02-11# Regola di S. Benedetto. Capitolo 9: I salmi dell'Ufficio notturno _ Nel suddetto periodo invernale si dica prima di tutto per tre volte il versetto: "Signore, apri le mie labbra e la mia bocca annunzierà la tua lode", a cui si aggiunga il salmo 3 con il Gloria; dopo di questo il salmo 94 cantato con l'antifona oppure lentamente. Quindi segua l'inno e poi sei salmi con le antifone, finiti i quali e detto il versetto, l'abate dia la benedizione e, mentre tutti stanno seduti ai rispettivi posti, i fratelli leggano a turno dal lezionario posto sul leggio tre lezioni, intercalate da responsori cantati. Due responsori si cantino senza il Gloria, ma dopo la terza lezione il cantore lo intoni e allora tutti subito si alzino in piedi per l'onore e la riverenza dovuti alla Santa Trinità. Quanto ai libri da leggere nell'Ufficio vigilare, siano tutti di autorità divina, sia dell'antico che del nuovo Testamento, compresi i relativi commenti, scritti da padri di sicura fama e genuina fede cattolica. Dopo queste tre lezioni con i rispettivi responsori, seguano gli altri sei salmi da cantare con l'Alle­luia e dopo questi una lezione tratta dalle lettere di S. Paolo, da recitarsi a memoria, il versetto, la prece litanica, cioè il Kyrie eleison, e così si metta fine all'Ufficio vigilare.