A Colònia sant'Albérto Vescovo e Confessore, dell'Ordine dei Predicatori, detto Magno, celebre per la santità e dottrina, che il Papa Pio undecimo dichiarò Dottore della Chiesa universale e Pio dodicesimo lo costituì celeste Patrono dei cultori di scienze naturali. Nello stesso giorno il natale di sant'Eugénio, Vescovo di Tolédo e Martire, che fu discepolo del beato Dionigi l'Areopagita, e nel territorio di Parigi, compiuto il corso del martirio, ricevette dal Signore la corona della sua beata passione. Il suo corpo fu in seguito trasportato a Tolédo, in Spagna. A Nola, in Campània, il beato Felice, Vescovo e Martire, il quale, fin dal quindicesimo anno di età, rifulse per miracoli, e, sotto il Preside Marciàno, con altri trenta Compagni, compì il combattimento del martirio. A Edéssa, nella Mesopotàmia, la passione di sant'Abibo Diacono, il quale, sotto l'Imperatore Licinio e il Preside Lisània, fu lacerato con uncini, e gettato nel fuoco. Nello stesso luogo i santi Martiri Guria e Samóna, sotto l'Imperatore Diocleziàno ed il Preside Antonino. In Africa i santi Martiri Secóndo, Fidenziàno e Vàrico. Presso Archingeay, nel territorio di Saintes, il natale di san Macuto. Vescovo d'Aleth in Frància, il quale, nato in Inghiltérra, fin dalla più tenera età rifulse per i suoi miracoli. A Veròna san Lupério, Vescovo e Confessore. A Kahlemberg, presso Viénna, in Austria, san Leopòldo, Marchese di quella provincia dell'Austria, dal Papa Innocènzo ottavo ascritto nel numero dei Santi.