[Officium] S. Marcelli Papae et Martyris [Name] Marcello [Oratio] Signore, esaudisci, clemente, le preghiere del tuo popolo: cosicché noi siamo aiutati per i meriti del tuo beato Martire e Pontefice Marcello, della cui passione siamo rallegrati. $Per Dominum [Lectio4] Marcello, Romano, resse il pontificato da Costanzo e Galerio fino a Massenzio. Per sua esortazione Lucina, matrona Romana, lasciò la Chiesa di Dio erede dei suoi beni. Essendo cresciuto in Roma il numero dei fedeli, egli istituì per loro utilità e per l'amministrazione del battesimo e della penitenza a quelli che abbracciavano la religione cristiana come anche per la sepoltura dei Martiri, dei nuovi Titoli, e divise la città in diversi distretti. Per tutte queste cose irritato Massenzio, minacciò crudeli supplizi a Marcello, s'egli non rinunziava al pontificato e non sacrificava agli idoli. [Lectio5] Ma disprezzando questi le insensate parole d'un uomo, venne rinchiuso in una scuderia perché vi avesse cura delle bestie, che vi si nutrivano a spese dei pubblico: Marcello vi passò nove mesi in continui digiuni e preghiere, visitando per mezzo di lettere le parrocchie che non poteva di persona. Tratto fuori di là da' chierici, ebbe ospitalità dalla beata Lucina, nella cui dimora dedicò una chiesa che oggi porta il titolo di san Marcello: nella quale andavano a pregare i Cristiani, e vi predicava lo stesso beato Marcello. [Lectio6] Avendo ciò risaputo Massenzio, ordinò di condurre in quella chiesa le bestie delle sue scuderie, e di farvele custodire da Marcello: il quale per il sudiciume del luogo e per le molte tribolazioni sofferte, ivi stesso si addormentò nel Signore. Il suo corpo venne sepolto dalla beata Lucina nel cimitero di Priscilla sulla via Salaria il 16 di Gennaio. Fu Papa per cinque anni, un mese e venticinque giorni. Scrisse una lettera ai vescovi della provincia di Antiochia sul primato della Chiesa Romana, che dimostra doversi chiamare capo delle chiese; nella quale si dice ancora nessun concilio potersi celebrare legittimamente senza l'autorità del Romano Pontefice. Ordinò nel mese di Dicembre venticinque preti, due diaconi e ventun vescovi per luoghi diversi. [Lectio94] Marcello, di Roma, tenne il pontificato dai tempi di Costanzo e Galeno fino a Massenzio. Per sua esortazione Lucina, matrona romana, lasciò erede di tutti i suoi beni la Chiesa di Dio. Essendo aumentalo in Roma il numero dei fedeli, istituì nuove chiese titolari e le ordinò come fossero altrettante diocesi. Per la qual cosa Massenzio, adirato, gli minacciò gravi tormenti se, deposto il pontificato, non avesse sacrificato agli idoli. Il Pontefice resistette fortemente e perciò fu mandato al serraglio di stato, perché attendesse alla cura delle bestie, che venivano mantenute per i giochi pubblici. Passò lì nove mesi, visitando per mezzo di lettere le parrocchie, che non poteva visitare di persona. Tratto da lì dai sacerdoti, fu ospitato dalla beata Lucina, nella cui dimora consacrò una chiesa, dove predicava ai fedeli. Allora Massenzio ordinò che fossero trasferite in quella chiesa le bestie del serraglio e che fossero custodite da Marcello il quale, afflitto per il fetore del luogo e le sofferenze, in quello stesso luogo si addormentò nel Signore. Il suo corpo fu sepolto dalla beata Lucina nel cimitero di Priscilla, sulla via Salaria, il 16 gennaio. &teDeum [Responsory8] R. Signore, lo hai prevenuto con le più dolci benedizioni, * hai posto sul suo capo una corona di pietre preziose. V. Egli ti chiese la vita, e tu gli hai dato longevità nei secoli. R. Hai posto sul suo capo una corona di pietre preziose. &Gloria R. Hai posto sul suo capo una corona di pietre preziose.