[Officium] S. Joannis Chrysostomi Episcopi Confessoris Ecclesiae Doctoris [Name] Giovanni Crisostomo [Oratio] Signore, la grazia celeste dilati la tua Chiesa: la quale hai voluto illustrare coi meriti gloriosi e colla dottrina del tuo beato Confessore e Vescovo Giovanni Crisostomo. $Per Dominum [Lectio4] Giovanni, nato ad Antiochia e per l'aureo fiume della sua eloquenza appellato Crisostomo, dal foro e dagli affari del secolo passò allo studio delle divine lettere acquistandosi somma lode per il suo ingegno e scienza. Iniziato pertanto agli ordini sacri e poi fatto prete della chiesa d'Antiochia, dopo la morte di Nettario fu, per opera dell'imperatore Arcadio, preposto, suo malgrado, alla chiesa di Costantinopoli. Ricevuta la carica di pastore, cominciò ad insorgere con forza contro la corruzione dei costumi e la vita licenziosa dei grandi: ma questa libertà gli procurò grande avversione da parte di molti. Egli offese pure gravemente l'imperatrice Eudossia per averla ripresa d'essersi appropriato il denaro della vedova Callitropa, e del campo di un'altra vedova. [Lectio5] Perciò radunatasi a Calcedonia un'assemblea di alcuni vescovi, alla quale egli, invitato, si ricusò di andare, dicendo non essere un concilio né pubblico né legittimo, per gli sforzi sopratutto di Eudossia fu mandato in esilio: ma poco dopo, avendo il popolo tumultuato per il desiderio di riaverlo, fu richiamato dall'esilio con straordinario plauso della città. Ma non cessando egli di gridare contro i vizi, ed essendosi opposto a certi giuochi davanti alla statua argentea di Eudossia sulla piazza di santa Sofia, una cospirazione di vescovi nemici lo costrinse di nuovo a partire per l'esilio, mentre le vedove e i poveri tutti piangevano il bando del comune padre. È incredibile quanti mali soffrì il Crisostomo nell'esilio, e quante persone convertì alla fede di Gesù Cristo. [Lectio6] Ma mentre un decreto di Papa Innocenzo 1°, fatto in un concilio tenuto a Roma, lo restituiva alla sua sede, ebbe a soffrire nel viaggio incredibili mali e privazioni da parte dei soldati che lo sorvegliavano. Nell'attraversare l'Armenia, san Basilisco Martire, nella cui chiesa egli aveva prima pregato, così gli parlò di notte: Fratello Giovanni, domani saremo insieme nello stesso luogo. Quindi preso il giorno dopo il sacramento dell'Eucaristia e munitosi del segno della croce, rese l'anima a Dio, il 14 di Settembre. Appena morto, una terribile grandine cadde su Costantinopoli, e dopo quattro giorni l'Imperatrice cessò di vivere. Teodosio, figlio d'Arcadio, fece trasportare il suo corpo a Costantinopoli con insigne pompa in mezzo a grande affluenza di popolo il 27 di Gennaio: e dopo averne venerate le reliquie, domandò perdono per i suoi parenti: trasportato poi a Roma fu sepolto nella basilica Vaticana. Tutti ammirano il numero, la pietà, la bellezza dei suoi discorsi e degli altri suoi scritti, la maniera ancora d'interpretare i libri sacri e di spiegarli attenendosi al senso letterale; e sembra, come ne lo stimano degno, che l'Apostolo Paolo, che egli venerava particolarmente, e nello scrivere e nel predicare gli dettasse molte cose. Pio X poi, Pontefice massimo, dichiarò e stabilì questo insigne Dottore della Chiesa celeste patrono dei sacri oratori. [Lectio94] Giovanni di Antiochia, per l'aureo fiume di eloquenza soprannominato Crisostomo, consacrato sacerdote nella chiesa di Antiochia, dopo la morte di Nettario, per l'intervento dell'imperatore Arcadio, fu posto a capo, contro sua volontà, della Chiesa di Costantinopoli. In questo ufficio, poiché rimproverava molto energicamente i costumi depravati e la licenza di vita di uomini altolocati, si attirò il forte odio di molti. Si urtò gravemente anche con l'imperatrice Eudosia, perché l'aveva ripresa d'essersi appropriata del denaro della vedova Callìtrope e del campo di un'altra vedova. Per questo fu costretto ad andare in esilio, mentre le vedove e tutti i poveri piangevano la partenza del padre comune. È incredibile a dirsi quanti mali abbia sofferto in esilio e quante persone abbia convertito alla fede di Cristo. Tutti ammirano il nu mero, la pietà e lo splendore dei discorsi e degli altri suoi scritti. Rese l'anima a Dio il 14 settembre, e il suo corpo fu sepolto nella basilica vaticana. Il Papa Pio X proclamò questo illustre dottore della Chiesa universale, celeste patrono di tutti i predicatori. &teDeum