Sul monte dell'Alvérnia, in Toscàna, la commemorazione dell'Impressione delle sacre Stimmate, che, per meravigliosa grazia di Dio, furono impresse nelle mani, nei piedi e nel costato di san Francésco, Fondatore dell'Ordine dei Minori. A Roma, il natale di san Robérto Bellarmino, Confessore, della Compagnia di Gesù, Cardinale e già Vescovo di Càpua, chiarissimo per la santità, per la dottrina e per i copiosi lavori intrapresi a difesa della fede cattolica e della Sede Apostolica, il quale da Pio undecimo, Pontefice Massimo, fu innalzato agli onori dei Santi, e dichiarato Dottore della Chiesa universale. La sua festa si celebra il tredici Maggio. A Roma, sulla via Tiburtìna, il natale di san Giustino, Prete e Martire, il quale, nella persecuzione di Valeriàno e Galliéno, fu celebre per la gloria della confessione. Questi seppellì i corpi del beato Pontefice Sisto secondo, di Lorénzo, Ippolito e moltissimi altri Santi, e finalmente, sotto Clàudio, compì il martirio. Così pure a Roma i santi Martiri Narcisso e Crescenzióne. Presso Liégi, nel Bélgio, il beato Lambérto, Vescovo di Utrecht, il quale, avendo per zelo di religione rimproverato la corte regale, innocente fu ucciso dai malvagi, e così entrò nella corte del regno celeste per vivere eternamente. A Saragozza, nella Spagna, san Piétro di Arbues, primo Inquisitore della fede nel regno di Aragona, il quale dagli apostati Giudei crudelmente trucidato per quella medesima fede cattolica, che difendeva valorosamente col suo ufficio, dal Papa Pio nono fu ascritto nel numero dei santi Martiri. Nella Gran Bretagna i santi Martiri Socrate e Stéfano. A Noyon, in Frància, i santi Martiri Vaieriàno, Macrino e Gordiàno. Ad Autun san Flocéllo fanciullo, il quale, sotto l'Imperatore Antonino e il Preside Valeriano, avendo molto sofferto, finalmente, sbranato dalle fiere, ricevette la corona del martirio. A Cordova, nella Spagna, santa Colómba, Vergine e Martire. Nella Frigia santa Arianna Martire, sotto l'Imperatore Adriàno. Nello stesso giorno santa Agatóclia, la quale, essendo serva di una donna infedele, fu per lungo tempo straziata dalla sua padrona con battiture ed altri tormenti, perchè rinnegasse Cristo; finalmente, condotta innanzi al Giudice e più crudelmente tormentata, e tuttavia perseverando nella confessione della fede, dopo che le fu tagliata la lingua, fu gettata nel fuoco. A Milàno la deposizione di san Sàtiro Confessore, i cui meriti insigni sono ricordati da sant'Ambrogio, suo fratello. Presso Bingen, nella diocesi di Magónza, santa Ildegàrde Vergine. A Roma santa Teodora matrona, la quale, nella persecuzione di Diocleziano, serviva con diligenza ai santi Martiri.