San Bonaventura dell'Ordine dei Minori, Cardinale e Vescovo di Albano, Confessore e Dottore della Chiesa, il quale passò al Signore nel giorno seguente. A Roma il natale di san Camillo de Lellis, Sacerdote e Confessore, Fondatore dei Chierici Regolari ministri degli infermi, il quale, illustre per virtù e per miracoli, dal Sommo Pontefice Benedétto decimoquarto fu ascritto nel numero dei Santi, e da Leone decimoterzo fu proclamato celeste Patrono degli ospedali e degli infermi. La sua festa però si celebra il diciotto di questo mese. Così pure a Roma san Giusto soldato, il quale, sotto il Tribuno Claudio, essendogli apparsa miracolosamente la Croce, credette in Cristo, e, subito battezzato, distribuì ai poveri tutte le sue sostanze; preso poi dal Prefetto Magnézio, e fatto percuotere con nervi, coprire con un elmo infuocato e gettare sul rogo, ma non offeso neppure in un capello, nella confessione del Signore rese lo spirito. A Sinópe, nel Ponto, san Foca Martire, Vescovo di quella città, il quale, sotto l'Imperatore Traiano, superando per Cristo il carcere, le catene, il ferro ed il fuoco, volò al cielo. Le sue reliquie furono poi portate a Vienne, in Frància, e deposte nella Basilica dei santi Apostoli. Ad Alessandria sant'Eracla Vescovo, per la cui fama celeberrima, lo storico Africàno narra di essersi portato in Alessandria per vederlo. A Cartagine san Ciro Vescovo, nella cui festività sant'Agostino tenne sopra di lui un discorso al popolo. A Como san Felice, primo Vescovo di quella città. A Bréscia sant'Ottaziano Vescovo. A Deventer, in Fiandra, san Marcellino, Prete e Confessore. A Lima, nel Perù, san Francésco Solàno, Sacerdote dell'Ordine dei Minori e Confessore, il quale, illustre presso gl'Indiani occidentali per la predicazione, per i miracoli e per le virtù, passò al Signore, e dal Sommo Pontefice Benedétto decimoterzo fu ascritto nel catalogo dei Santi.