Nel monastero di Passignàno, presso Firénze, san Giovanni Gualbérto Abate, Fondatore dell'Ordine di Vallombrósa. A Lodi, in Lombardia, i santi Martiri Nàbore e Felice, i quali nella persecuzione di Massimiano, dopo vari tormenti, colla decapitazione compirono il martirio. I loro corpi dalla beata Savina furono trasportati a Milano, ed ivi con onore sepolti. In Cipro il beato Giasone, uno degli antichi discepoli di Cristo. A Lucca, in Toscana, il beato Paolino, il quale da san Piétro Apostolo fu ordinato primo Vescovo di quella città, e, sotto Nerone, ai piedi del monte Pisano, dopo molti combattimenti, insieme con altri Compagni compì il suo martirio. Ad Aquiléia il natale di sant'Ermàgora, discepolo del beato Marco Evangelista, e primo Vescovo di quella città. Questi, fra i miracoli di guarigioni, l'assiduità della predicazione e la conversione dei popoli, avendo sostenuto moltissimi generi di pene, finalmente, insieme col suo Diacono Fortunato, col supplizio capitale meritò di ottenere il perpetuo trionfo. Nello stesso giorno la passione dei santi Proclo ed Ilarióne, i quali, sotto l'Imperatore Traiano e il Preside Màssimo, per mezzo di acerbissimi tormenti giunsero alla palma del martirio. A Tolédo, nella Spagna, santa Marciana, Vergine e Martire, la quale per la fede di Cristo, gettata alle fiere e squarciata da un toro, fu coronata col martirio. Presso Lentini, in Sicilia, santa Epifana, la quale sotto l'Imperatore Diocleziano e il Preside Tertillo, essendole state tagliate le mammelle, rese lo spirito. A Lione, in Frància, san Vivenziolo Vescovo. A Bologna san Paterniàno Vescovo.