Vigilia dei santi Apostoli Piétro e Pàolo. A Liòne, in Frància, sant'Irenèo, Vescovo e Martire, il quale (come scrive san Girolamo) fu discepolo del beato Policàrpo, Vescovo di Smirne, e vicino ai tempi Apostolici. Egli, avendo moltissimo combattuto colla parola e cogli scritti contro gli eretici, finalmente, nella persecuzione di Sevèro, con quasi tutto il popolo della sua città, fu coronato con glorioso martirio. A Utrecht san Benigno, Vescovo e Martire. Ad Alessàndria, nella persecuzione di Sevèro, i santi Martiri Plutàrco, Seréno, Eràclide catecumeno, Eróne neofito, un altro Seréno, Ràide catecumena, e Potamiéna con sua madre Marcélla; fra essi rifulse specialmente Potamiéna Vergine, la quale sostenne prima immensi ed innumerevoli combattimenti per la verginità, quindi soffrì anche crudeli ed inauditi tormenti per la fede, e alla fine insieme alla madre fu consumata col fuoco. Nello stesso giorno san Pàpio Martire, il quale, nella persecuzione dell'Imperatore Diocleziano, fu percosso con flagelli, e gettato in una caldaia, piena di olio e grasso bollente, ed avendo sopportato altri orrendi supplizi, finalmente con la decollazione fu coronato. A Cordova, nella Spagna, sant'Argimiro, Monaco e Martire, il quale nella persecuzione Arabica, per la fede di Cristo, fu posto sull'eculeo e trafitto dalla spada. A Roma san Pàolo primo. Papa e Confessore. A Lóvere, in diocesi di Bròscia, santa Vincenza Cerósa, Vergine, Fondatrice con santa Bartoloméa Capitànio delle Suore della Carità, che il Papa Pio dodicesimo iscrisse nel catalogo delle sante Vergini.