A Roma il natale di san Leone secondo. Papa e Confessore, il quale nel primo anno del suo Pontificato, pieno di meriti, volò al cielo. A Chiùsi, in Toscana, i santi Martiri Irenéo Diacono e Mastiola matrona, i quali sotto l'Imperatore Aureliano, tormentati con diversi ed atroci supplizi, meritarono la corona del martirio. Ad Alessandria i santi Martiri Trifone ed altri dodici. A Costantinopoli i santi Eulogio e Compagni Martiri. A Cesarèa, in Cappadócia, san Giacinto, cameriere dell'Imperatore Traiano. Accusato di esser Cristiano, fu afflitto con varie battiture, e, gettato in carcere, consunto dalla fame, rese lo spirito. Nello stesso giorno i santi Martiri Marco e Muziàno, i quali per Cristo furono uccisi colla spada. Un piccolo fanciullo che ad alta voce li ammoniva a non sacrificare agli idoli, fu fatto battere coi flagelli, e confessando Cristo più animosamente, alla fine fu ucciso insieme con un certo Pàolo, che confortava i Martiri. A Laodicéa, in Siria, sant'Anatólio Vescovo, che lasciò scritti ammirabili non solo per le persone religiose, ma anche per i filosofi. Ad Aitino, nel Vèneto, sant'Eliodoro Vescovo, insigne per dottrina e per santità. A Ravénna san Dato, Vescovo e Confessore. Ad Edèssa, in Mesopotàmia, la Traslazione di san Tommaso Apostolo dall'India: le sue reliquie furono poi trasportate ad Ortóna, nell'Abrùzzo.