Vigilia di sant'Andrèa Apostolo. A Roma, sulla via Salària, il natale dei santi Martiri Saturnino il vecchio, e Sisinio Diacono, sotto il Principe Massimiàno, i quali, lungamente straziati in prigione, per ordine del Prefetto della città furono sospesi sull'eculeo e stirati con nervi, percossi con bastoni e scorpioni, quindi bruciati con fiamme, e finalmente, deposti dall'eculeo, furono decapitati. A Tolosa, san Saturnino Vescovo, il quale, al tempo di Dècio, fu rinchiuso dai pagani nel Campidoglio di quella città e precipitato dalla sommità della rocca del Campidoglio per le varie scarpate, e così, col capo contuso, col cervello scosso e con tutto il corpo lacerato, rese la sua bell'anima a Cristo. Così pure la passione dei santi Paramene e trecentosettantacinque Compagni, sotto l'Imperatore Dècio ed il Preside Aquilino. Ad Ankara, in Galàzia, san Filomèno Martire, il quale, nella persecuzione dell'Imperatore Aureliano, sotto il Preside Felice, fu provato col fuoco, e trafitto con chiodi nelle mani e nei piedi e finalmente nella testa, e in tal modo compì il martirio. A Vèroli, nel Lazio, i santi Martiri Biagio e Demétrio. A Todi, in Umbria, santa Illuminata Vergine.