Santa Elisabétta Vedova, Regina dei Portoghesi, la quale passò al regno celeste il quattro di questo mese. Nell'Asia minore i santi Aquila e Priscilla sua moglie, dei quali si fa menzione negli Atti degli Apostoli. A Wurtzburg, in Germània, san Chiliàno Vescovo, il quale, mandato dal Romano Pontefice a predicare il Vangelo, avendo convertito molti a Cristo, fu trucidato insieme coi Compagni Colomànno Prete e Totnàno Diacono. A Porto Romàno cinquanta santi soldati Martiri, i quali, convertitisi alla fede nel martirio di santa Bonósa e battezzati dal beato Papa Felice primo, nella persecuzione dell'Imperatore Aureliàno furono uccisi. A Cesarèa, in Palestina, san Procópio Martire, il quale, sotto l'Imperatore Diocleziàno, condotto da Scitópoli a Cesarèa, per la franchezza delle sue prime risposte, dal Giudice Fabiàno fu decapitato. A Costantinópoli la passione dei santi Monaci Abraamiti, i quali per il culto delle sante immagini, resistendo all'Imperatore Teòfilo, compirono il martirio. A Spilambèrto, in Emilia, sant'Adriàno terzo. Papa, illustre per lo zelo nel riconciliare gli Orientali alla Chiesa Romana, e illustre per miracoli. Il suo corpo fu portato nel monastero di Nonàntola e onorevolmente sepolto nella chiesa di san Silvèstre. A Tréviri sant'Auspicio, Vescovo e Confessore. A Roma il Beato Eugénio terzo. Papa, il quale, dopo aver governato con gran fama di santità e prudenza il cenobio dei santi Vincénzo ed Anastasio alle Acque Sàlvie, eletto Sommo Pontefice, santissimamente governò la Chiesa universale. Il culto poi, da tempo immemorabile prestatogli, fu ratificato e confermato dal Papa Pio nono.