04-14# Regola di S. Benedetto. Capitolo 60: I sacerdoti aspiranti alla vita monastica _ Se qualche sacerdote chiede di essere ammesso nel monastero, non bisogna affrettarsi troppo ad accogliere la sua richiesta. Ma se continua a insistere in questa preghiera, sappia che dovrà osservare tutta la disciplina della Regola, senza la minima attenuazione, in modo che gli si possa dire con la Scrittura: "Amico, che sei venuto a fare?". Gli si conceda tuttavia di prender posto dopo l'abate, di dare la benedizione e di recitare le preci finali, purché l'abate disponga così; altrimenti non pretenda assolutamente nulla, anzi sia per tutti un esempio di umiltà, ben sapendo di essere soggetto alla disciplina della Regola. E se per caso nella comunità si dovesse trattare dell'assegnazione delle cariche o di qualche altro affare, occupi il posto che gli spetta corrispondentemente al suo ingresso in monastero e non quello che gli è stato concesso in considerazione della sua dignità sacerdotale. Se poi qualche chierico, spinto dallo stesso desiderio, volesse essere aggregato alla comunità, sia assegnato a un posto di un certo riguardo, ma sempre a condizione che prometta anche lui l'osservanza della Regola e la propria stabilità.