[Officium] S. Stanislai Episcopi et Martyris [Name] Stanislao [Oratio] O Dio, per il cui onore il glorioso Vescovo Stanislao cadde sotto le spade degli empi: concedi, che tutti quelli che implorano il suo aiuto, conseguano l'effetto salutare della loro domanda. $Per Dominum [Lectio4] Stanislao. Polacco, nato a Cracovia da nobile casato e da pii parenti, che dopo trent'anni di sterilità l'impetrarono con preghiere da Dio, fin dalla fanciullezza diede indizio della futura santità. Adolescente s'applicò alle arti liberali, e fece grandi progressi nella scienza dei sacri canoni e della teologia. Morti i genitori, distribuì l'ampio patrimonio ai poveri, desideroso di vita monastica. Ma fatto per divina disposizione canonico di Cracovia e predicatore dal vescovo Lamperto, gli successe poi, sebbene riluttante, nella sede. Nella quale carica si distinse per lo splendore d'ogni virtù, e specialmente per la misericordia verso i poveri. [Lectio5] Era allora re di Polonia Boleslao, che restò gravemente offeso, perch'egli riprendeva pubblicamente il suo noto libertinaggio. Perciò in un'assemblea solenne del regno egli fa chiamare da calunniatori Stanislao in giudizio davanti a sé, quasi fosse possessore illegittimo d'un terreno, che invece aveva acquistato a nome della sua chiesa. Ma non potendo il vescovo provarlo con documenti, e temendo i testimoni di dire la verità, egli promise di far comparire in giudizio entro tre giorni, Pietro, il venditore del terreno, morto da tre anni. Accolta la proposta con risa, l'uomo di Dio passò gli interi tre giorni in digiuni e preghiere; il giorno assegnato, dopo aver offerto il sacrificio della Messa, ordina a Pietro di uscire dalla tomba; e questi, reso alla vita all'istante, segue il vescovo al tribunale del re, e là, in presenza del re e degli altri sbalorditi, depone di aver venduto la terra in questione e di averne dal vescovo ricevuto il prezzo convenuto, e poi s'addormentò di nuovo nel Signore. [Lectio6] Ma dopo aver invano ammonito frequentemente Boleslao, finalmente Stanislao lo separa dalla comunione dei fedeli. Quello, furibondo, spedisce in chiesa dei soldati perché vi trucidino il santo vescovo; questi tre volte tentano e tre volte, da occulta forza, vengono respinti. In ultimo l'empio re trucida colla propria mano il sacerdote di Dio, mentre offre sull'altare l'Ostia immacolata. Il suo corpo fatto a pezzi e gettato per i campi è mirabilmente difeso da aquile contro le fiere. Venuta la notte, i canonici di Cracovia, col favore d'un lume celeste raccolgono le sparse membra e le ricompongono; ed esse si riuniscono subito così fra loro da non rimanervi traccia di ferita. Dio poi manifestò, dopo morte, la santità del suo Servo con molti miracoli: spinto dai quali, Innocenzo IV, sommo Pontefice, l'inserì nel novero dei Santi. E il sommo Pontefice Clemente VIII inserì la festa di san Stanislao nel Breviario Romano, ordinando che si celebrasse la memoria del Martire glorioso dappertutto con Ufficio di rito doppio. [Lectio94] Stanislao nacque a Cracovia da nobile famiglia. I pii genitori, per trent'anni senza figli, lo ottennero da Dio con la preghiera, ed egli, fin dai primi anni di vita, diede chiari segni della futura santità. Ancora adolescente, si dedicò con molto profitto allo studio dei sacri canoni e della teologia. Morti i genitori, per desiderio di vita monastica distribuì ai poveri l'ampio patrimonio. Avendo, però. Dio disposto altrimenti, divenne, nonostante la sua riluttanza, canonico di Cracovia e predicatore, per volontà del vescovo Lamperto, al quale poi succedette. In questo ufficio si distinse in tutte le virtù spirituali e principalmente per la generosità verso i poveri. Scomunicò Boleslao, re di Polonia, più volte ripreso invano per la sua depravata condotta. Questi perciò, fuor di sé dalla rabbia, mandò in chiesa i suoi soldati per uccidere il santo vescovo. Ma poiché essi furono miracolosamente respinti, l'empio re uccise di sua mano il sacerdote di Dio mentre sull'altare offriva l'ostia immacolata. Dio, dopo la morte del suo servo, manifestò la santità di Stanislao con molti miracoli, e per essi Innocenzo IV l'annoverò fra i santi. &teDeum