[Officium] S. Tiburzio, Valeriano e Massimo, Martiri [Oratio] Concedi, Dio onnipotente, che mentre celebriamo la solennità dei tuoi santi Martiri Tiburzio, Valeriano e Massimo, ne imitiamo anche le virtù. $Per Dominum [Lectio93] Valeriano Romano, oriundo di nobile casato, sotto l'imperatore Alessandro Severo, per esortazione della beata Vergine Cecilia, nobile al pari di lui e che aveva sposata, fu battezzato, insieme col fratello Tiburzio, dal santo Papa Urbano. Almachio, prefetto di Roma, appena li seppe cristiani, e che, distribuito il patrimonio ai poveri, seppellivano i corpi dei Cristiani, chiamatili, li riprese aspramente: ma vedendoli confessare intrepidamente la divinità di Cristo, e affermare altamente gli dei non essere che vani simulacri dei demoni, ordina di batterli con, verghe. Ma non riuscendo a costringerli colle battiture a venerare la statua di Giove, anzi, persistendo essi ancora più nella loro fede, vengono decapitati a quattro miglia da Roma. Massimo, cameriere del prefetto, il quale li avea condotti al supplizio, stupito della loro virtù, si dichiarò cristiano insieme con molti altri servi del prefetto: i quali, poco dopo, battuti con verghe guernite di piombo, da servi del diavolo divennero tutti Martiri di Cristo. &teDeum