San Naum Profeta, che riposa in Bégabar. A Roma i santi Martiri Diodóro Prete e Mariàno Diacono, con molti altri; i quali, sotto il Principe Numeriàno, mentre celebravano nelle Catacombe le feste natalizie dei Martiri, avendo i persecutori chiusa la porta della cripta e sovrappostovi un gran sasso, meritarono la gloria del martirio. Così pure a Roma la passione dei santi Lucio, Rogato, Cassiàno e Càndida. A Narni san Prócolo, Vescovo e Martire, il quale, dopo molte opere egregie, fu fatto decapitare da Tótila, Re dei Goti. A Casale sant'Evàsio, Vescovo e Martire. Nello stesso giorno sant'Ansano Martire, il quale, sotto l'Imperatore Diocleziàno, avendo in Roma confessato Cristo, fu messo in prigione; condotto quindi a Siéna, in Toscana, ivi colla decapitazione compì il corso del martirio. Ad Amélia, in Umbria, sant'Olimpiade, uomo Consolare, convertito alla fede dalla beata Firmina; sotto Diocleziàno poi fu tormentato sull'eculeo, e in tal modo compì il martirio. Ad Arbéla, in Pèrsia, sant'Anania Martire. A Milàno san Castriziàno Vescovo, il quale, al tempo di una somma tribolazione per la Chiesa, rifulse per meriti di virtù e per fama di opere pie e religiose. A Bréscia sant'Ursicino Vescovo. A Noyon, nel Bélgio, sant'Eligio Vescovo, la cui vita meravigliosa è glorificata da un gran numero di miracoli. A Verdun, in Frància, sant'Agerico Vescovo. Nello stesso giorno santa Natalia, moglie del beato Adriano Martire, la quale, sotto l'Imperatore Diocleziàno, aiutò per molto tempo i santi Martiri, che erano chiusi in carcere a Nicomédia; e, compiuto il loro combattimento, si recò a Costantinópoli, dove si riposò in pace.