere la mansuetudine delle pecore, ma anche la semplicità della colomba); allora soprattutto io mostrerò la mia forza, quando i lupi saranno vinti dalle pecore; e sebbene queste siano in mezzo ai lupi, e vengano lacerate con innumerevoli morsi, non solamente esse non verranno divorate, ma convertiranno i loro nemici, comunicando loro la propria natura. [Lectio9] E certo è assai più grande e mirabile cambiare le menti dei nemici e trasformare il loro animo, che ucciderli; tanto più ch'essi erano dodici appena, mentre di lupi n'era piena tutta quanta la terra Vergogniamoci dunque noi, che facciamo tutto l'opposto, e ci scagliamo sugli avversari come tanti lupi. Finché saremo pecore, certo vinceremo; ancorché ci circondassero mille lupi, li supereremo e saremo vincitori. Ma se invece saremo lupi, saremo vinti; perché allora ci vien meno il soccorso del Pastore, il quale pasce non i lupi ma le pecore. &teDeum