[Officium] S. Leonis I. Papae Confessoris et Ecclesiae Doctoris [Name] Leone [Lectio1] (rubrica tridentina) Lettura dalla prima lettera di San Pietro Apostolo !1 Pet 1:1-5 1 Pietro Apostolo di Gesù Cristo, agli stranieri dispersi nel Ponto, nella Galazia, nella Capadocia, nell'Asia e nella Bitinia, eletti, 2 secondo la previsione di Dio Padre, alla santificazione dello Spirito, a ubbidire a Gesù Cristo, e ad essere aspersi col sangue di lui : la grazia e la pace vi sia moltiplicata. 3 Benedetto Dio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale secondo la sua grande misericordia ci ha rigenerati ad una viva speranza, mediante la risurrezione di Gesù Cristo da morte, 4 ad una eredità incorruttibile, e incontaminata, e immarcescibile, riserbata nei cieli per voi, 5 i quali per virtù di Dio siete custoditi dalla fede per la salute, che è preparata per essere manifestata nell'ultimo tempo. [Lectio3] (rubrica tridentina) !1 Pet 1:13-21 13 Per la qual cosa avendo cinti i lombi della vostra mente, essendo sobrii, sperate interamente in quella grazia, che vi è offerta nella manifestazione di Gesù Cristo : 14 Come figli di ubbidienza, non conformandovi alle cupidità del passato quando eravate nell'ignoranza : 15 ma come colui che vi ha chiamati è santo : anche voi siate santi in tutto il vostro operare : 16 Poiché sta scritto : Voi sarete santi, perché io sono santo. 17 E se chiamate padre colui il quale senza accettazione di persone giudica secondo le opere di ciascuno, vivete in timore nel tempo del vostro pellegrinaggio. 18 Sapendo voi, come non a prezzo di cose corruttibili, di oro o d'argento siete stati riscattati dalla vana vostra maniera di vivere trasmessavi dai padri : 19 ma col sangue prezioso di Cristo, come di agnello immacolato e incontaminato : 20 e preordinato prima della fondazione del mondo, manifestato poi negli ultimi tempi per voi, 21 i quali per mezzo di lui credete in Dio, che lo risuscitò da morte : e lo glorificò, affinché voi credeste e speraste in Dio. [Lectio4] Leone I, Toscano, governò la Chiesa al tempo in cui Attila, re degli Unni, soprannominato il Flagello di Dio, invasa l'Italia, prese Aquileia dopo un assedio di tre giorni e la saccheggiò e incendiò. Onde mentre si trasportava con ardente furore verso Roma, e già si preparava a fare attraversare dalle sue truppe il Mincio là dove esso si getta nel Po, Leone, mosso da compassione per i mali che minacciavano l'Italia, andò ad incontrarlo; e con eloquenza divina persuase Attila a tornare indietro. Questi interrogato dai suoi perché, contro l'usato, tanto umilmente eseguisse il comando del Romano Pontefice, rispose, ch'egli aveva agito per paura di un altro personaggio, vestito di abiti sacerdotali, stante in piedi vicino a quello che parlava, con la spada sguainata, minacciandolo di morte se non obbediva a Leone. Perciò se ne ritornò nella Pannonia. [Lectio5] Leone poi ricevuto a Roma con gioia singolare, poco dopo invadendo Genserico la Città, colla stessa forza d'eloquenza e fama di santità lo persuase d'astenersi dall'incendio, dalle ignominie e dalle stragi. Ma vedendo che la Chiesa era attaccata da molte eresie e turbata soprattutto dai Nestoriani ed Eutichiani, al fine di purgarnela e di confermarla nella fede cattolica, convocò il concilio di Calcedonia; dove riunitisi seicentotrenta vescovi, furono condannati Eutiche e Dioscoro, e di nuovo Nestorio: e colla sua autorità confermò i decreti di questo concilio. [Lectio6] Dopo ciò, il santo Pontefice si occupò a restaurare e costruire chiese. Per suo consiglio Demetria, pia donna, costruì la chiesa di san Stefano nel suo fondo sulla via Latina a tre miglia da Roma: ed egli stesso ne innalzò una sotto il nome di san Cornelio sulla via Appia. Dipiù, riparò molti altri edifici religiosi, provvedendoli di nuovi vasi sacri. Fece fare le volte nelle tre basiliche di san Pietro, san Paolo e Costantiniana; edificò un monastero presso la basilica di san Pietro; stabilì sulla tomba degli Apostoli dei custodi che appellò cubiculari. Decretò che nel canone della messa si dicesse: Santo sacrificio, ostia immacolata. Ordinò che le religiose non ricevessero il velo benedetto, se non dopo una prova di quarant'anni di verginità. Compiute egregiamente queste ed altre cose, dopo aver scritto molto santamente e con eloquenza, l'11 Aprile si addormentò nel Signore. Occupò il seggio pontificale venti anni, dieci mesi e ventotto giorni. [Lectio94] Leone I, Toscano, governò la Chiesa al tempo in cui Attila, re degli Unni, soprannominato il Flagello di Dio, invasa l'Italia, dopo che ebbe preso ed incendiato Aquileia, aveva preparato le truppe per dirigersi su Roma. Andò ad incontrarlo; e con eloquenza divina lo persuase a tornare indietro. Poi ricevuto a Roma con gioia singolare, poco dopo invadendo Genserico la Città, colla stessa forza d'eloquenza lo persuase d'astenersi dall'incendio, dalle ignominie e dalle stragi. Ma vedendo che la Chiesa era attaccata da molte eresie e turbata soprattutto dai Nestoriani ed Eutichiani, convocò il concilio di Calcedonia; dove riunitisi seicentotrenta vescovi, furono condannati Eutiche e Dioscoro, e di nuovo Nestorio: e colla sua autorità confermò i decreti di questo concilio. Costruì molti edifici sacri, ed edificò un monastero presso la basilica di san Pietro. Compiute egregiamente queste ed altre cose, dopo aver scritto molto santamente e con eloquenza, l'11 Aprile si addormentò nel Signore, nell'anno ventunesimo del suo pontificato. &teDeum [Lectio7] Lettura del santo Vangelo secondo Matteo !Matt 16:13-19 VII Lezione In quell'occasione: Gesù, venuto nelle parti di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo? Eccetera. _ Omelia di san Leone Papa !Sermone 2 nell'anniversario della sua elezione, prima della metà Allorché, come abbiamo inteso dalla lettura del Vangelo, il Signore domandò ai discepoli, chi essi (in mezzo alle diverse opinioni degli altri) credessero ch'egli fosse, e gli rispose il beato Pietro con dire: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Matth. 16,16); il Signore gli disse: « Beato te, Simone, figlio di Giona, perché non te l'ha rivelato la natura e l'istinto, ma il Padre mio ch'è nei cieli (Matth. 16,17-19): e io ti dico, che tu sei Pietro, e su questa pietra io edificherò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non prevarranno contro di lei: e darò a te le chiavi del regno dei cieli: e qualunque cosa legherai sulla terra, sarà legata anche nei cieli; e qualunque cosa scioglierai sulla terra, sarà sciolta anche nei cieli». Rimane dunque quanto ha stabilito la verità, e il beato Pietro conservando la solidità della pietra ricevuta, non cessa di tenere il governo della Chiesa affidatagli. [Lectio8] Infatti in tutta la Chiesa ogni giorno Pietro ripete: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente»; ed ogni lingua, che confessa il Signore, è istruita dal magistero di questa voce. Questa fede vince il diavolo e spezza le catene di coloro ch'esso aveva fatti schiavi. Questa, riscattatili dal mondo, li introduce nel cielo, e le porte dell'inferno non possono prevalere contro di lei. Perché essa ha ricevuto da Dio fermezza sì grande, che né la perversità della eresia poté mai corromperla, né la perfidia del paganesimo vincerla. Così dunque, con questi sentimenti, dilettissimi, la festa odierna viene celebrata con un culto ragionevole; così che nella umile mia persona si consideri ed onori colui nel quale si perpetua la sollecitudine di tutti i pastori e la custodia di tutte le pecore a lui affidate, e la cui dignità non vien meno neppure in un erede. [Lectio9] Quando dunque noi facciamo udire le nostre esortazioni alla vostra santa assemblea, credete che vi parla quello stesso di cui teniamo il posto: perché animati dal suo affetto noi vi avvertiamo, e non vi predichiamo altro se non quello ch'egli ci ha insegnato, scongiurandovi, che cinti spiritualmente i vostri lombi, «meniate una vita casta e sobria nel timor di Dio» (1Petri 1,13). Voi siete, come dice' l'Apostolo, «la mia corona e la mia gioia» (Philipp. 4,1), se però la vostra fede, che fin dal principio del Vangelo è stata celebrata in tutto il mondo, persevererà nell'amore e nella santità. Poiché, se tutta la Chiesa sparsa per tutto il mondo deve fiorire in ogni virtù; è giusto che fra tutti i popoli voi vi distinguiate per il merito di una pietà più eccellente, voi che, fondati sulla vetta stessa della religione e sulla pietra dell'apostolato, siete stati riscattati, come tutti, da nostro Signore Gesù Cristo e, a preferenza degli altri, istruiti dal beato Apostolo Pietro. &teDeum