[Officium] S. Antonii Abbatis [Name] Antonio [Oratio] Signore, ci renda accetti l'intercessione del beato Antonio Abbate affinché ciò che non possiamo coi nostri meriti, l'otteniamo per il suo patrocinio. $Per Dominum [Lectio4] Antonio, Egiziano, nato da genitori nobili e cristiani, dei quali rimase orfano adolescente, entrando in chiesa ed avendo udito quelle parole del Vangelo: «Se vuoi essere perfetto, va e vendi quanto hai, e dallo ai poveri» (Matth. 19,21); come se fossero rivolte a se stesso, credé dover subito ubbidire a Cristo Signore. Venduto pertanto ogni suo avere, ne distribuì tutto il danaro ai poveri. Sciolto da questi impedimenti, intraprese a menare sulla terra un genere di vita celeste. Ma siccome discendeva nell'arena ad un pericoloso combattimento, stimò dover aggiungere allo scudo della fede ond'era armato, il sussidio delle altre virtù; e si accese di tanto ardore per acquistarle, che si sforzava d'imitare chiunque gli sembrasse eccellere in qualche virtù. [Lectio5] Nessuno pertanto fu più continente di lui, nessuno più vigilante. Nella pazienza, nella dolcezza, nella misericordia, nell'umiltà, nel lavoro, nello studio delle divine Scritture superava tutti. Aveva tale orrore d'incontrarsi e di parlare cogli eretici e scismatici, specie se Ariani, che diceva non doversi neppure avvicinarli. Dormiva per terra quando ve lo costringeva un necessario sonno. Amò così il digiuno, che non mangiava prima del tramonto del sole, e non spegneva la sete che coll'acqua; né si rifocillava con alcun cibo o bevanda prima del tramonto del sole, e spesso anche si asteneva dal cibo per due giorni; spessissimo passava la notte in preghiera. Antonio, divenuto così un vero soldato di Dio, il nemico del genere umano assalì il santissimo giovane con varie tentazioni, ch'egli vinse col digiuno e coll'orazione, Ma nonostante le sue numerose vittorie su satana, Antonio non si credeva sicuro, perché conosceva le innumerevoli arti di nuocere del diavolo. [Lectio6] Perciò si ritirò in una vastissima solitudine dell'Egitto dove progredendo ogni giorno nella cristiana perfezione, giunse a disprezzare talmente i demoni (i cui assalti erano tanto più violenti quanto più Antonio diveniva forte a resistere) fino a rimproverarli della loro debolezza; e sovente eccitando i suoi discepoli a combattere contro il diavolo, e insegnando loro con quali armi poter vincere: Credete a me, Fratelli, diceva, satana teme le pie veglie, le preghiere, i digiuni, la povertà volontaria, la misericordia e l'umiltà, massimamente poi l'amore ardente a Cristo Signore, al cui solo segno della santissima croce fugge spossata. Egli poi divenne sì formidabile ai demoni, che molti posseduti da essi nell'Egitto, invocato il nome di Antonio erano subito liberati: ed era tanta la fama della sua santità, che Costantino Magno e i suoi figli si raccomandavano per lettera alle sue preghiere. Giunto infine all'età di centocinque anni, avendo già innumerevoli imitatori del genere di vita ch'egli aveva istituito, radunati i suoi monaci e date loro istruzioni sulla regola perfetta della vita cristiana, illustre per santità e miracoli se ne andò in cielo, il 17 di Febbraio. [Lectio94] Antonio, egiziano, essendo entrato in una chiesa e avendo udito le parole del Vangelo: «Se vuoi essere perfetto, va', vendi ciò che hai e dallo ai poveri», prese queste parole come dette a se stesso e stimò di dover obbedire così al Signore Gesù Cristo. Pertanto, venduto il patrimonio familiare, ne distribuì il prezzo ai poveri e si ritirò in una deserta solitudine dell’Egitto. Qui s'infiammò di un così grande amore per tutte le virtù che si studiava di imitare chiunque gli sembrasse migliore per qualche lodevole qualità. Perciò nessuno lo superava in continenza e sollecitudine. Incuteva tanto terrore ai demoni che molti in Egitto, che ne erano tormentati, invocando sopra di essi il nome di Antonio, ne venivano liberati. Così, illustre per santità e miracoli, attorniato da innumerevoli imitatori del suo stato di vita, spirò il 17 gennaio all'età di 104 anni. &teDeum