Ottava di tutti i Santi. A Roma, sulla via Labicana, a tre miglia dalla città, la passione dei santi Martiri Claudio, Nicostrato, Sinforiàno, Castòrio e Simplicio, i quali, prima messi in prigione, quindi crudelissimamente tormentati cogli scorpioni, finalmente, non potendo essere smossi dalla fede di Cristo, da Diocleziano furono fatti precipitare nel fiume. Nello stesso luogo, sulla via Labicana, il natale dei santi Quattro Coronati fratelli, cioè Sevèro, Severiàno, Carpóforo e Vittorino, i quali, sotto il medesimo Imperatore, furono percossi fino alla morte con flagelli piombati. Non essendosi allora potuto conoscere i loro nomi, che, dopo alcuni anni, si seppero per divina rivelazione, fu stabilito che si celebrasse l'anniversario di essi, insieme con quei cinque, sotto il nome dei santi Quattro Coronati; uso che perseverò nella Chiesa, anche dopo la rivelazione dei loro nomi. Così pure a Roma Sant'Adeodato primo. Papa, il quale fu di tanto merito, che con un bacio guarì un lebbroso dalla lebbra. A Blexen, presso il fiume Weser, in Germania, san Villeàdo, primo Vescovo della città di Bremen: insieme con san Bonifacio, di cui fu discepolo, propagò il Vangelo nella Frisia e nella Sassonia. A Soissons, in Frància, san Gottifrèdo, Vescovo di Amiens, uomo di gran santità. Presso Verdun, in Frància, san Màuro, Vescovo e Confessore. A Tours, in Frància, san Chiaro Prete, di cui scrisse l'epitafio san Paolino.