Presso Marsiglia, in Frància, il natale di santa Maria Maddalèna, dalla quale il Signore scacciò sette demoni, e che per prima meritò di vedere lo stesso Salvatore risorto da morte. A Filippi, in Macedònia, santa Sintiche, della quale fa menzione il beato Pàolo Apostolo. Ad Ankara, nella Galàzia, il natale di san Fiatóne Martire, il quale, sotto il Vicario Agrippino, percosso con flagelli, dilaniato con uncini di ferro, e straziato con altre crudelissime specie di tormenti, da ultimo, decapitato, rese a Dio lo spirito invitto. I suoi miracoli in aiuto dei prigionieri sono attestati dagli Atti del secondo Concilio di Nicèa. In Cipro san Teòfilo Pretore, il quale fu preso dagli Arabi, e, non potendo essere indotto a rinnegar Cristo nè con doni nè con minacce, fu ucciso con la spada. Ad Antiòchia san Cirillo Vescovo, illustre per dottrina e per santità. A Menàte, nel territorio dell'Alvérnia, san Meneléo Abate. Nel monastero di Fontanelle, in Frància, san Vandregisilo Abate, illustre per miracoli: il suo corpo fu poi trasportato nel monastero di Blandino, nella Fiàndra. A Lisbòna, in Portogallo, san Lorénzo da Brindisi, Sacerdote e Confessore, che fu Ministro Generale dell'Ordine dei Minori Cappuccini di san Francésco, e, illustre per la predicazione della divina parola e per le ardue imprese eseguite per la gloria di Dio, dai Sommo Pontefice Leòne decimoterzo fu ascritto nel catalogo dei Santi. A Scitòpoli, nella Palestina, san Giuséppe Conte.