San Giòsafat, dell'Ordine di san Basilio, Vescovo di Polosk e Martire, il cui giorno natalizio è ricordato il dodici di questo mese. A Gàngria, nella Paflagònia, sant'Ipàzio Vescovo, il quale, tornando dal gran Concilio di Nicèa, lapidato per istrada dagli eretici Novaziani, morì Martire. Ad Eraclèa, nella Tràcia, il natale dei santi Martiri dementino, Teòdoto e Filomèno. Ad Alessandria san Serapiòne Martire, il quale, sotto il Principe Dècio, fu così straziato dai persecutori con crudelissimi supplizi, che prima gli slogarono tutte le giunture delle membra, e poi lo precipitarono dall'alto della sua casa; e così divenne glorioso Martire di Cristo. A Troyes, in Frància, san Venerando Martire, sotto l'Imperatore Aureliano. Così pure in Frància santa Venerànda Vergine, la quale, sotto l'Imperatore Antonino ed il Preside Asclepiade, ricevette la corona del martirio. Ad Emésa, nella Fenicia, la passione di moltissime sante donne, le quali, sotto il crudelissimo Mady, duce degli Arabi, furono per la fede di Cristo crudelissimamente tormentate ed uccise. A Bologna san Giocóndo, Vescovo e Confessore. Ad Eu, in Frància, il transito di san Lorénzo, Vescovo di Dublino. Ad Algéri, in Africa, il beato Serapióne, il quale fu il primo dell'Ordine della beata Maria della Mercede per la redenzione degli schiavi, che per la liberazione dei fedeli schiavi e per la predicazione della fede cristiana, messo in croce e tagliato a pezzi, meritò di ottenere la palma del martirio.