Vigilia di san Giacomo Apostolo. A Tiro, presso il lago di Bolséna, in Toscana, santa Cristina, Vergine e Martire. Poiché questa Vergine, credendo in Cristo, aveva spezzato gli idoli d'oro e d'argento del padre, e ne aveva distribuito i frammenti ai poveri, per ordine del padre stesso fu lacerata con flagelli, crudelissimamente tormentata con altri supplizi, e gettata nel lago con un sasso di gran peso, ma ne fu da un Angelo liberata; quindi, sotto un altro Giudice, successore di suo padre, sostenne costantemente i più acerbi tormenti; da ultimo, sotto il Preside Giuliano, dopo essere stata illesa per cinque giorni in un'ardente fornace, dopo aver superato per virtù di Cristo i serpenti, col taglio della lingua e colla trafittura delle frecce compì il corso del suo martirio. A Roma, sulla via Tiburtina, san Vincénzo Martire. Ad Amitérno, nell'Abruzzo, la passione di ottantatre santi soldati. A Mérida, nella Spagna, san Vittóre, uomo militare, il quale, insieme coi fratelli Stercàzio e Antinógene, nella persecuzione di Diocleziano, con diversi tormenti compì il martirio. Così pure i santi Martiri Menéo e Capitóne. Nella Licia le sante Martiri Nicéta ed Aquilina, le quali, convertite a Cristo dalla predicazione del beato Cristóforo Martire, ricevettero colla decapitazione la palma del martirio. A Sens sant'Ursicino, Vescovo e Confessore.