Festa di tutti i Santi, la quale in onore della beata Vergine Madre di Dio Maria e dei santi Martiri il Papa Bonifacio quarto, dopo aver consacrato il tredici Maggio il tempio del Pàntheon, ordinò che ogni anno solennemente ed universalmente si celebrasse nella città di Roma. Ma poi Gregorio quarto decretò, che la medesima festa, la quale in vari modi già si celebrava in diverse Chiese, fosse in perpetuo solennemente celebrata in questo giorno dalla Chiesa universale in onore di tutti i Santi. In Pèrsia i santi Martiri Giovànni Vescovo e Giàcomo Prete, sotto il Re Sàpore. A Terracina, in Campania, il natale di san Cesàrie Diacono, il quale, straziato per molti giorni in prigione, poi, insieme a san Giuliàno Prete, fu messo in un sacco e precipitato nel mare. A Digióne san Benigno Prete, il quale dal beato Policàrpo fu mandato in Frància per predicare il Vangelo; e, dopo essere stato sottoposto in vari modi a gravissimi tormenti dal Giudice Terènzio, sotto l'Imperatore Marco Aurèlio, da ultimo il suo collo fu fatto percuotere con una stanga di ferro e il suo corpo trafiggere con una lancia. A Damàsco la passione dei santi Cesàrio, Dàcio ed altri cinque. Nello stesso giorno santa Maria serva, la quale, accusata di professare la religione Cristiana, perciò, sotto l'Imperatore Adriano, aflitta con crudeli battiture, stirata sull'eculeo e lacerata con uncini di ferro, compì il martirio. A Tarso, in Cilicia, le sante Cirènia e Giuliàna Martiri, sotto l'Imperatore Massimiàno. Ad Auvergne, nella Frància, sant'Austremónio, primo Vescovo di quella città. A Parigi la deposizione di san Marcéllo Vescovo. A Bayeux, in Frància, san Vigóre Vescovo, al tempo di Childebérto, Re di Frància. Ad Angers, in Frància, la deposizione di san Licinio Vescovo, uomo di venerabile santità. A Tivoli san Severino Monaco. A Larchant, nel territorio di Gatinais, in Frància, san Maturino Confessore.