[Officium] Ss. Philippi et Jacobi Apostolorum [Ant Vespera] Signore, * mostraci il Padre, e ci basta, alleluia. Filippo, * chi vede me, vede anche il Padre mio, alleluia. È tanto tempo * che sono con voi, e non mi avete conosciuto? Filippo, chi vede me, vede anche il Padre mio, alleluia. Se aveste conosciuto me, * certo avreste conosciuto anche il Padre mio, e d'ora innanzi lo conoscerete, e voi l'avete già visto, alleluia, alleluia, alleluia. Se mi amate, * osservate i miei comandamenti, alleluia, alleluia, alleluia.;;116 [Ant 1] Non si turbi * il cuor vostro, né si spaventi: abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me: nella casa del Padre mio ci sono molti posti, alleluia, alleluia. [Oratio] O Dio, che ci rallegri coll'annuale solennità dei tuoi Apostoli Filippo e Giacomo: concedi, che, come godiamo dei loro meriti, così ne seguiamo gli esempi. $Per Dominum [Lectio1] Inizio delle Epistola cattolica del beato Giacomo Apostolo !Gia 1:1-6 1 Giacomo servo di Dio e del Signor nostro Gesù Cristo, alle dodici tribù disperse, salute. 2 Abbiate, fratelli miei, come argomento di vero gaudio le varie tentazioni, nelle quali urterete : 3 sapendo come la prova della vostra fede produce la pazienza. 4 La pazienza poi fa opera perfetta : onde voi siate perfetti e intieri e manchevoli in nulla. 5 Che se alcuno di voi è bisognoso di sapienza la chieda a Dio, che dà a tutti abbondantemente e non rimprovera : e gli sarà data. 6 Ma chieda con fede senza niente esitare. [Lectio4] Filippo nato a Betsaida, è uno dei dodici Apostoli, che primi furono chiamati da. Cristo Signore: da lui Natanaele apprese ch'era venuto il Messia promesso nella legge, e fu condotto al Signore. Con quanta famigliarità Cristo trattasse con lui, lo dimostra chiaramente il fatto, che i Gentili desiderando di vedere il Salvatore, si rivolsero a Filippo; e il Signore volendo nutrire nella solitudine una moltitudine di persone, parlò così a Filippo: « Dove compreremo il pane, perché questi mangino?» (Joann.6,5). Egli, ricevuto lo Spirito Santo, andò nella Scizia, che gli era toccata, per predicarvi il Vangelo, e convertì alla fede cristiana quasi tutta quella gente. Infine, giunto a Gerapoli nella Frigia, vi fu legato alla croce per il nome di Cristo e lapidato il 1° Maggio. Il suo corpo sepolto prima ivi stesso dai Cristiani, fu poi trasportato a Roma e deposto nella basilica dei dodici Apostoli insieme col corpo di san Giacomo Apostolo. [Lectio5] Giacomo, fratello del Signore, soprannominato il Giusto, fin dai primi anni non bevve mai vino, si astenne dalla carne, non si tagliò mai i capelli, né fece uso di profumi né di bagni. A lui solo era permesso di entrare nel Santo dei santi. Egli portava vesti di lino: e l'assiduità nel pregare gli aveva fatto divenire i ginocchi duri come la pelle d'un cammello. Dopo l'ascensione di Cristo, gli Apostoli lo crearono vescovo di Gerusalemme; ed a lui il Principe degli Apostoli mandò un messo per annunziargli che un Angelo l'aveva liberato dal carcere. Essendo sorta nel concilio di Gerusalemme controversia sulla legge e la circoncisione, Giacomo, seguendo l'opinione di Pietro, fece un discorso ai fratelli per provare la vocazione dei Gentili, e disse doversi scrivere ai fratelli assenti, di non imporre ai Gentili il giogo della legge Mosaica. Di lui parla pure l'Apostolo ai Galati: «Non vidi nessun altro degli Apostoli, all'infuori di Giacomo fratello del Signore» (Gal. 1,19). [Lectio6] Era tanta poi la santità della vita di Giacomo, che gli uomini gareggiavano nel toccare il lembo della sua veste. Giunto all'età di 96 anni, dopo aver governato santissimamente quella Chiesa per 30 anni, predicando intrepidamente il Cristo Figlio di Dio, prima fu assalito con pietre, poi condotto sulla parte più alta del Tempio, donde venne precipitato. Rimasto mezzo morto e colle gambe spezzate, alzava le mani al cielo e pregava Dio per la loro salute con queste parole: «Signore,. perdonali, perché non sanno quel che si fanno». (Luc. 23,34). Mentre faceva questa preghiera, gli fu spaccata la testa con un colpo di bastone, e rese l'anima a Dio l'anno settimo di Nerone, e fu sepolto presso il Tempio stesso dov'era stato precipitato, Egli ha scritto una lettera, ch'è una delle sette (Lettere) cattoliche. [Lectio7] Lettura del santo Vangelo secondo Giovanni !Gio 14:1-13 In quell'occasione; Gesù disse ai suoi discepoli: Non si turbi il cuor vostro. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio ci sono molti posti. Eccetera. _ Omelia di sant'Agostino Vescovo !Trattato 67 su Giovanni Fratelli, noi dobbiamo affissare di più il pensiero in Dio, affinché il nostro spirito possa comprendere, per quanto è possibile, le parole del santo Vangelo, che ora abbiamo udite colle nostre orecchie. Il Signore Gesù pertanto dice: «Non si turbi il cuor vostro. Abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me» (Joann. 14,1). Affinché uomini quali erano, non avessero paura della sua morte e rimanessero turbati, li consola dichiarando ch'egli è anche Dio. «Abbiate fede, dice, in Dio, e abbiate fede anche in me» (Ibi). Perché se avete fede in Dio, ne consegue, che dovete aver fede anche in me: conseguenza che non sarebbe legittima, se Cristo non fosse Dio. [Lectio8] «Abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in colui che per natura, non per usurpazione, è eguale a Dio; egli s'è annichilito da sé senza perdere la natura divina, ma prendendo la natura di servo» (Philipp. 2,6). Voi temete la morte per questa natura di servo: «Non si turbi il cuor vostro»; la natura divina la risusciterà. Ma perché ciò che segue: «Nella casa del Padre mio ci sono molti posti» (Joann. 14,2),, se non perché i discepoli temevano per se stessi? Perciò ebbero bisogno di udire: «Non si turbi il cuor vostro». Difatti chi di loro non avrebbe temuto, se fu detto a Pietro, che aveva più confidenza e ardore: «Non canterà il gallo, prima che tu per ben tre volte mi abbia rinnegato?» (Luc. 22,34). [Lectio9] Giustamente essi si turbavano, credendo di perire, lontani da lui; ma quando odono: «Nella casa del Padre mio ci sono molti posti, se no, non v'avrei detto: Vado a prepararvi un posto» (Joann. 14,2); si sentono sollevati dal turbamento, certi e fidenti, che, anche dopo i pericoli e le prove, si sarebbero riuniti per sempre a Dio con Cristo. E se l'uno è superiore all'altro in fortezza, in sapienza, in santità, «nella casa del Padre mio ci sono molti posti» (Joann. 14,2). Nessuno di loro sarà escluso da questa casa, dove ciascuno riceverà il posto secondo il suo merito. &teDeum [Ant 2] Io sono la via, * la verità e la vita: nessuno va al Padre, se non per mezzo di me, alleluia. [Ant 3] Se voi rimanete in me, * e le mie parole rimarranno in voi, tutto ciò che chiederete vi sarà concesso, alleluia, alleluia, alleluia.