A Corinto il natale di santa Febe, della quale fa menzione il beato Apostolo Pàolo, scrivendo ai Romani. A Càpua i santi Martiri Aristèo Vescovo ed Antonino fanciullo. Nello stesso giorno il natale dei santi Martiri Aigulfo, Abate Lerinése, e suoi Compagni Monaci; i quali, dopo essere stata loro tagliata la lingua e cavati gli occhi, furono uccisi colla spada. Così pure i santi Martiri Zenóne e Caritóne; dei quali uno fu gettato in una caldaia di piombo liquefatto, l'altro in una fornace di fuoco. A Cordova, nella Spagna, san Sàndalo Martire. Ad Aquilèia le sante Vergini e Martiri Eufèmia, Dorotèa, Tecla ed Eràsma, le quali, sotto l'Imperatore Neróne e il Preside Sebàsto, dopo molti supplizi, furono uccise colla spada, e furono sepolte da sant'Ermàgora. A Nicomédia la passione di santa Basilissa, Vergine e Martire, la quale, all'età di nove anni, avendo per divina virtù superato, nella persecuzione dell'Imperatore Diocleziàno, sotto il Preside Alessàndro, le battiture, il fuoco e le fiere, convertì alla fede di Cristo lo stesso Preside, e finalmente fuori di città in orazione rese lo spirito a Dio. A Toul, in Frància, san Mansuèto, Vescovo e Confessore. A Milàno la deposizione di sant'Ausàno Vescovo. Nello stesso giorno san Simeone Stilita il giovane. A Roma la Traslazione di santa Seràpia, Vergine e Martire, la quale fu martirizzata il ventinove Luglio. Così pure a Roma l'Ordinazione a Sommo Pontefice dell'incomparabile uomo san Gregorio Magno, il quale, costretto a portare quel peso, dall'alto trono rifulse nel mondo con più fulgidi raggi di santità.