[Officium] S. Joannis Bosco Confessoris [Oratio] O Signore, che in San Giovanni Bosco, tuo Confessore, hai suscitato il padre ed il maestro della gioventù e, per mezzo di Maria SS. Ausiliatrice, lo hai ispirato ad istituire nella tua Chiesa due nuove famiglie religiose, dacci la grazia di essere accesi come lui da una fiamma di carità per salvare le anime e servire a te solo. $Per Dominum [Lectio4] Giovanni Bosco, nato da povera gente presso Castro Novo di Asti, perso il padre, ed educato dalla madre, mostrò meraviglie di se fin dalla prima età. Infatti di indole mite ed incline alla pietà, si comportava con singolare autorità tra i suoi pari, dei quali cominciò a dividere le risse, comporre le facili risa, fermare in tempo le parole turpi e gli scherzi lascivi. Allora si diede da fare a chiamarli a se con parole gioiose, inserire preghiere nei giochi, riferire con stupenda abbondanza e dolcezza i discorsi sacri che aveva udito in chiesa. Anche la bellezza modesta del volto, la dolcezza dei costumi e il candore di una vita innocentissima attraevano a lui gli animi di tutti. Benché oppresso dalla povertà della famiglia, avesse speso l'adolescenza piena di travagli e fatiche, in ciò solo gioioso e fiducioso in Dio desiderò di essere investito del sacerdozio. [Lectio5] Finalmente reso partecipe del desiderio, prima andò nella città di Chieri e poi a Torino, donde più alacremente, sotto il maestro Giuseppe Cafasso, avanzare sia nella scienza dei santi e dedicare la mente ad imparare la sacra dottrina dei costumi. Ma lì da una parte incitato dall'inclinazione della volontà, dall'alta da un istinto superiore, convertì il suo animo ai giovanissimi, per trasmetter loro le fondamenta della sapienza cristiana. Siccome che il loro numero cresceva di giorno in giorno, non senza ispirazione celeste, e superate aspre e lunghe difficoltà, collocò una sede stabile e duratura per radunarli in quella parte della città che è nota come Valdocco, e si dedicò totalmente a quella cosa. Poco dopo invero, con l'aiuto della Vergine e Madre di Dio, che a lui da bambino nei sogni gli faceva intravedere il futuro, Giovanni decretò di fondare la Società dei Salesiani, il cui compito doveva essere sopratutto guadagnare per Cristo le anime dei giovani; allo stesso modo si incaricò di costituire una nuova famiglia di sacre vergini, che preso il nome dalla Madre di Dio Ausiliatrice dirigessero le giovanissime nelle vie del Signore; alle quali infine aggiunse un pio gruppo di ausiliari per favore le opere dei Salesiani con l'impegno e la preghiera. Pertanto in breve accade di conferire grandissima utilità sia alla società cristiana, sia alla civile. [Lectio6] Infiammato infatti di zelo per le anime, non risparmiò nessun lavoro e nessuna spesa, per far scaturire in lungo ed in largo per il mondo, luoghi di ricreazione dei giorni di festa per i giovanissimi, ospizi per gli orfani, scuole per i giovani operai, luoghi per allevare ed educare i bambini e chiese. Parimenti non cessò di tutelare la fede nel luoghi subalpini con la parola e l'esempio, di dedicarsi alla scrittura, edizione e divulgazione di ottimi libri per tutta l'Italia, e, più spesso mandandoli alle genti infedeli, di propagare gli annunci del Vangelo. Semplice e retto uomo di Dio, pronto ad ogni opera buona, fiorì di ogni tipo di virtù, che nutriva un'ardore di carità accesissimo. Con la mente sempre rivolta a Dio e pieno di carismi superiori, il santissimo uomo non sembrava né farsi spaventare dalle minacce, né stancare dalle fatiche, né farsi schiacciare delle preoccupazioni, né turbarsi nelle avversità. Raccomandò ai suoi soprattutto tre opere di pietà: che frequentassero il più possibile la sacra Confessione e la santa Comunione, che fossero devoti con grandissimo amore a Maria Ausiliatrice, che fossero ossequiosi al Sommo Pontefici come figli devotissimi. E non va trascurato di dire che in circostanze difficilissime, più di una volta fu accanto al Romano Pontefice, per temperare i mali derivati dalle leggi create in quel tempo contro la Chiesa. Completò il corso della vita, colmo di tali e tante opere e fatiche, il 31 gennaio dell'anno 1888, a 73 anni. Il Pontefice Massimo Pio XI lo inseriva nell'ordine dei beati, illustre per molti miracoli, nell'anno 1929; cinque anni dopo, nella solennità della Pasqua, nel diciannovesimo secolo dal completamento della Redenzione del genere umano, mentre i popoli confluivano a Roma da tutto il mondo, lo inseriva negli ordini dei Santi. [Lectio94] Giovanni Bosco, nato da povera gente, dopo una fanciullezza travagliata ed innocentissima, studiò a Chieri, dove si distinse assai per ingegno e virtù. Consacrato sacerdote, andò a Torino, dove si fece tutto a tutti, ma soprattutto si dedicò ad aiutare i giovani poveri ed abbandonati. Con i corsi di istruzione, con le scuole per artigiani, con i ritrovi festivi si sforzò in tutti i modi di salvare la gioventù dai pascoli velenosi dell'errore e del vizio: al cui scopo fondò nella Chiesa due famiglie, una di uomini, l'altra di vergini. Scrisse lui stesso molti libri pieni di cristiana sapienza. Fu molto benemerito della salvezza degli infedeli, attuata fondando delle missioni con i membri del suo istituto. Con la mente costantemente rivolta a Dio l'uomo santissimo non si lasciava atterrire da minacce, né stancare da fatiche, né opprimere da affanni, né turbare da avversità. Morì nell'anno 1888, a 73 anni di età. Fu aggiunto al catalogo dei santi dal sommo Pontefice Pio XI. &teDeum [Lectio7] Lettura del santo Vangelo secondo Matteo !Matt 18:1-5 In quell'occasione: Si accostarono a Gesù i discepoli e gli dissero: Chi, secondo te, è il più grande nel regno dei cieli? Eccetera. _ Omelia di san Giovanni Crisostomo !Al Cap. 18 di Matteo Omelia 60 Vedi in quanti modo ci induce il Signora alla cura come di fratelli minori? Pertanto non dirai: quello è un fabbro, o un calzolaio, agricoltore, ignorante, tanto da disprezzarlo. Perché tu non cada in tale esempio di male, fa attenzione a in quanti modi ti induce, perché tu ti comporti modestamente a abbia cura di loro. Mise un fanciullo in mezzo e disse: Diventate come fanciulli; e: Chiunque avrà accolto un tale piccolo, accoglie me; e: Chi lo avrà scandalizzato, patirà massime pene. Se dunque Dio tanto gode del piccolo che è stato trovato, perché tu disprezzi quelli che Dio cura con tanta sollecitudine, mentre bisognerebbe dare la propria anima per uno di questi piccoli? Anzi tanta è la cura che Dio ha dell'anima, da non risparmiare nemmeno suo Figlio. Perciò, vi prego, che dal primo mattino quando usciremo di casa, abbiamo questo solo scopo e questa sollecitudine prima di tutto, che salviamo che sta per cadere. Non parlo qui del pericolo visibile; ché non è nemmeno un pericolo: ma del pericolo dell'anima, che il diavolo prepara per gli uomini. [Lectio8] Il vizioso, mi dici, si tollera a fatica. E dunque devi congiungerti con l'amore a lui, per toglierlo dal vizio, per convertirlo e condurlo alla virtù. Ma non da ascolto, dici, né accetta consigli. Ma da dove lo sai? L'hai esortato e ti sei dato da fare per correggerlo? L'ho spesso esortato, dirai. Quante volte? Più spesso: una volta e di nuovo. E ciò chiami più spesso? Anche se l'avessi fatto per tutta la vita, non bisognava né smettere né disperare. Non vedi in qual modo Dio ci esorta sempre tramite i Profeti, gli Apostoli, gli Evangelisti? E allora? Forse che adesso facciamo tutto bene? Forse siamo perfetti in tutto? Niente affatto. Forse allora che ha smesso di ammonirci? [Lectio9] Nulla certo è tanto prezioso quanto l'anima: cosa infatti giova all'uomo, se avrà guadagnato il mondo intero, ma avrà subito danno in vero alla sua anima? Davvero l'amore delle ricchezza perverte e distrugge ogni cosa. e toglie il timore di Dio, occupando le anime come un tiranno la rocca. Pertanto trascuriamo la salvezza nostra e dei nostri figli. Da questo una grande stupidità; da questo i figli diventano più vili dei servi. E perché parlo dei servi? Molto, se uno ne ha molto, molto cura di fornirsi di un ottimo cocchiere, non vizioso, non dedito ai furti, al bere, non ignorante del suo mestiere: ma se sia il caso di dare un istruttore al figlio, scegliamo il primo che capita a caso e senza discernimento; benché di questa arte non ce ne sia una maggiore. Cosa e pari a quella arte che si dedica a dirigere l'anima e formare la mente del giovane? Chi è fornito di tale facoltà, e bene che mostri più diligenza, che un qualsiasi pittore o scultore. &teDeum